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Mese: Ottobre 2011

Dentro e sotto gli ulivi

Da domenica scorso qui si raccolgono le olive, cominciando dalle piante scariche, che a volta hanno anche meno di un chilo sopra, ma tutto fa brodo, per ora ci sono tre quintali in capanna. Domani sera arrivano altri amici-wwoofer e dopo si va lì dove ci sono per benino e martedì si fa la prima frangitura. Amici che hanno già franto hanno avuto il 16%, un percentuale come ci dovrebbe essere in un anno di scarica. Di olive verdi se ne vedono pochi, tra siccità e scarsità sono tutte molto invaiate.

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In parole povere: Cancellato metà del debito greco

Magari passa in sordina: la metà dei debiti della Grecia viene cancellata.

I possessori privati di bond greci dovranno accettare volontariamente una riduzione del 50% del valore nozionale.

Dovranno volontariamente?? Si parla di banche…

Insomma, importante è che non se ne parla troppo: alcuni potrebbe copiare il metodo.

EDIT: Come viene detto anche nei commenti i 50% sono la facciata, in realtà per la Grecia saranno molto meno (alcuni fonti arrivano a solo 13,5%) e gli azioni delle banche sono schizzati in alto dopo l’annuncio. Quindi niente, aspettando il botto.

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Con la zappa in spalla

Il giorno dopo la prima piovuta tanto attesa il contadino e la wwoofer sono stati in giro tutto il giorno a sistemare le fosse sulle strade, tutte intasate e riempite di terrina, ramettini, foglie ed erba secca.

Se ne scordato di sistemare quelli nella vigna, come sulla fotina del 2003 (anche lì non pioveva mai d’autunno) e di consequenza l’acqua di ieri (70mm) è andato tutta a diritto e ha scavato un canale nella terra dove si entra in vigna, profondo 30 cm.

Ovviamente questo è solo un modello di quello che accadeva in grande in Liguria e un contadino che gira con la zappa in spalla non lo può evitare, ma tanti qualcosa fanno. Va bene che ci vogliono anche fondi per enti della protezione del territorio, ma non possono mai sostituire l’esercito di gente che lavora la terra, raccatta gli alberi secchi in giro e sistema l’acqua. Ovviamente non si riesce mai di parare mai un acqua di 500mm ma quelli minori sì.

Se mai arriverà il reddito di cittadinanza magari qualcuno ritorna anche a vivere in montagna, si divertirà a sistemare i muri a secco sopra le Cinque terre e di gestire un pezzo di terra tra boschi. Ma prima si deve sostituire la classe politica in toto perché nelle povere idee che hanno nella zucca ora non si distingue mica per niente un politico dall’altro: tagliare pensioni, fondi, liberalizzare (=togliere diritti) e svendere patrimoni statali)

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Cibo pericoloso



Quasi tutti i favi delle vespe terraiole (Vespula germanica) finiscono così, di solito però più tardi ma per la prima volta capita di vederlo la mattina dopo. Deve essere stato un tasso e si mangiava la covata, ricco di proteine.

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La nuova al-Qaida…

Forse qualcuno se n’è accorto: il terrorismo come spauracchio non tira più, floscio sta lì nel angolo. Il suo posto ha presa la speculazione internazionale: bellissima concetto che indica concretamente un bel niente.

Per combattare la crisi causata da quel mostro passa tutto: misure lacrime e sangue a gogo dappertutto; se prima lottando contro al-Qaida abbiamo rovinato i diritti adesso tocca alle scuole, sanità e tutto quello che una volta erano servizi pubblici.

Qualcuno si ricorda lo “stress test” per le banche? Dove tutti venivano promossi? Acqua passata, oggi bisogna SALVARLI (di nuovo). E perché? Perché la Grecia non pagherà forse 50% del suo debito, notizia che passa sottobanco e non si dice mica “non paga” (qualcuno poteva realmente pensare che ripagasse qualcosa, con l’economia ammazzata con le ricette della Troika?) ma “svalutazione dei bond”. E si poteva farlo prima, molto prima: se uno non ha più niente i debiti sono persi, è logico.

PS: Le stesse ricette sono stati applicati 1:1 in Portogallo, il prossimo salvataggio delle banche colpite dalla “speculazione internazionale” si farà verso marzo?

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Roberto

Questo è Roberto. Sono mesi che passa anche due volte di notte di casa. Purtroppo ha un po’ di rogna. Ieri l’altro la pastore andava in capanna verso le nove e mezzo e ha acceso la luce, ma lui non ha mica capito tanto bene che c’era qualcuno e ha continuato le sue ricerche in terra, con lei che lo osservava, è anche abituato ai flash notturni.

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Galline europee fuorilegge

Non questi qui sulla foto, le loro sorelle carcerati (meglio non parlare dei fratelli):

Mancano poco più di due mesi al primo gennaio 2012, data nella quale diverranno operativi i dettami della direttiva comunitaria 74/1999, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 267/03 , che rivoluziona i sistemi di allevamento delle galline ovaiole. Indirizzata al conseguimento del benessere delle galline, la direttiva prevede l’abolizione delle gabbie o in alternativa l’introduzione di gabbie “arricchite”, con spazi assai più ampi di quelli attuali a disposizione di ogni animale. Gli allevamenti europei hanno avuto a disposizione 12 anni per aggiornare gli impianti di allevamento, ma a quanto pare in molti hanno sperato in una proroga che non arriverà.

Adesso con la crisi prevale ancora di più l’uovo a costo basso sul benessere animale, purtroppo. Non si può mica buttare un terzo della produzione il primo gennaio.

Buon appetito con i prodotti nazionali del industria animale alimentare da gennaio in poi.

La situazione

Al momento, ha ricordato il Commissario Dalli, la Commissione è in attesa dallo scorso aprile dei dati aggiornati sulla situazione degli allevamenti da parte di Italia, Grecia, Lettonia, Spagna e Ungheria. A questi si aggiungono Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Polonia e Romania che già hanno comunicato che si presenteranno all’appuntamento del primo gennaio in difetto, dunque con parte degli allevamenti ancora da aggiornare. Il primo gennaio 2012 saranno molti pertanto gli stati membri che non saranno in regola con la direttiva sul benessere delle ovaiole. Teoricamente, ha sostenuto Dalli, le uova prodotte fuori dal rispetto delle regole dovrebbero essere distrutte, una soluzione corretta dal punto di vista giuridico, ma che presenta molti aspetti critici, sia economici, sia sociali e infine politici. Una delle possibili soluzioni, ancora a livello di ipotesi, è quella di limitarne il consumo ai soli territori di produzione.

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Welcome to the climate change

Non piove quasi da metà luglio e poi vengono giù 30mm in mezz’ora.

All’inizio il contadino ha sperato che durasse poi ha sperato che smette.

Ma meglio di niente, molto meglio, sembrava un mese di nome agocembre, arido e freddo com’era.

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662 città – 79 paesi

EDIT: Una tristezza immensa vedere come la violenza nascosta delle banche e della politica si trasforma in violenza cieca ma aperta e come entrambi lavorano man in mano per massimizzare il danno alla società.

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Per far capire ai politici che è finito questo comportamento da pecore di rincorrere i mercati e i speculanti e far pressione che chiudono regolano il casinò impazzito:

Il 15 Ottobre gente di tutto il mondo prenderà le strade e le piazze.
Dall’America all’Asia, dall’Africa all’Europa, la gente si sta alzando per rivendicare i propri diritti e chiedere una democrazia autentica. Ora, è arrivato il momento di unirci tutti in una protesta non
violenta a scala globale.

Chi esercita il potere agisce a beneficio di una minoranza, ignorando la volontà della grande maggioranza e senza tenere conto del costo umano o ecologico che dobbiamo pagare. Questa situazione intollerabile deve finire.

Uniti in una sola voce, faremo sapere ai politici e alle elite finanziarie a cui sono asserviti, che ora siamo noi i popoli che decideremo il nostro futuro. Non siamo merce nelle mani di politici e banchieri che non ci rappresentano.

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Nido vuoto nido pieno

Per qualche strana piega del destino da un mese il contadino si trova di nuovo con due bambine (compresa la loro madre wwoofer) in casa e così ripete un po’ la stessa vita che ha fatto già una volta 18 anni fa, ma su un livello più cosciente. Merendine, compiti, governare gli animali, stare davanti il fuoco, domande su tutto; una casa senza bambini è una casa semivuota e vedere il mondo con i loro occhi fa semplicemente bene.

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