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Mese: Dicembre 2007

Auguri naturalmente

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Il contadino augura di cuore al tutto il mondo e a se stesso un duemilaotto sereno, sotto una buona stella e pieno di emozioni. E’ convintissimo che per il secondo ci daranno mano forte i nostri media amati: sicuramente ci saranno i pedofili, al-Qaida & i Bush vari nel walzer del terrore, il cambiamento climatico e il picco del petrolio (e un po’ il picco di tutte le materie prime) e anche i politici nel loro circo staccato dalla realtà. Se siamo fortunati vivremo il ritorno dell’aviaria che sostituirà la meningite, e magari ci capita pure un pitbull o due.

Ma per fortuna siamo noi a decidere la percezione del mondo, come illustra questo piccolo esperimento (già segnalato malamente l’anno scorso).
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Chiudere un occhio, centrare i due anelli della gabbietta e prova di invertire la prospettiva in modo che vedi quello più lontano come più vicino. Tenere fermo quella visione del mondo e girare piano piano il coso.

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Quercia

[NdR: Fino la befana ‘sto blog trasmette solo su onde spirituali medie -il contadino ha smesso pure di seguire il radiogiornale e il feed delle news]

W.W.: Cos’è un albero dal punto di vista vostro?

Theabrox: Un albero è un essere speciale. Questo essere è un immagine dell’uomo rispecchiato nel regno vegetale. Questo è la cosa più importante che speriamo prima con gli alberi. Quasi tutti gli uomini hanno un certo concetto di ninfe, ma le ninfe non sono gli spiriti degli alberi. Le ninfe abitano naturalmente negli alberi, ma non sono gli spiriti degli alberi. Hanno una relazione vicina con l’albero; ma se tu parli per esempio con Eichbine lei non è la ninfa ma l’essere di una delle querce qui davanti casa.

W.W.:E cosa sono le ninfe?

Theabrox: Le ninfe sono esseri che sono molto legati al albero e all’essere dell’albero. In qualche modo hanno un carattere femminino. Custodiscono e curano l’albero, ma non sono l’essere dell’albero. E’ simile come la relazione tra te e il tuo spirito elementare del corpo: Lui abita in te ma non è te.

[…]

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W.W.: Querce di 500 anni non sono una rarità. Perché le querce diventano così vecchio?

Eichbine: E’ semplicemente così. Noi siamo un immagine della durata. Esistono esseri che diventano più vecchio, montagne e cose simili, ma tra gli alberi simbolizziamo il principio della durata. I dei Germani sono ancora presenti in quanto appartengono alla cultura qui nel Nord – noncurante se voi li ignorate o meno. Fin quando vivete in una cultura formata da Odin dovreste avere in mente la quercia come albero suo – anche se questo è tutto che sapete ancora di Odin. Odin non ha cessato di esistere solo perché siete diventati materialisti.

[…]

W.W.: Perché rimangono le foglie fin tardi nel inverno attaccati?

Eichbine: Le foglie vengono levati non dal gelo ma delle gemme nuove. Secondo la temperatura questi gemme iniziali arrivano nell’autunno o nel primavera. Abbiamo una relazione con il calore. Quando il calore se ne va terremo le nostre foglie vecchie come mantello. Questi sono anche una protezione per noi.

W.W.: Guarda l’uomo e nomina una qualità che corrisponde a te.

Eichbine: La rettilineità, la paternità nel senso positivo, non despotico. Corrispondiamo anche all’istinto protettivo dell’uomo. Aggiungerei un elemento combattivo e la capacità di perseverare.

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Il cielo di natale

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Qui era nuvolo, ma che la Luna piena più luminosa dell’anno era alla vigilia s’è notato. E Marte anche lui era in piena opposiozione al sole e al suo punto più vicino della terra. La terra si muove anche durante i tredici notte santi (andare a letto prima i mezzanotte e occhio ai sogni) e così da oggi fino a domenica sera la Luna discendente (e anche calante) si trova nel Leone: Giorni ottimi per potare i frutti e le viti.

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Il post per natale


“Ma ‘sto post per natale, quando lo vuoi scrivere, a capodanno?”

“E’ che sono bloccato, poi diventa un rituale vuoto, sempre questi auguri su blog. Dicono che molti sono già diventati allergici pure a natale, come lo sono già alla chiesa. Potrei segnalare il post sui due Gesù, quello di Luca e quello di Matteo, che ti sembra?”

“L’hai già fatto due volte. Forse basta. Poi è scritto male.”

“Se pubblico la bozza sugli spiriti della natura, quella con gli alberi?”

“L’hai detto tu: è una bozza e questa parola è già un eufemismo. Non hai nemmeno tradotto il colloqui con i pioppi che ti sembrava così importante, per non parlare della proposta di facilitare la integrazione degli immigrati facendo venire anche i alberi del loro paese.”

“Ma sono discorsi difficili, poi t’ho detto, sono bloccato in quel periodo, sai, tutti gli autori hanno questi tempi morti… ma almeno parla del mondo dello spirito…”

“Fai come ti pare… è che non ho mai capito perché hai più di due lettori. Ma metti almeno gli auguri.”

Sul tavolo del contadino è arrivato l’ottavo (circa) Quaderno di Flensburg con i colloqui con gli spiriti della natura. L’altra scienza, se uno vuole, ma forse la parola “scienza” non è appropriato, diciamo un altro modo di avere conoscenza del mondo. Sono cose raccontate, risposte a domande e prospettive insolite. Continua il dialogo in questo molino in Germania, grazie alla capacità di Verena v. Holstein di tradurre tra i mondi. I primi due e l’ultimo (non questo qui) sono pure disponibili in italiano.

Questo qui invece è il primo volume dei colloqui con degli alberi: quercia,salice, acacia, pioppo, acero, ciliegio, olivo, platano, olmo e molti altri.

W.W:Nel Corano si parla anche del olivo, nella sura 24,35: Allah è la luce dei cieli e della terra. La Sua luce è come quella di una nicchia in cui si trova una lampada, la lampada è in un cristallo, il cristallo è come un astro brillante; il suo combustibile viene da un albero benedetto, un olivo né orientale, né occidentale, il cui olio sembra illuminare, senza neppure essere toccato dal fuoco. Luce su luce. Allah guida verso la Sua luce chi vuole Lui e propone agli uomini metafore. Allah è onnisciente. Puoi dirci qualcosa al riguardo di questo testo?

Olivia: “Bisognerebbe tirarla sui capi dei ortodossi islamisti conservativi perché dice definitivamente che l’Islam non è una religione che per forza conquista […] l’arcangelo Gabriele ha sottolineato che il calore spirituale non nasce per combustione esterna ma interna, come indica il colore luminoso dell’olio […]
E’ tra altro un segno che la vita religiosa si dovrebbe svolgere all’interno, non nell’esterno.”

Un buon Natale!

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Rudolf Steiner su cellulari, sms, blog e Twitter

“Wenn das nicht in die Menschenseelen einziehen könnte, was ihnen die Spiritualität bringen kann und was die anthroposophische Bewegung will, dann könnte etwa die äußere Kultur ein wenig fortgehen, aber die Menschen würden zuletzt dahin kommen, dass sie sich sagen würden: Ja, das haben wir nun alles erlangt! Drahtlose Verrichtungen tragen unsere Gedanken, Vorrichtungen, von denen sich unsere Vorwelt nichts hat träumen lassen, über den ganzen Erdball hin. Aber was haben wir davon?
Die trivialsten, ödesten Gedanken schicken wir von einem Ort zum andern; menschliche Intelligenzkraft bis ins Höchste haben wir anspannen müssen, damit wir nun endlich mit allen möglichen Werkzeugen herüberbringen können von einem Ort der Erde an den andern, was wir nun essen, und angespannt haben wir unsere Kräfte der Intelligenz, um schnell, recht schnell den Erdkreis umspannen, aber wir haben in unserem Kopfe nichts darinnen, was wir irgendwie von einem Punkt zum anderen tragen können…

Ora si prega di correggere e/o perdonare i vari congiuntivi troppo condizionali e condizionali troppo congiuntivi che certe traduzioni sono al di sopra del livello di un contadino)(Steiner è morto ottant’anni fa)

Se non entrasse nelle anime umane quello che può portarle la spiritualità, quello che vuole il movimento antroposofico, magari la cultura materiale andrebbe anche avanti un po’, ma gli uomini arriverebbero a dire: “Sì, siamo arrivati ad avere tutto questo! Applicazioni senza fili i quali nostri antenati non sognavano neanche portano i nostri pensieri intorno al globo. Ma cosa ci da? Mandiamo da un luogo all’altro i pensieri più triviali; il sommo della forza dell’intelligenza umana abbiamo dovuto usare per poter comunicare da un posto sulla terra all’altro cosa mangiamo, ma nelle nostre teste abbiamo niente che potremo portare da un punto all’altro…

[da qui]

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Caldo gratis

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…ovvero con poco fatica. Tutti gli anni si ripetono gli stessi lavori negli stessi periodi e pure gli stessi post sulla legna che va a male e marcisce nei boschi in campagna dove ormai in tutte le case arriva il gas russo. Ieri l’altro c’era da ripulire il bosco (proprietà dei vicini, pronto da tagliare da tre anni minimo) tra il recinto e l’oliveto. Un viaggio di carpini secchi, basta per tre settimana. Altro che in America che si scaldano coi debiti… (e così che ci si linka bene adosso)

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Il bene del male

Il fatto che l’amministrazione pubblica in Inghilterra ha di nuovo perso milioni di dati (questa volte senza dettagli bancari) il contadino lo trova un fatto molto positivo: Nel isola ogni tentativo di introdurre la carta d’identità elettronica e di fare una banca dati con tutti i dati della motorizzazzione civile (national road-pricing scheme; sapranno quando e dove passavi con la macchina per farti pagare il prezzo della strada) è diventato impossibile – la gente ha persa la fiducia nel governo di conservare bene dati sensibili.

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Reddito d’infanzia

Che il contadino è per un reddito di cittadinanza è noto a chi segue la sua vita di opinionista online. Ed ecco che nasce una idea valida di partenza che potrebbe anche essere realizzabile perché trova un ampio consenso politico. Il professore inglese Anthony Atkinson ha ricevuto il Social Science Award dotato con 100’000 € del Social Science Research Center Berlin (WZB).

Il professore che insegna a Oxford e studia la distribuzione della ricchezza e l’uguaglianza sociale in occasione della premiazione chiede un reddito di cittadinanza per i piccoli su scala europea come unica misura effettiva per combattere la povertà:

“Le possibilità future dei bambini dipendono in maniera decisiva da come crescono oggi.”

Dettaglio al margine: Il premio viene pagato da una fondazione di due imprenditori cinesi, Shu Kai e Angela Chan, questo è la globalizzazione sana. L’unico articolo in italiano del Professore è un po’ datato: L’Europa e la disuguaglianza.

Un reddito d’infanzia potrebbe trasformarsi bene in un reddito di cittadinanza. Si risolverebbero parecchi problemi: I agricoltori non devono più sfruttare al massimo la terra, i piccoli artigiani possono continuare ad esserlo e sopratutto caderebbe la distinzione tra chi è disoccupato (pigro, colpa sua) e che il lavoro c’è l’ha (ricattabile come non mai oggi).

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Versione beta

Preciso per il quinto compleanno di questo blog (alla vigilia di natale) andrà in onda su Radio due una intervista esclusiva ad un certo Stefano che si spaccia per l’autore qui. Il programma si chiama “Versione beta” e deve essere pensato per i giovani.

Radio Due: “Ciao Stefano, ti abbiamo scelto come esempio classico di una beta. Come ti senti in questo stato misericordioso?”

Stefano: “Beh, ehm, io…ehm, ciao a tutti, ehm, insomma, direi che ecco, voglio dire che… trovare le parole giuste , la nervosità, capirete che sono anche questi i problemi, problemi di una beta. D’altra parte anche Internet è piena di beta, siamo socialmente utili, anche noi abbiamo il diritto… l’avanguardia, il futuro, provare cose nuove… tra l’altra parte nessuno è senza difetti, penso, poi per esempio gli zucchini, dicono che sono rincarati parecchio per colpa dei TIR, ma non è mica stagione per gli zucchini no, e neanche per pomodori, melanzana e fragole, no, ma la gente gli vuole comprare lo stesso perché nella ricetta c’è scritta “due melanzane” …ecco, noi beta non riusciamo per niente a concentrarci, siamo 2.0 e oltre, sempre a saltare da un argomento all’altro senza concludere nulla, come i policiti, anche loro fanno un partito poi lo disfanno…Guido diceva Fare e disfare sempre lavorare ma…”

Radio Due: “Benebene, abbiamo capito, veniamo alla seconda domanda: Perché …

[segue il 24.12 alle 02:30 e qualcosa e pure in podcast dopo, dicono]

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