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Categoria: natura

Quando è maturo il cocomero nell’orto?

cocomero

Per venire a sapere certe cose a volte ci vuole molto.
Quest’anno il contadino ha sentito che il punto giusto per cogliere il cocomero sarebbe quando il piccolo viticcio vicino al gambo s’è seccato.
Dopo 6 cocomeri colti al punto giusto il contadino può affermare che codesto è un ottimo consiglio, basta bussarli e sentire i rimbombi.

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Fine stagione…

… per i cerchi nel grano. Ci sono dei capolavori anche quest’anno, con disegni e strutture mai viste.
Una selezione del contadino:

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Annata agricola 2019 , qui

Un p’ che il contadino vorrebbe informare internet delle cose della natura e dell’agricoltura, poi internet bisogna riempire di cose e cosette e cosucce (almeno il contadino crede di non partecipare alla gara di bugie e insulti in atto).

Dunque dal’più importante in giù: olive pochissime, a parte le mignole, quindi (probabilmente) olio poco poco ma ottimo.
E’ un po’ così ovunque qui.

Uva tanta, ha patito il caldo ma come per miracolo è venuto l’acqua dal cielo come la manna.
Patate ottime, tante e grosse, a tutti qui. Cipolle pure. Le mele non hanno fiorito.
Il pomo (kaco) ha allegati tremila e sono cascati quasi tutti con il primo caldo di 41°C, ora cascano i cinque rimasti. Ma nespole, susine e susine lunge e pesche si sono dati la mano: due mesi che si mangia la frutta, il susino rosso avrà avuto un quintale, piccole e raggrinzite.
Il mandorlo è pieno pure ma si deve annaffiare.
Il tutto è indietro di una decina di giorni.
Con i pomodori c’era fortuna: l’ha piantati presto, dopo è venuto un po’ di grandine e il freddo (3°C) e acqua per due settimane ma hanno resistiti e sono partiti alle grande, sono alte anche 2 metri, purtroppo parecchie con le punte nere, bolla – mancanza di acqua e calcio si dice.

E da altre parti?

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Monocultura a pesticidi patrimonio dell’UNESCO

Oggi alla radio un ascoltatore di “Prima pagina” su Rai3 ha raccontato come ha cambiato il paesaggio negli ultimi decenni, spariti i susini, le pesche i noci le siepi per far posto a una monocoltura.

La candidatura, proposta sin dal 2010 e sostenuta nel 2017 dall’allora ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, ha visto infatti sollevarsi il fronte del ‘no’ da parte di alcune associazione ambientaliste (tra cui Wwf, Legambiente, Pesticides Action Network, Marcia Stop pesticidi, Colli Puri) preoccupate degli effetti della viticoltura intensiva e dell’uso dei pesticidi che caratterizzano la produzione delle colline del Trevigiano. Alla monocultura che divora il suolo, con siepi e alberi che non ci sono più, si aggiungono i danni di fitofarmaci e altri erbicidi, secondo gli ambientalisti che da anni combattono la lotta contro le sostanze chimiche tossiche utilizzate nei campi.

Il Veneto sembra tenere un record triste:

Il Veneto, come dicevamo, è l’unico territorio che riesce a fare peggio del nostro con 11,7 kg di pesticidi per ettaro di superficie agricola utilizzata.

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Vecchia tradizione ormai

In questi tempi vuoti estivi nei quali i giornali non sanno cosa scrivere e riempiono le pagine con Di Battista il contadino usava sempre segnalare i cerchi nel grano. Sembra che quest’anno la Francia sia un poì di moda. Poi non è che si possono mettere sullo stessa piano Di Battista e i cerchi.

Il suo preferito fino adesso è questo qui:
DJI_0398-2

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La terra avvolta

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Questo visto nei cieli dei paesi bassi non sono gli alieni, ma un lancio contemporaneo di ben 60 satelliti del progetto Starlink di Elon Musk/SpaceX.

Quando è finito verso il 20130 saranno 12’000 satelliti, per fornire una rete globale di banda larga.

Attualmente in orbita sono circa 4987 satelliti.

Il contadino veramente non penso che questa sia una cosa che fa bene alla terra (come pianeta) e ha anche dubbi se fa bene alle persone.

schermata-26-21-26-14 [fonte]

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Il nido saccheggiato

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Il contadino spesso trova questi nidi fatti di radici con fondamenta in ramettini in cima all’olivo, e di solito lascia stare la potatura intorno. Qui sembra però che le uova hanno fatto una finaccia… qualcuno sa che uccello fa questi nidi?

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L’anno del papavero

I cinesi hanno l’anno del maiale o cinghiale noi qui l’anno del papavero (e tutti gli anni sono l’anno del cinghiale purtroppo).

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papaveri-campo2

Per il resto il contadino sta per finire la potatura degli olivi, dovrebbe trovare un po’ di tempo per altre cose da ora in poi. Sicuramente non sarà un anno d’olio, era l’anno scorso questo ed è strano come gli stessi alberi bellissimi e morbidissimi che portavano anche più 30 kg di olive si sono trasformati adesso in una cosa spigolosa spelacchiata e non si ha tanta voglia di toccare la frasca indurita e nuda. Ma rinasceranno, ora devono rifarsi da cima al fondo.

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