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Mese: Gennaio 2015

Pizza e pesto come patrimonio UNESCO?

Nel ufficio dei coldiretti gli hanno proposto di firmare la petizione per una “pizza italiana patrimonio dell’umanità fatto con solo ingredienti italiani”. Il contadino ha preso un colpo. Di questo passo presto ogni cibo nazionale di ogni paese potrebbe diventarlo, poi il suo secondo ragionamento fu che la poca mozzarella e il grano duro nostrale non basterebbe mai mai per le 50mila pizzerie, a parte il fatto che secondo lui un grano duro estero non è per forza di natura peggiore che quello “coltivano” i contoterzisti sui campi sotto di lui (un disastro ambientale tra concime, diserbo, trattori pesanti e erosione).

Ieri poi ha visto che già il secondo candidato è in arrivo: il pesto genovese. Allora subito il Wurstel viennese e l’amburger americano, perché no?

La pizza e il pesto si troverebbero in compagnia buona dell’Opera dei Pupi (Sicilia):

L’Opera dei Pupi è un tipo di teatro delle marionette, i cui protagonisti sono Carlo Magno e i suoi paladini emerso agli inizi del XIX secolo prima a Napoli e seccessivamente in Sicilia.

e il Canto a tenore:

È uno stile di canto corale sardo di grande importanza nella tradizione locale

le uniche due voci italiane presenti nel “Patrimoni orale e immateriale dell’umanità“.

Forse hanno capito male il riferimento al “orale”.

Ora è giusto che si difende un prodotto, ed esistono già i mezzi.

Ma interessante è che anche con il cibo c’è l’effetto placebo: importa un sacco chi lo propone, cosa ne pensiamo, la fama che ha, se lo riteniamo sano o meno e molto altro. Ed è giusto che sia così, è sempre stato così e già solo l’aggettivo “italiano” rende il cibo migliore a prescindere, e questo è un bel regalo che il paese ha fatto al mondo. Il contadino non sa bene sé sia giusto o meno se ora vuole soldi per il regalo, sì, c’è crisi ma non crede proprio che un solo olivo toscano abbandonato viene ripreso in coltivazione con questo tipo di battaglio del “made in Italy” alimentare.

Commenti chiusi

Lovejoy e altri luci

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Ieri sera il contadino cercavo di fotografare il cometa dal nome significativo, ma senza risultati significativi, niente scia, si tratta del puntino verde centro destra (foto migliore qui, mappa qua). A parte il cometa che si trova tra pleiadi e Ariete per un paio di settimane va notato che la stella di sera ha cambiato colore, verso il rosso, e Giove che domina il cielo a mezzanotte nella costellazione del Leone.

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1 commento

Cartolina

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Il contadino è ancora in vacanza – in una città nella Germania-ex-est presso il fiume Saale e trova tutto molto molto impressionante.

Sembra che sia entrato nella terza fase della sua vita la quale è stata iniziata di primavera da un asma che l’ha costretto a muoversi. Ma come si sa non tutto il male viene per nuocere e se ha raggiunto il suo scopo può anche ritirarsi da dov’è venuto – come ha fatto il suo asma da qualche settimana ormai.

Settimana prossima rientrerà per occuparsi del podere e anche qui ci sono non pochi cambiamenti in vista. La pastora dopo le ultime aggressioni del montone ha deciso che fosse il momento di disfarsene. Senza montone un gregge diventa zitella e invecchia, e senza animali un podere non è un podere e i prati diventeranno macchia e finalmente bosco e con cosa si concima tutto poi?

Vuol dire che si deve inventare qualcosa o forse meglio dare spazio a quel che vuole manifestarsi; meno male che il contadino è ottimista nato.

Salutoni e a presto.

12 commenti

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