Greenpeace ha fatto bene di analizzare 600 campioni del mais geneticamente modificato della Monsanto MON810 coltivati su 3492 ettari (il 0,21% di tutta la superficie a granturco in Germania).
“Il contenuto di veleno nelle singole piante oscillava fino al fattore 100. Si dimostra ancora una volta quanto è imprevedibile questa tecnologia” dice Christoph Then, esperte di Greenpeace.
Notizie come questa fanno crollare il valore delle azioni…
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Che dispiacere… 😀