Si dice a proposito di uno che guarda un fiume ieri e oggi che sia lui che sia il fiume non siano mai lo stesso.
In quel senso il contadino è tornato dal suo viaggio nel paese di orgine che ha lasciato quasi trent’anni fa e la sua vita sembra da un lato lo stesso di sempre con quel pezzo di terra da curare e quella casa con tutti gli impianti da badare ma da un altro lato tutto assomiglia ancora un po’ a vestiti che uno portava tanto tempo fa e che adesso non sa bene se indossarli nuovamente.
Il viaggio era segnata da alcune cose, una era il primo libro autobiografico di Hà©lène Grimaud (“Sonata con lupi”) letto nel treno, aveva mai sentito di questa pianista e filosofa della natura (dopo un incontro notturno con un lupo ha dato tutto per fondare il Wolf Conservation Center) e sta ad ascoltare tutto che ha inciso (spicca l’amato Rachmaninoff con Abbado).
Si ritorna sul disordine con gli ungulati: senza il lupo probabilmente non sarà mai ordine nella natura.
(Il secondo evento era che ha potuto godersi la sanità svizzera – visto che al pronto soccerso l’hanno ricoverato per tre giorni in pneumologia; quando prende una comune influenza finisce con una asma bronchiale forte in due giorni ma riprende anche nello stesso tempo. La vita è morire e rinascere in continuazione.)