Puglia meno 30%, Spagna ( produce la metà del consumo mondiale spesso venduto come italiano) meno 40%, Toscana (secondo il contadino) meno 90%.
Per il miele la situazione è identica:
La produzione italiana di miele nel 2014 dovrebbe calare in media del 50% per i mieli di acacia, castagno, agrumi e millefiori primaverile-estivo. Il che si tradurrà in un aumento dei prezzi tra il 20 e il 30%.
Ma in fondo forse è sbagliata la visione moderna del agricoltore che produce viveri. L’agricoltore coltiva e cura (o dovrebbe…) la terra e l’apicoltore alleva le api, ma non è detto che sempre esce qualcosa.
Domani
qui si comincia a togliere l’uva, succo d’uva per prima. Nell’immagine si vede bene come la parte grandinata matura male; il contadino vi risparmia foto di quella mezza marcia, forse domani qualche grappolo bello della bianca invece.
PS: tre foto in più, c’era parecchia uva, se non era grandinata… la bianca era pure discreta.
La mia uva è peggio. Il miele è anadato bene ma è umido.
Mai lo faccio per hobby-
Era l’uva nera più brutta mai visto qui, due terzi per la bastonata della grandine fine giugno, un terzo per le frescure e troppe piogge dopo. Le speranza per l’anno prossimo sono intatte però 🙂
La bianca invece discreta, oggi s’è fatto il scelto per il vin santo, 5 qt.
Il contadino per quanto riguarda l’uva si può ritenere fortunato, quella che ho visto io è di gran lunga più sana della mia 🙂
Il dramma è che quest’anno ci tocca condire l’insalata con l’olio di semi, perchà© le olive sono tutte marce!!
Macchà© olio di semi, sarà in vendita certamente l’olio extravergine come sempre, cosa credi te 😉
Quando prevedi un -90% in Toscana ti riferisci alle olive non trattate o alla totalità della produzione?
So di chi ha trattato e non coglie, perchà© tutte marce, ma non ho molte informazioni su altre situazioni più lontane.