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Le pecore e la biometria

Ci sta che 5 dei 14 milioni pecore inglesi si tengono la loro lana adosso quest’estate:

Con l’inasprirsi delle regole per l’immigrazione, infatti, i 500 tosatori specializzati, provenienti dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, e che annualmente “alleggeriscono” gli animali, non potranno in queste settimane recarsi in Gran Bretagna.

Ma l’articolo non spiega per bene l’inasprirsi, il contadino multicanalinformato vi illumina: il fatto che gli inglesi sono sempre all’avanguardia e stanno per introdurre pure il permesso di soggiorni con dati biometrici. A parte il fatto che costa la bellezza € 230 i eventuali tosatori australiani dovrebbero recarsi nella capitale Canberra per farsi prendere le impronte digitali.

Tra poco voterà pure se il suo passaporto sarà biometrico o meno: In una democrazia vera uno dovrebbe anche avere la scelta, giusto. Il problema è che una volta prese le impronte e altro e salvati in una banca dati centrale questi fanno troppo gola alla polizia e servizi segreti e chi controlla veramente chi ci accede e perché?

un commento

  1. marzia 17 Aprile 2009

    incredibile… ed assurdo!
    qui dovremmo tosare domenica e lunedì, ma le previsioni del tempo non sono buone.
    ovviamente, anche ni aspettiamo le squadre di neozelandesi, francesi, spagnoli…

Commenti chiusi.

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