Da Mantellini s’apprende cosa vorrebbe fare di Pietro, a parte la TAV: elettrosmog e rovinare al scuola:
Veltroni ha 12 punti. Di Pietro ne ha 11. Fra questi undici nessuno purtroppo tratta di tecnologia e innovazione. Solo un comma del punto 9 su Scuola e Universita’ recita:
Diffusione della tecnologia Wi Max e accessibilità a computer a partire dalle scuole elementari
Ma chi ha detto che i PC nelle elementari fanno bene ai bambini? Con questa logica si deve istruirli anche subito per la patente automobilistica. Ci sono certi tempi per imparare certe cose.
i bambini usano il pc e il telefonino
(sembra che siamo nel 2008)
sia che tu ed io lo si voglia oppure no
Questo lo so e sono scelte dei genitori e non dalla scuola. Ma non mi sembra che abbino bisogno del telefonino già nelle elementari nà© tanto meno del PC.
Hai ragione da vendere, Ste. Pare che non ci si renda conto che il PC e il telefonino sono dei mezzi, non dei fini. Mezzi potenti e preziosi, ma che possono essere usati efficacemente solo se si dispone di abilità di base ben consolidate che col PC non hanno nulla a che fare. Ad esempio, se so fare un disegno prospettico a mano, analizzando gli oggetti e lo spazio a tavolino e capendo quel che faccio, quando passerò al CAD avrò risultati molto più rapidi ed accurati. Se non so ragionare sulle cose e mi affido interamente alla macchina (come fanno i bambini a scuola) comincerò a considerarla qualcosa di magico in grado di sostituirsi a me, e ad affidarle compiti in modo acritico, in realtà senza apprendere nulla.
Questo è quel che ho riscontrato come insegnante. Al PC si approda dopo avere imparato, per applicare (se è il caso) quel che si è già appreso. In caso contrario è un autogol pazzesco.
Proprio perchà© il pc può essere dannoso per l’educazione dei più piccoli approvo l’iniziativa: molti bambini hanno il pc in casa, ma non tutti. Le famiglie più povere non possono permettersi questo genere di tecnologia, quindi si può creare molta distanza tra un bambino e l’altro.
E’ in casa che un bravo genitore deve limitare la permanenza del figlio davanti al pc.
Sarebbe più interessante capire di preciso “cosa” vogliono insegnargli, prima che come. Un foglio e una matita bastano e avanzano per imparare tutto quanto l’umanità ha imparato da che esiste, dall’alfabeto alla teoria della relatività e oltre. (Perfettamente d’accordo con Aldo, ecco).
io sarei per no computer fino alla perdita dell’innocenza (16-18 anni direi) a scuola meno che mai e nemmeno all’universita’. Per me la scuola deve essere pura ginnastica cerebrale e pratiche di base varie (cucinare, mungere, costruire una casa sull’albero etc) i mestieri e gli strumenti s’imparano ad usare in pochissimo con la pratica sul lavoro (ragioniere, informatico, architetto, falegname etc)
A mio parere Di Pietro dimostra ancora una volta d’essere un uomo stolto, non per forza in quanto ignorante e poco sofisticato.
E anche populista. Peccato, a me era piaciuto molto negli anni di mani pulite.
mia madre, insegnante elementare, usa con grande soddisfazione le poche tecnologie informatiche a sua disposizione, in una seconda elementare. con grande entusiasmo dei bimbi, direi.
Se non sapete di cosa si parla, forse sarebbe meglio informarsi, prima.
http://www.alboscuole.it/piccolireporters/
L’entusiasmo dei bimbi non è un indicatore affidabile per la scelta di strumenti didattici, direi. E bisogna vedere l’uso che si fa, se si usa una volta per un progetto specifico il PC non sarà mica male, ma se l’idea è di inserirlo allo stesso livello di quaderno e matita la cosa cambia.
Il computer affascina troppo pure i grandi.
ovviamente non hai mai sentito parlare della lavagna interattiva.
No, se racconti cos’è sono tutto orecchie.