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Benvenuto Kosovo

Quando stasera il contadino trova un po’ di tempo tradurrà un post in tedesco che racconta dei tre leader kosovari Ramush Haradinaj, Hashim Thaçi e Agim Çeku. Un po’ come Toto Rina premier e Provenzano Presidente dello stato, uno stato neonato che sulla lista di Trasparency è in fondo: solo l’Iraq, Myanmar e Haiti sono più corrotti ancora.

L’economia si regge quasi solo su criminalità: traffico di donne, di droga e di armi.

Aggiornamento: Visto che altri hanno già parlato si aggiungono solo un paio di link.
Uno:

Il curriculum vitae di Hashim Thaci, detto “il Serpente”, è presto riassunto: ricercato già dai primi anni ‘90 dall’Interpol per banditismi assortiti (il solito narcotraffico su cui l’area grande-albanese è fondata con il beneplacito delle potenze internazionali), poi incriminato da Belgrado nel 1993 per terrorismo di matrice antiserba, Thaci (nato 34 anni fa nella valle della Drenica, sacrario dell’irredentismo albanese) diviene in breve tempo il grande capo politico dell’Ushtria Clirimtare e Koseves, il famigerato UCK, e dalla “liberazione atlantica” del Kosmet in poi indossa i comodi panni di portavoce del un sedicente ‘partito democratico’ DPK, che ha come diktat del suo ambizioso e cruento programma la secessione della regione dalla Federazione Serbia e Montenegro.

Thaci, però, è tutt’ora indiziato dalle autorità di Belgrado anche per i crimini commessi ai danni della popolazione serba del Kosovo nel corso degli anni ‘90: sono migliaia le pagine che il ministro della giustizia serbo Vladan Batic ha fornito al Tribunale dell’Aja per richiederne l’arresto immediato: immagini, analisi del DNA delle vittime, filmati, documenti ufficiali che attestano i ripetuti massacri.

Due, dalla wikipedia inglese.

The chief prosecutor at The Hague, Carla Del Ponte, has remained steadfastly unimpressed by the international support for Haradinaj, continuing to make strongly negative statements about him. She told the Frankfurter Allgemeine Zeitung that “according to the decision [to provisionally release him], he is a stability factor for Kosovo. I never understood this. For me he is a war criminal.”[12]

Del Ponte, in the same interview, claimed that it was difficult to find witnesses who were willing to testify not just to the prosecutors, but also for the tribunal. “The difficulty in Kosovo was that noone helped us, neither the UN administration nor NATO.”[13]

In parole povere: l’hanno voluto fuori carcere in quanto lui garantirebbe una certa stabilità.

Tre:

Haradinaj’s main source of income is smuggling of tobacco and illegal drugs, under control of Naser Kelmendi and Ekrem Luka. On July 7, 2000, Haradinaj was wounded in the village Strelci, West Kosovo, and treated in an American Hospital in Germany. The motive for the wounding was inter-mafia conflict between the gangs belonging to Tachi-Haradinaj and Musaj families.

Ecco cosa viene fuori e che tipi comandano quando si cuoce la propria minestra politica qualche annetto sul fuoco velenoso del nazionalismo.

15 commenti

  1. Silvio 22 Febbraio 2008

    ma è proprio necessario,ste?
    che si è già talmente depressi…

  2. alba 22 Febbraio 2008

    io vorrei sapere invece …

  3. tommaso 23 Febbraio 2008

    Argomento decisamente importante e d’attualità…
    Certi dubbi bisogna porseli, si è mai vista un premura tanto frettolosa da parte di Stati nel riconoscere l’indipendenza di un neo Paese? C’è qualcosa di sospetto senza dubbio, soprattutto se si considerano le fasi che hanno portato a questa decisione.
    Quanto è facile creare casus belli, e sempre per interessi che nulla hanno a che fare con la cosiddetta democrazia.
    Dividi et impera, ecco di cosa si tratta: il tuo scopo è riunificare gli staterelli dei balcani sotto un’ egida onu? Facile, prima li dividi e crei motivi di attrito, magari infiltrando le linee dei protestanti poi quando le cose cominciano a peggiorare, li lasci a scannarsi tra di loro per un po’ e infine mandi un contingente Nato per “mediare”.
    In questo modo occupi fisicamente il territorio e imponi con la scusa dell’ordine internazionale la tua volontà su altri Paesi teoricamente sovrani.

  4. giuseppe 23 Febbraio 2008

    giusto! tommaso hai proprio ragione!

  5. ste 25 Febbraio 2008

    Bello, funziona!
    Brutto, le gente vede l’url rotto!

    (tempo fa ho installato un plug-in che accorcia le url lunghe (solo la parte visibile – prima prova dal vivo. Mi sono pure dimenticato…
    Prova a cliccare il link)

    PS: Ora l’ho anche letto.Per il Kosovo passa anche almeno il 40 % dell’eroina per il mercato europeo-ovest e americano. Ho visto una mappa d’Europa dove non ci sta neanche il nome degli stati bonsai nei balcani: C’erano solo delle abbreviature.

  6. Silvio 26 Febbraio 2008

    Beh, dopo aver rimesso in moto la fabbrica (Afghanistan) che quei birbanti di taliban avevano smantellato, adesso avevano bisogno di rimettere in moto la distribusione! E il 40% è solo la dotazione di partenza…

  7. Geppetto 26 Febbraio 2008

    L’articolo di luogocomune si perde in disquisizioni di storia, tentativi di definire indipendenza, e qui si tende a mettere in evidenza l’aspetto del narcotraffico. Bazzecole!

    Il nocciolo della questione a me pare un altro.

    Questa e’ una mossa strategica/geopolitica degli USA contro la Russia, dopo gli ampliamenti forzati dell’UE e le dislocazioni missilistiche in Polonia. Vogliamo scommettere che verranno create nuove basi USA nei nuovi stati membri UE?
    La Russia da lato suo sembra avere impedito (con altri Stati del Golfo Persico) l’invasione dell’Iran.
    C’e’ molto che bolle in pentola e il rincoglionito di oltreoceano en passant gia’ prese in bocca le parole “terza guerra mondiale”.

    Rispetto gli albanesi, i kosovari, i turchi, i serbi, e la loro storia millenaria etc. etc. ma non e’ che me ne f..ta piu’ di tanto. E se vogliono spacciare, lo facciano pure.

    Gli USA nel frattempo fanno di tutto perche’ una eventuale guerra contro i propri nemici venga combattuta al di fuori del loro territorio di m..da usando l’UE (cioe’ i nostri soldi e le nostre vite) come la sua dependance di servi ignoranti e pure loro rincoglioniti: infatti noi stiamo qui a lambiccarci il cervello su questioni storiografiche o altro.

    Il succo e’ che sarebbe bene iniziare a focalizzare il problema: quali sono i nostri interessi (non quelli di quella faccia di scimmia di Bush) e iniziare a difenderli.

    Si’, lo so, sto sognando ad occhi aperti …

  8. Cataldo 27 Febbraio 2008

    @ Silvio
    Per la precisione i Talebani hanno limitato la produzione, ottenendo risultati nel giro di due anni, nel quadro di un accordo ONU. Poi la situazione è cambiata. Non l’hanno fatto per altri motivi, stante che l’oppio in certi luoghi è moneta. Fate bene a rimarcare il ruolo delle mafie internazionali, sui media non passa, ovviamente …

  9. Silvio 27 Febbraio 2008

    @ Geppetto a nome della Congregazione Mondiale Antropomorfi, le annunciamo formale querela per diffamazione aggravata (Bush ha la faccia di c..o di cercopiteco, per la precisione)
    @ Cataldo dire mafie internazionali senza riportarsi al loro giro d’affari e a chi GESTISCE quella valanga di soldi (il terzo dopo petrolio e armamenti…) vuol dire essere quantomeno distratti, no? 😉
    Comunque da Faremondo è in arrivo l’ultimo libro di Franco Soldani e spero mantenga le promesse…
    E poi, getto infin la maschera: silviu’ sono 🙂

  10. Geppetto 28 Febbraio 2008

    Sono perfettamente d’accordo che delinquenti, dittatori, psicopatici vengono da decenni regolarmenti usati dal grande popolo americano in patria e fuori patria per raggiungere i propri onorevoli scopi, e pure che in generale sia bene ricordare cio’ che i media tacciono.

    D’altro canto pero’ magnacci, spacciatori e sicari dello stampo di un animale ignorante e cerebroleso come Riina e consorti sul piano geopolitico lasciano il tempo che trovano, sul piano cioe’ di quelli che decidono di fare le guerre con centinaia di migliaia di morti e distruzioni come centinaia di terremoti alla faccia di tutte le leggi vigenti e del buon senso.

    Il fatturato di tutti i ciabattini del mondo e’ superiore a tutte le big-oil messe insieme: e allora?

    Per valutare l’impatto di un conglomerato di persone come quello delle presunte “mafie internazionali” (termine che mi ricorda la fuffa del “terrorismo internazionale” o ancora peggio del “terrorismo islamico”, due concetti per rincoglioniti, un insulto alla capacita’ di discernimento umane) bisogna vedere come i bonny e klyde sono in grado di organizzarsi.

    In Germania fanno la bella vita degli statali circa 270.000 poliziotti, armati e dotati di tecnologie all’avanguardia, che fra un po’ ci spiano tutti quanti fin in cesso, per la modica cifra di piu’ di 50 MILIARDI ALL’ANNO. Se il ministro dell’interno vuole, nel giro di 24 ore, li fa mettere tutti in fila da Basilea a Lubecca e li fa ballare la samba su un piede solo: queste presunte “mafie internazionali” cosa sono in grado di fare con le “loro presunte ricchezze”?
    Al massimo organizzano festini con travestiti e lo sconto quantita’, e qualche omicidio e spedizione punitiva qui e la’. Non so nemmeno se fanno arrivare i travestiti dal Brasile o si devono accontentare di quelli locali.
    Contano meno del due di picche.

    Se Bush schiocchia le dita, i grandi Consigli dei Ministri di Italia Di C..a e Germania Di M..a (le maiuscole per dovuto rispetto) stanziano MILIARDI DI EURO ALL’ANNO per mandare i propri concittadini a prendere calci nel sedere dall’altra parte del mondo, senza contare i costi dell’armamentario che si portano dietro, il tutto rigorosamente sponsorizzato dal contribuente.

    Citatemi solo una trombata delle “mafie internazionali” a questo livello, e su questo tema staro’ zitto per sempre.

  11. Silviu' 28 Febbraio 2008

    @ Geppetto
    Come spesso per amore di stringatezza non mi sono spiegato. Sulla bufala di “mafie &/o terrorismi &/o complotti giudoplutocraticomassoni internazionali” mi trovi perfettamente concorde. E anche sul resto (l’ultimo film di Cronenberg è illuminante…).
    Mi riferivo al sistema finanziario che gestisce gli spostamenti, gli insabbiamenti, la pulizia e il riciclo di quelle somme. E quello è lì, bello alla luce del sole e si fa pure la pubblicità e non si nasconde certo (in Lussemburgo, per dirne una, esistono più Fondazioni che cittadini). Dove li prendano, poi, i travesti…
    Sono ancora più daccordo sulle guerre e relativo “indotto”. Ma questo è il secondo mercato mondiale oltretutto sempre più alimentato dal primo (ma di quello si straparla, anche troppo, già dalla Debby).
    Stammi bene là in tedeschia di M..a.
    Qui stiamo in una nazione STUPRENDA e MERDAVIGLIOSA 🙂

  12. Geppetto 28 Febbraio 2008

    Simpatico silviu’, e sacrosanto il nostro diritto a lamentarci, e opporci alle fandonie dei media.

    Consoliamoci pensando che per ora e’ meglio qui che in Kosovo.

    Se posso fare qualcosa per difendere l’Europa (che per cultura, gente, paesaggi, etc. e’ uno dei piu’ bei posti al mondo, pur andando un po’ a picco) da noi stessi e sopratutto da quei bifolchi furbacchioni di oltreoecano, lo faccio: esterno, insulto e mi lamento.

    P.S. mi scuso un po’ con Thomas, che ospite e’.
    D’altronde pero’ se ci invischiano in guerre che non vogliamo, e creano delle situazioni di instabilita’ (Kosovo, etc.) a due passi da casa nostra, mi girano pesantemente, e a ragione.

Commenti chiusi.

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