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Scienza e clima

Sotto il grafico che forse tanti già conoscono: La curva di Mann che illustra il riscaldamento globale, alla base del protocollo di Kioto. E’ molto allarmante, e Al Gore ha fatto benissimo di girare il mondo e suonare i campanelli d’allarme sul Co2: ora tutti sappiamo che ruolo importante gioca il gas serra per il clima.

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Solo che questo grafico si basa su parametri falsi e scelti appositamente per riprodurre una curva così allarmante. I metodi usati da Mann nascondo il periodo caldo nel medioevo (qui lo smascheramento, in inglese), ormai è noto ma ciononostante viene ancora usato, ‘sto grafico. Ci sono due grandi gruppi di persone dalle quali meglio non fidarsi troppo nelle nostre decisioni politiche: gli religiosi e gli scienziati.

Tutto quel gridare al Co2 al Co2 è un risultato dal lavoro dei scienziati (incastrati con gli finanziamenti) che devono far vedere risultati anche dove certezze non ci sono ancora (e forse non possono neanche esserci), ma il contributo più grande alla generalizzazione lo danno i media, blog compresi. Ridurre una cosa complessa come il clima e le sue variazioni a UN fattore come il Co2 cattivo è molto riduttivo; il contadino crede che la scienza non sarà mai in grado di capire per bene il clima (o la vita di una pianta) con i metodi attuali basati su meccanismi chimici-fisici. La natura semplicemente non è un meccanismo.

Se l’effetto della isteria sul riscaldamento è una spinta forte alle energie rinnovabili ben venga, ma purtroppo l’azionismo panico fa già danni enormi con il biodiesel e il nucleare cosidetto “civile” (ma che si può mica distinguere bene da quello militare, vedi il casino con l’Iran) sta dietro la porta e aspetta che viene accolta con braccia aperta dalla popolazione cotta ben bene dal bombardamento con notizie sul clima che cambia.

A general characteristic of Mr. Gore’s approach is to assiduously ignore the fact that the earth and its climate are dynamic; they are always changing even without any external forcing. To treat all change as something to fear is bad enough; to do so in order to exploit that fear is much worse. Regardless, these items are clearly not issues over which debate is ended–at least not in terms of the actual science.

[Richard Lindzen qui, negazionista del cambiamento climatico; viene accusato di prendere soldi dai giganti del petrolio, ma tutti gli torti non ha.]

23 commenti

  1. Riz 2 Aprile 2007

    A me pare un modo come un altro per chiudere gli occhi di fronte ad un problema,e fare spallucce come sempre.
    Il problema c’è.
    E’ vero,probabilmente noialtri non patiremo così tanto questi cambiamenti,ma quelli che verranno dopo di noi?
    E poi diciamocelo,l’uomo è un parassita!

    Riz

  2. Francesco Orsenigo 2 Aprile 2007

    “il contadino crede che la scienza non sarà mai in grado di capire per bene il clima” é quello che dicevano i Greci quando credevano che ci fosse un omino sulle nuvole che tirava fulmini.
    Ci sono voluti 2000 anni, ma sappiamo che omini sulle nuvole non ce ne sono.
    Il tuo non é un discorso diverso da quello dei creazionisti…

    Troppo facile disprezzare la scienza ma poi usare internet, macchine fotografiche, medicine, foto dello spazio…

    La natura é fantastica cosí, senza bisogno di anime, spiriti e spiritelli e omini che debbano a tutti i costi renderla piú simile a come la vorremmo.

  3. ste 2 Aprile 2007

    Purtroppo non hai la minima idea come pensavano i Greci, così scemi non erano. Per fare un esempio: gli egiziani “vedevano” le forze del Leone o del carro, dove noi vediamo ora solo sette otto puntini luminosi. Nel frattempo abbiamo acquistato la ratio e perso la percezione del mondo spirituale con i gnomi, dei e angeli. Era un modello e una percezione della realtà diversa, ma non meno valido che la nostra.

    Non disprezzo per niente la scienza se lo è scienza davverò. Ma spesso fa lo sbaglio della rana: Hai una rana che salta dal tavolo quando batti le mani. Tagli le gambe, non salta più. La conclusione è che la rana ha le orecchie alla gambe – non sente più quindi non salta più.

    E forse il clima è collegato più al mondo morale che pensiamo. I vecchi riti cristiani o pagani di ringraziamento, di sacrificio, benedizione ecc ecc non erano “inventati” dal nulla.

  4. Deserteur 2 Aprile 2007

    Ste, non farti fuorviare. Ti consiglio il sito http://www.realclimate.org, che contiene un sacco di informazioni scientificamnte fondate. In particolare, puoi leggere questo sullo “Hockey Stick”.
    Il clima è un sistema molto complesso, senza dubbio, ed è solo un sottoinsieme di quel sistema ancora più complesso che è il pianeta Terra. Tuttavia, penso che concorderai anche tu che se si altera un sistema complesso oltre certi limiti, come stiamo facendo noi con la CO2, che è molto più alta adesso di quanto sia mai stata per centinaia di migliaia di anni, è lecito aspettarsi effetti negativi. Questo ovviamente non vale solo per la CO2, vale, ad esempio, anche per l’azoto dei fertilizzanti, immesso nei campi e poi dilavato nei fiumi e nei mari. In generale, possiamo dire che il pianeta è vivo, e ha dei suoi cicli naturali, che noi dovremmo cercare di rispettare ed alterare il meno possibile, come dovremmo rispettare i cicli naturali del nostro corpo. E quindi il fertilizzante dovrebbe essere il letame, prodotto dalle pecore che mangiano l’erba, in un ciclo chiuso, come accade nei tuoi campi. E analogamente la CO2 immessa in atmosfera dovrebbe essere quella precedentemente assorbita dalla biomassa, anche qui un ciclo chiuso. Immettendo nell’atmosfera in un secolo o poco più la CO2 accumulata in centinaia di milioni di anni nel sottosuolo sotto forma di combustibili fossili, è chiaro che si creano squilibri tremendi. Oltre al fatto che quei combustibili erano una ricchezza che non sarà più disponibile per le generazioni future, che avrebbe dovuto essere gestita in modo molto più lento e saggio invece che sprecata come stiamo facendo.
    Un saluto.

  5. francesca 2 Aprile 2007

    A parte che l’inquinamento da carbon fossile è brutto e puzzolente in maniera assai intuitiva, io diffido da gente che elabora previsioni meteo a due giorni aventi la stessa precisione degli oroscopi dei quotidiani.
    E questi pretendono di dirmi dove sta andando il Pianeta?
    Diffido anche dei religiosi in genere, ma, tonache a parte, guardate l’astro nascente fra i biodiesel: http://www.ilsole24ore.com/art.....iew=Libero

    Ora il contadino scrive alle suorine e gli chiede i semi, così converte il trattore… 🙂

  6. ste 2 Aprile 2007

    Sono pure d’accordo con ciclo chiuso e credo anche che un influenza del Co2 c’è senz’altro; ma purtroppo non penso che smetteremo di bruciare il carbone e il petrolio: la bruceremo tutto finchè non c’è più, ne sono certo. Forse tra vent’ anni scopriamo che anche l’elettrosmog influenza il clima e sarà tardi un altra volta.

    Al riguardo del diagrammo: ho letto un paio di articolo in tedesco, e gli errori del peso delle dati descritti mi parevano grave. Mann è co-autore di realclimate.org, quindi è una parte schierata.
    Ma l’unica cosa certa è che c’è un opinione mainstream e dei dissidenti tra gli scienziati stessi (vedi hockeystick mann sulla wikipedia), e la misura del possesso della verità è se e quanto hai pubblicato peer reviewed o meno. E lì sta il problema: Nessun scienziato può solo pensare di fare ricerche su correlazioni tra configurazioni planetari e annate climatiche (per esempio) se non vuole rovinarsi la carriera scientifica: sa di astrologia, e c’è il dogma che questa è pura superstizione.

  7. riccardo 3 Aprile 2007

    a me viene il sospetto che i “dissidenti” tra i climatologi siano + o – foraggaiti dall’industria più potente del mondo… a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si indovina!

  8. meeme 3 Aprile 2007

    L’astrologia è fatta della stessa materia della migrazione degli uccelli, o delle anguille, o dei salmoni che risalgono la corrente.
    E non mi pare che si siano trovati fossili di molte forme intermedie di vita, tipo serpenti con abbozzi di ali. Sì…., lo so che gli uccelli hanno le zampe con le squame e che qualche pesce cammina un pò, ma basta davvero questo per dare del cretino a un
    ” possibilista creazionista ” ? Ho letto ” Perchè io credo in colui che ci ha creato. ” di Zichichi.
    Dio non si può negare, afferma, perchè la scienza non ha mezzi per misurarlo: non si può misurare il trascendente con l’immanente. Giusto.
    Poi un giorno su una copertina di un altro suo libro, leggo parole di pena e derisione per chi si addentra nello studio delle influenze planeterie, di questo istinto insito nell’uomo ( istinto primordiale, quasi animale ) del vedere qualcosa di più nelle costellazioni che puntini di luce. Mi son cadute le braccia… Non sapete cosa vi perdete a considerare l’astrologia una stupidaggine. E’ la scienza non dei meccanismi,ma del senso superiore delle cose.
    Iniziare a trovare un piccolo barlume di senso appunto, in questa matassa assurda che è l’esistenza dell’Universo, dà all’essere umano una “piccola” saggezza.
    Come al solito non ho il senso del tempo e ti faccio gli auguri in ritardo, comunque: buon anno a te, STE, con tutto il cuore!
    Se mi dici a che ora sei nato, mi piacerebbe molto stendere la tua Carta del Cielo, con spirito scientifico, naturalmente : – )

  9. ste 3 Aprile 2007

    @meeme: 2.4.’61 Zurigo alle 18:30 circa, se mi ricordo bene. Era la domenica di Pasqua. C’è molto fuoco e luce nella mia carta, mi sembrava.

    @Ricardo: Senz’altro lecito, lo sospetto. Ma questo vale anche per gli altri, che da qualche parte prendono finanziamenti, e il grande business del futuro sarà intorno alle leggi per diminuire il Co2. Per fare l’esempio: la sostituzione forzata delle macchine un po’ vecchiotte sta benissimo alle case automobilistiche.

    Un esponente di una grande multinazionale diceva più o meno: “A noi queste misure stanno bene perché noi possiamo affrontare i costi, ma nostri concorrenti piccoli no.”

  10. meeme 3 Aprile 2007

    Grazie, sarai passato ben bene al microscopio ;- )

  11. Francesco Orsenigo 3 Aprile 2007

    “E forse il clima è collegato più al mondo morale che pensiamo. I vecchi riti cristiani o pagani di ringraziamento, di sacrificio, benedizione ecc ecc non erano “inventati” dal nulla.”

    Tu -seriamente- pensi che facendo dei RITI il clima cambi?!
    No, perché i riti li facevano anche nel Medioevo… o nel Medioevo hanno smesso e la temperatura é aumentata?
    Se mi dici che il rito ricorda agli uomini che fanno parte della natura, allora sono d’accordo.

    La morale (se intendi questo http://it.wikipedia.org/wiki/Morale) é una cosa strettamente umana.
    La natura, non ha morale.
    Dare alla natura una coscienza o una razionalitá o un intento ad immagine e somiglianza di quelle umane mi sembra un po’… infantile?
    La natura si comporta in un certo modo e sta alla scienza studiarla.
    Sono d’accordo che la spiritualitá si sia persa, ma va cercata dentro di noi, non fuori.

    Se ti preoccupa l’elettrosmog antropogenico, come fanno allora a non preoccuparti i fulmini, che producono campi EM enormi e le cui radiofrequenze possono essere raccolte a decine di Km di distanza.
    E anche ai raggi cosmici: dallo spazio arriva giú proprio di tutto!
    Entrambi i fenomeni sono totalmente naturali e immensamente piú potenti di qualsiasi sorgente EM possa produrre l’uomo.
    Sai anche che qualsiasi cavo in cui passa corrente (soprattutto alternata!) produce un campo magnetico?
    Io escluderei un effetto sul clima, e ti consiglierei di leggerti un buon libro di fisica: la materia non é semplice ne’ intuitiva, ed é facile sbagliarsi sulle quantitá in gioco; se comunque non ti convince, scoprirai come schermare la tua casa dai campi EM.

  12. Francesco Orsenigo 3 Aprile 2007

    Meeme: “Sì…., lo so che gli uccelli hanno le zampe con le squame e che qualche pesce cammina un pò, ma basta davvero questo per dare del cretino a un
    ” possibilista creazionista ” ?”

    Sí, senza dubbio.
    Il creazionismo si pone come teoria scientifica quando non é “falsificabile” http://it.wikipedia.org/wiki/Falsificabilit%C3%A0 , in altre parole non c’é nessun ipotizzabile evento o prova che la dimostrerebbe falsa.
    Ne’ il creazionismo ne l’intelligent design sono scienza.
    Poi all’ora di religione puoi insegnare quello che ti pare.

    Meeme:”Dio non si può negare, afferma, perchè la scienza non ha mezzi per misurarlo: non si può misurare il trascendente con l’immanente. Giusto.”

    Wow, fantastico.
    Uno scienziato che ci spiega perché uno scienziato non ha competenze in materia religiosa…
    Zichichi é tanto approssimativo da essere diventato una leggenda tra i fisici: http://www.vialattea.net/odifreddi/zichichi.htm

    La scienza non puó (e non ha interesse) a dimostrare le non esistenza di Dio esattamente come tu non puoi dimostrare (e non ti interessa) che Gesú non é il figlio del Flying Spaghetti Monster. (http://www.venganza.org/)

    Io non ho bisogno di sapere se Dio c’é o non c’é, per me é solo un’idea superflua, il mondo va benissimo da solo.
    Dimostrami tu che c’é bisogno di un Dio.

    Quanto all’astrologia, a -ME- cadono le braccia quando sento gente che ne parla ancora.
    Il perché, lo lascio al sito del CICAP http://www.cicap.org/astrologi.....faq:barnum

  13. ste 3 Aprile 2007

    Lo penso seriamente, e non mi pare neanche strano. Tutto è connesso. Quando la scienza studia la natura spessa ne studia solo il cadavere, per motivi tecnici. I riti del medioevo erano la fine di questo metodo, e non è detto che “funzionano” con garanzia, perché dipende da chi e come vengono praticati. Stesso vale per l’astrologia, che 95% di quello che viagga sotto questo nome è spazzatura. Ma c’è chi se ne intende, e non è fatta per fare delle previsioni sull futuro, ma per capire se stesso (non citare il cicap, sono abbastanza allergico a questi ignoranti).

    Se sostituiamo la parola “Dio” con “Energia universale” o energia di fondo (non esiste solo energia, secondo i fisici?) ti va meglio? In fondo penso è solo un problema di concetti diversi, tutta questa disputa.

    E no, non puoi paragonare radioattività o elettrosmog naturale con quella antropogeno, secondo me. Questo sbaglio fa la scienza già solo al riguardo del azoto: L’azoto del aria che usiamo per fare il concime chimico NON è uguale a quello del letame. Nel laboratorio pare di sì, ma in natura non lo sono. Ma il concetto di “azoto vivo” e “azoto morto” è un concetto dell’antroposofia e non (ancora) scientifico.

    Preferisco leggere le interviste ai spiriti della natura, Steiner o Markides e te lo consiglio volentieri tutti. A proposito di riti e stimolazione della natura: hai mai sentito di Findhorn? La via della riconciliazione con la natura è questa, secondo me. La via scientifica-tecnica propone per ora troppe astrusità (Ogm, cloni,) per risolvere le malattie, la fame e altri problemi.

  14. Francesco Orsenigo 3 Aprile 2007

    Allora, la mia visione molto scientista é: se qualcosa ha un effetto (per esempio un tipo di azoto rispetto ad un altro) questo effetto dovrebbe essere, in qualche modo, riproducibile.
    Se io coltivo un campo con un azoto e un campo con dell’altro azoto e vedo differenze tra come nei campi crescono le piante, posso scientificamente concludere che i due tipi di azoto sono diversi.
    La scienza é una cosa molto semplice.

    Se non sono in grado di notare differenze in nessun modo piú o meno riproducibile, perché devo pensare che i due tipi di azoto siano diversi?
    Se tra i due campi non ci sono differenze sensate, perché devo stare a sbattermi per distinguere tra un tipo di azoto e un’altro?

    Stesso per i fulmini.

    Se devo decidere a cosa credere e a cosa non credere, se devo farmi un’idea di come sia fatto il mondo, questo mi sembra un modo molto potente di conoscere la natura.

    Con tutti gli altri modi che mi vengono in mente, si puó sostenere tutto e il contrario di tutto…

    Per esempio, tu come fai a non credere che facendo jogging intorno al campo questo non subisca influssi particolari?

    Sono d’accordo che tutto sia connesso, ma non capisco perché un rituale che é una cosa estremamente umana e innaturale debba essere meglio di un approccio scientifico.
    Un rituale é davvero una cosa troppo umana, troppo astratta e in generale troppo limitata dalla forma della mente umana per poter incidere sulla natura.

    Daró un’occhiata (molto scettica, lo ammetto) a Findhorn, ma per quello che riguarda la spiritualitá rimango un simpatizzante del buddismo.

  15. Deserteur 3 Aprile 2007

    Meeme, non farmi questo. Non leggere Zichichi. Vada per l’astrologia, ma Zichichi proprio no! 🙂
    Poi magari potresti stendere anche la mia, di Carta del Cielo…

  16. meeme 3 Aprile 2007

    Gli ho riservato parole di disprezzo e non ti basta ?
    Non si può mica leggere solo ciò che si condivide, sennò di diventa come quelli del Cicap ;- )

    Per la Carta del Cielo, sai di cosa ho bisogno..
    Ti studierò molto, molto volentieri : – ), grazie della comprensione !

    @Francesco Orsenigo: strano.. invece a me interesserebbe dimostrare che Gesù non è figlio del Flyng Spaghetti ecc. ecc. E’ per quello che mi sono messa a leggere i libri di astrologia pur considerandola una cosa da imbecilli.

  17. ste 4 Aprile 2007

    L’ho detto, la scienza non è i grado di parlare di cose che si trovano al di là del mondo fisico. La vita è una di queste cose, e sì, c’è il Dna ma non si arriva a niente. Se proprio vuoi dimostrare le differenze del azoto fai questo: Prendi i prodotti del campo bio e quelli del convenzionale e ci governo dei conigli per anni. E vedrai delle differenze: fertilità, salute e comportamenti istintivi saranno peggiori nella linea di prodotti concimati chimicamente.

    Se ti interessa il buddhismo arrivi per forza alla reincarnazione e da lì i passi sono pochi per arrivare a Steiner, la forza della preghiera (o del rituale) e al Cristo.

  18. guido 4 Aprile 2007

    ma perchè il pezzo è stato scritto proprio il primo di aprile ??

  19. ste 4 Aprile 2007

    Pura coincidenza – il pesce è quello di sotto 🙂

  20. Harlock 4 Aprile 2007

    Io non so se Dio esiste, l’intera umanità non sa esattamente cosa esista di spirituale. Non c’è nulla di veramente chiaro, chi afferma di essere sicuro di conoscere la verità è presuntuoso, chi dice che non esiste nient’altro di quello che la scienza non riesce a scoprire in questo momento è un bambino come anche la scienza è “bambina” ; non ha ancora visto niente del mondo e nell’incoscienza crede di sapere tutto.
    La stramaggioranza delle cose ancora devono essere chiarite , la scienza con i pochi secoli di esistenza è riuscita a vedere cosa c’è dentro una goccia d’acqua, ma non in tutto l’oceano, fino ad ora ha scoperto solo le cose più elementari.

  21. Francesco Orsenigo 4 Aprile 2007

    Ste: “L’ho detto, la scienza non è i grado di parlare di cose che si trovano al di là del mondo fisico.”

    E’ la scienza stessa che dice di non poterlo fare.
    Peró, il “mondo fisico” é tutto quello con cui possiamo -davvero- interagire.
    Il resto é solo nella nostra testa.

    Ste: “La vita è una di queste cose,”

    Quello che non capisco é perché debba per forza esserci qualcosa oltre a quello che vediamo.
    Anche se ci spaventa, anche se non é come vorremmo.
    Perché aggiungere cose dove non ce ne sono?

    “Se proprio vuoi dimostrare le differenze del azoto fai questo: Prendi i prodotti del campo bio e quelli del convenzionale e ci governo dei conigli per anni. E vedrai delle differenze: fertilità, salute e comportamenti istintivi saranno peggiori nella linea di prodotti concimati chimicamente.”
    Questa é scienza.
    Ma ammetterai che un conto é usare “due tipi diversi di azoto” un conto é cambiare radicalmente il modo di coltivare un campo: se ci sono delle differenze, tra tutto quello che é diverso io non andrei a pensare subito a due tipi di azoto…

    “Se ti interessa il buddhismo arrivi per forza alla reincarnazione e da lì i passi sono pochi per arrivare a Steiner, la forza della preghiera (o del rituale) e al Cristo.”
    Motivo per cui sono solo “simpatizzante”.
    Ho seri problemi con il concetto di “anima” e cose simili, perché implica che ci sia chi ce l’ha (uomo) e chi non ce l’ha (animali/piante) oppure se ce l’hanno tutti é comunque una cosa caratteristica di ogni individuo, quando é molto difficile definire cosa sia un individuo e cosa non lo sia: un batterio é un individuo? e una colonia di batteri? e una caravella portoghese quante anime avrebbe? e un primate cosa deve avere per essere considerato un uomo? (e quindi, secondo il cristianesimo, avere un’anima)

    Mi sembra che semplicemente abbia poco senso.
    Il buddismo mi piace perché non assegna un posto particolare all’uomo, ma lo mette allo stesso livello delle altre cose.

  22. ste 4 Aprile 2007

    Farò forse un post completo sul concetto del mondo spirituale, compreso il discorso delle anime/individualità delle piante, sassi e animali, senno qui si va troppo off topic. Ma posto così ti capisco bene. Vedo che la pagina sulla Antroposofia è diventato molto ampia e da una buona introduzione
    nel pensiero.

    Peró, il “mondo fisico” é tutto quello con cui possiamo -davvero- interagire.
    Il resto é solo nella nostra testa.

    Ora è così, il nostro campo principale è il mondo fisico (ma non solo e non tutto); questo non vuol dire che a) ci sono altri mondi e b) che in futuro (e in passato) le nostre capacità saranno molto diverse.

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