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Credo nel idrogeno…

…unico, santo e omnipotente. Pare che ci sono sempre gente che credono che l’idrogeno sarà una soluzione facendo pure delle petizioni per la sua introduzione forzata. Ma purtroppo non è la soluzione. E si spera che gli adetti di codesta setta almeno non hanno mangiato fragole ultimamente, contribuendo all’abbassamento delle falde acquifere in Spagna.

17 commenti

  1. Giovanni Piuma 18 Marzo 2007

    http://www.ecoblog.it/post/300.....i-ad-alghe

    Che l’idrogeno sia solo un vettore ormai l’ho capito anch’io.
    Che sia il vettore più sostenibile pochi lo vogliono accettare.

    Domandina:

    quando riempi di gasolio il serbatoio del tuo trattore,
    usi un vettore o una fonte di energia?

    Ciao.

  2. Deserteur 18 Marzo 2007

    Non è il vettore più sostenibile. Il vettore più sostenibile è l’elettricità, per il semplicissimo motivo che fonti rinnovabili come l’eolico e il fotovoltaico producono direttamente energia elettrica. Convertirla in idrogeno è un grossissimo spreco.
    L’idrogeno è ciò che verrà utilizzato per perpetuare l’attuale assurdo sistema di mobilità, ricavandolo dal carbone. Alla faccia di tutti quelli che credono alla storiella dell’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili. Suggerisco anche la lettura di questo articolo.

  3. Giovanni Piuma 18 Marzo 2007

    Ciao Deserteur.

    Assurdo è un aggettivo troppo tenero per definire il nostro
    “sistema di mobilità”; trovo più appropriato chiamarlo “folle”.

    Sono un sostenitore del fotovoltaico e dell’eolico;
    soprattutto del kitewind, cerca in Rete se non conosci.

    Non ho capito perché “l’idrogeno prodotto
    da fonti rinnovabili” sia una storiella, ti sarei grato
    per una tua eventuale spiegazione.

    Sia tu che l’autore della pagina del tuo link parlate di idrogeno
    ricavato da combustibili fossili, peccato che nel link da me
    indicato si parli di idrogeno prodotto da alghe “viventi”
    tramite un processo simile alla fotosintesi:
    che c’entra il carbone?

    Ribadisco che ritengo il nostro “modus vivendi” totalmente
    folle, per quel che riguarda noi essere umani e l’energia di cui
    facciamo uso, ma, tra la follia dei combustibili fossili
    e quella dell’idrogeno, preferisco quest’ultima.

    Ciao.

  4. ste 18 Marzo 2007

    Il gasolio è sempre un vettore, l’unica fonte di energia è il sole (a parte l’etere di Keely).

    Poi non penso di scartare l’idrogeno, ha la sua nicchia anche larga come tutto, ma non mi piace l’assolutismo della petizione per esempio. Poi ho il sospetto che una volta dipendiamo dall’idrogeno hanno gioco facile di farci accettare nuovi centrali nucleari.

  5. Giovanni Piuma 18 Marzo 2007

    Ciao Contadino.

    Sono contrario alle dipendenze, agli assolutismi e alle
    centrali nucleari, di qualunque tipo (con tutte le
    distinzioni possibili).

    La petizione l’ho letta, ma, sinceramente, mi sembra
    più una provocazione che una proposta di reale soluzione.
    Per quel che mi riguarda: ben vengano provocazioni così.

    Condivido il tuo timore sul fatto che la faccenda
    dell’idrogeno possa portare acqua al mulino dei fautori del
    nucleare, infatti io porto avanti il discorso sull’energia
    sostenibile e rinnovabile, “poi” quello sull’idrogeno come
    miglior (o meno peggio, fai tu) vettore energetico.

    “Il gasolio è sempre un vettore, l’unica fonte di energia è il sole”
    Mi piacerebbe fosse così, ma, per esempio, se nella crosta terrestre
    non fossero presenti minerali che con la loro radioattività
    forniscono calore, molto probabilmente noi non saremmo qui.
    Questo fatto nelle facoltà di Geologia non è Verità Assoluta,
    ma è normalmente accettato.
    Senz’altro io vorrei una maggiore armonia tra umanità ed
    energia solare, ne guadagneremmo tutti.

    Un’ultima domanda:
    c’entra l’idrogeno con l’energia solare?
    (scherzo, è solo una piccola provocazione).

    L’etere di Keely non so cosa sia; m’informerò.

    Ciao e scusa il disturbo.

  6. Deserteur 18 Marzo 2007

    Evidentemente non mi sono spiegato, ma Ste mi ha capito. Una volta che saranno in circolazione le auto a idrogeno, l’idrogeno sarà prodotto nel modo più economico, ovvero dal carbone (o dal nucleare, teme Ste). Questo sarà accettato, perché pur di non rinunciare all’automobile l’uomo moderno accetta di tutto, anche di sfasciare il clima del pianeta o di riempirsi di scorie nucleari. Per questo dico che quella dell’idrogeno da fonti rinnovabili è una storiella, ciò a cui si punta è l’idrogeno prodotto dal carbone per rimpiazzare il petrolio che presto inizierà a scarseggiare e mantenere il sistema di mobilità attuale.
    In ogni caso, usare pregiata energia elettrica di origine fotovoltaica o eolica per produrre idrogeno è un’assurdità, perché nella conversione a idrogeno (e poi di nuovo a elettricità nella cella a combustibile) se ne perde il 70% circa. Molto meglio usare questa energia elettrica per far muovere motori elettrici, che hanno un’efficienza molto elevata: frigoriferi, lavatrici o, perché no, mezzi elettrici (che, al contrario dell’auto a idrogeno, esistono già). Ripeto, la conversione da elettricità a idrogeno e poi di nuovo a elettricità è una follia termodinamica.
    Ovviamente l’idrogeno ha la sua nicchia, come dice Ste (ad esempio in Islanda), ma oggi è visto dalla gente come la soluzione a tutti i problemi, e questo è molto sbagliato.

  7. Giovanni Piuma 19 Marzo 2007

    Ciao Deserteur.

    Vedo che non hai ancora letto il link da me indicato.

    da http://www.ecoblog.it/post/300.....i-ad-alghe

    “Hanno inserito un’alga verde in tubi fatti di PVC trasparente – detti
    fotobioreattori – montati in parallelo su unico supporto (nella foto).
    I fotobioreattori sono collegati – all’estremità inferiore – ad un
    sistema di pompaggio che permette la circolazione d’aria al loro
    interno, mentre alla loro estremità superiore avviene la raccolta
    dell’energia prodotta, in questo caso sotto forma di idrogeno
    (si veda il grafico). Le alghe usano infatti l’energia solare per
    compiere la fotosintesi e ciò permette ad un particolare enzima in
    esse contenuto (hydrogenase) di produrre idrogeno.”

    Qui si tratta di produrre direttamente energia, sotto forma di
    idrogeno.
    Di nuovo:
    che c’entra il carbone?

    Concordo sul fatto che stoccare energia elettrica in idrogeno
    sia molto dispersivo, ma per “muovere i trattori” è la soluzione
    migliore.
    O credi forse che le batterie siano a impatto zero?

    Se fai un bilancio “totale”, vedrai che l’idrogeno è la soluzione
    migliore per l’autotrazione, ora come ora.

    Ciao.

  8. Deserteur 19 Marzo 2007

    Se e quando la tecnologia delle alghe sarà disponibile commercialmente ne potremo discutere. Guarda che da fare un esperimento ad ottenere un processo ingegnerizzato, affidabile e commercialmente appetibile il passo è lunghissimo. Allo stato attuale delle cose, spingere sull’idrogeno come si sta facendo a livello mediatico (ti ricordi il titolone dell’Espresso “L’idrogeno ci salverà”?), porterà alle conseguenze nefaste che ho detto. E’ come per i biocarburanti, si dice che servono per sostenere l’agricoltura europea, poi finiremo per importare olio di palma indonesiano devastando le foreste primarie, semplicemente perché costa meno.
    Per la cronaca, le batterie sono a impatto molto basso, se riciclate correttamente (esiste in Italia un consorzio che se ne occupa). In ogni caso, occorre ridurre l’uso dei mezzi privati e incrementare quello dei mezzi collettivi, possibilmente su ferro.

  9. Giovanni Piuma 19 Marzo 2007

    Ciao Deserteur.

    Quel processo sarà molto più lungo del dovuto,
    grazie anche alla diffidenza e alla ritrosia
    nei confronti dell’idrogeno.

    Le batterie a basso impatto sono un illusione.
    Lo stesso riciclo è un processo altamente
    energivoro, senza contare i costi energetici
    e ambientali per l’estrazione delle materie
    prime, il loro assemblaggio e lo smaltimento
    finale (le batterie non possono essere riciclate
    all’infinito). Per non parlare del fatto
    che non esiste materia prima sufficiente
    per produrre tutte le batterie di cui la nostra
    società ha bisogno.
    Non mi stupisce che qualcuno abbia fatto del
    riciclo delle batterie un affare redditizio
    per se stesso e forse per la comunità, nel
    tempo breve, in quello lungo il discorso
    cambia, e di molto.
    Ancora una volta è il bilancio totale che
    bisogna tener presente.

    Concordo al 100% che “occorre ridurre l’uso
    dei mezzi privati e incrementare quello dei
    mezzi collettivi, possibilmente su ferro”.

    Il sensazionalismo mediatico (dei grossi media)
    lo ritengo un ostacolo e una grave debolezza
    della nostra società: non è da loro che mi
    aspetto qualcosa di positivo, anzi.

    I biocarburanti sono follia pura, ma i tuoi
    timori sono più che fondati.
    Su questo versante la battaglia è persa.

    Ciao e buona giornata.

  10. ste 19 Marzo 2007

    Per ora l’unico modo di lavorare la terra sarebbero le vacche, i buoi o i cavalli. Vanno direttamente a biomassa e le scorie fanno concime…

  11. Harlock 19 Marzo 2007

    Sono d’accordo con Giovanni Piuma su questo:

    “Ribadisco che ritengo il nostro “modus vivendi” totalmente
    folle, per quel che riguarda noi essere umani e l’energia di cui
    facciamo uso, ma, tra la follia dei combustibili fossili
    e quella dell’idrogeno, preferisco quest’ultima.”

    Ma il vero successo potrebbe essere riuscire, a mandare al governo persone come Ste.
    Ma in Italia e nel resto del mondo riesce a spuntarla sempre il vero pezzo di mer.., anche perchè è sostenuto dal pezzo di mer.. che c’è in ognuno di noi.

  12. ste 19 Marzo 2007

    Farei un gran casino assolutistico, al governo, meglio che rimango dove sono 🙂

  13. Davide 20 Marzo 2007

    ma i biocarburanti sono proprio una cazzata così gigantesca??voglio dire, sarebbero una soluzione parecchio pratica, e forse qualche contadino in più eviterebbe di lasciare i cambi a gerbido se gli dessero qualcosa più del contributo per tenere pulito

  14. ste 20 Marzo 2007

    Mentre c’è gente che muore di fame nel mondo non è molto gentile di bruciare potenziale cibo per spostarsi. E l’input di energia per coltivare colza o mais è notevole: rimane poco dal biodiesel se i trattori lo userebbero per coltivarlo. E per concimarlo uguale: Ci vuole 3-4 quintale di petrolio per fare un quintale di concime.

  15. davide 21 Marzo 2007

    bè, da questo punto di vista non è neanche gentile coltivare il mais e usarlo per crescere i bovini eppure tutti gli allevatori lo fanno…la soluzione sarebbe quella di essere molti di meno, o tutti vegetariani.però la carne è tanto buona…per quanto riguarda il discorso energetico sono d’accordo…ma io mi muoverei anche solo in bicicletta. mi basterebbe riuscire a produrre abbastanza biodiesel da coltivare la terra(ovviamente non solo girasoli e colza…altrimenti la bicicletta non si muove) e trasportare le merci…secondo te è possibile?

  16. ste 21 Marzo 2007

    Non lo so, pesno di no però; dipende quanta terra è e com’è…e il concime?

  17. gioggio 27 Maggio 2008

    Ciao a tutti! Io sarei per i trattori ad idrogeno ma vorrei saperne di più, mi direste quanto spazio c’è per loro nel futuro e perchè? e se avete dei link potreste darmel?? grazie, ciau!

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