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Come rovinare i bambini – “Steve Jobs Schools”

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L’incubo di oggi ci viene servito dalla 04nt ovvero “l’eduzione per una era nuova”, ignorando ognicosa di uno sviluppo sano e completo della persona, a parte il fatto di usare un dispositivo completamente chiuso proprietario controllato da una società quotata in borsa che genera guadagni immensi già adesso.

Oltre agli iPad, gli studenti, tutti tra i 4 e i 12 anni, utilizzeranno anche schermi piatti delle tv, che sostituiranno le care e vecchie lavagne. Ci sarà un collegamento costante a Internet…

Visto che si tratta di un esperimenti verrà fuori esattamente questo che Manfred Spitzer (noto neuropsichiatra tedesco) non si stanca mai di ripetere: il multitasking è meno effettivo; i “natali digitali” non sanno bene valutare le informazioni che trovano; nessuno studio scientifico dimostra un vantaggio nel uso di aggeggi (e-learning) per la formazione ma molti dimostrano un peggioramento della memoria, delle capacità sociali e altro e il metodo migliore per rendere infelice una 13enne è permetterla di fare un account facebook.

Uno sguardo a Corea, da dove viene l’espressione Demenza digitale, titolo del ultimo libro di Spitzer (che il contadino ha letto):

Il Dott. Spitzer avvertiva che i deficit nello sviluppo del cervello sono irreversibili e ha chiesto che i media digitali fossero vietati nelle aule della Germania prima che i bambini sviluppassero “dipendenza”.

2 commenti

  1. Andrea 24 Agosto 2013

    ci sono due modi di fare e-learning. il primo è quello dell’articolo: gli allievi passano tutto il tempo davanti al monitor (a fare videogiochi – dicono – “educativi”), perdono tempo sui social network al termine delle attività “scolastiche”. risultato: inutile, controproducente, diseducativo, crea dipendenza, non imparano nulla, capacità reali inferiori al normale.

    l’altro è quello dove c’è un’educazione intelligente, non tradizionale, con professori seri, che si imegnano a comunicare passione agli studenti. il supporto cartaceo è necessario, è una questione tecnica, il cervello ha bisogno di un supporto concreto. ma al termine (o nel mentre, dipende) dell’unità didattica si guardano documentari, video, si leggono opinioni… insomma si usa internet in modo intelligente e si discute insieme. sfido chiunque a dire che non si avrebbero benefici in termini didattici, ma soprattutto formativi nel senso della persona.

  2. barbara 25 Agosto 2013

    Di fatto vedo sempre più bimbi con le mani troppo impegnate con le tavolette gelide.
    Questa estate ho avuto per un breve periodo i miei nipotini con me. Quella di 7 anni è quasi compulsiva …c’è un sistema per dissuaderli…è lo stesso che usavo io con i miei figli quando mi tormentavano per andare a passare il loro tempo libero dall’amichetta del piano di sopra che aveva la tv…. ma ci vuole impegno; sicuramente la mia vicina aveva vita più facilitata piazzando la figlia davanti alla tv.
    La mia nipotina ha dimenticato l’aggeggino solo quando ho potuto impegnarla in attività alternative normali. Adora cucinare, spolverare, disegnare, dipingere e fare tante cose insieme a me; ma non riesce a farle spontaneamente da sola, è troppo più facile prendere la tavoletta e partire fuori dalla realtà. Nella sua scuola(lei vive in oriente) è obbligatorio studiare con il tablet…. brrrrrrrr…. e anche prrrrrrrrrrr… scusatemi; ma considerate come mi sento visto che suo padre l’ho mandato alla scuola Waldorf… mi duole davvero vedere che spesso la piccola viene minacciata di non darle l’Ipad per i giochetti. Mah… sarò fuori dal tempo… sono anziana…

Commenti chiusi.

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