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Viva il placebo

Il contadino si interessa anche di medicina, come tutti, in quanto siamo spessi mezzo o del tutto malati. Uno studio scientifico accurato (peer reviewed e pubblicato nella 5° rivista scientifica per impact factor) dimostra adesso che se si paragonano cure (con farmaci) verso non cure contro placebo verso non cure gli effetti sono più o meno gli stessi.

Ma gli autori dicono che attenti: è uno studio su studi ma non sulla pratica quotidiana degli ambulatori, ,ma il succo rimane questo: Basta fare qualcosa, se sei malato, qualcosa nel quale poni tuo fiducia.

In questo contesto c’entra anche questo:

It’s not that the old meds are getting weaker, drug developers say. It’s as if the placebo effect is somehow getting stronger.

“Non è che i farmaci vecchi diventano meno efficaci, è che l’effetto placebo diventa più forte.”

Sembra che ci muoviamo finalmente via dal materialismo puro, davvero.

12 commenti

  1. barbara 9 Luglio 2013

    questa è una splendida notizia.
    Con l’età gli acciacchi si presentano con la loro prepotenza approfittando del fatto che noi siamo meno attenti a difenderci. Quest’inverno ho passato 3 mesi a letto con un’ernia del disco che mi ha procurato la sciatica brutta. Ora che tutto è passato ho capito che mi sono ammalata perchè non reggevo più il peso delle responsabilità. Siccome era una crisi molto acuta, era sotto le feste natalizie e persistente, l’abbiamo dovuta aggredire con cure molto forti. Dalla risonanza magnetica avevano sentenziato che l’intervento sarebbe stato inevitabile… invece sono andata da un bravissimo osteopata e in 10 sedute mi ha tolto dalle mani dei chirurghi. Ora sappiamo che quando ho male alla schiena è perchè mi sento schiacciata dalla preoccupazione. Faccio gli esercizi che lui mi ha insegnato; ma se non bastano, vado da lui e in una seduta mi rimette in ordine la colonna. Evidentemente, quando mi sento oberata, tendo a storcere le mie ossa e minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno, mi metto fuori squadro. Pensavo al placebo e a come possa funzionare con un bimbo molto piccolo… forse la convinzione della mamma potrebbe influire sulla sua guarigione… Un periodo della mia vita mi curavo con i fiori di Bach… avevo tutti i rimedi e quando c’era qualcosa che non andava, spargevo le bottigliette sul tavolo, chiudevo gli occhi e sceglievo i miei rimedi. Posso giurare che ogni volta risultavano attinenti al mio malessere. Sono un essere molto razionale ma riesco a vedere che succedono cose al di là del materiale

  2. Uguccione da Lorenzana 9 Luglio 2013

    io continuo ad aver fortissimi dubbi sull’effetto placebo di un lasix, diuretico che tiene in vita milioni di cardiopatici, o di certi antidepressivi che tengono in vita milioni di depressi.. dipende di quali farmaci stiamo parlando. Mi sembra la solita tendenza a dar addosso a tutto un sistema che tutto marcio non è, non lo è neanche per la maggior parte.

  3. mrm 9 Luglio 2013

    barbara, peccato che secondo me stai in toscana insieme al tuo osteopata, che anche mio marito secondo me ha gli stessi problemi tuoi, anni fa con la schiena, adesso il collo…speriamo che salendo poco a poco alla fine se ne esca fino al cielo?

  4. barbara 9 Luglio 2013

    mrm, io non sono la barbara toscana; vivo a Roma… non so se la cosa ti possa facilitare.
    Quando la colonna è attaccata dalla svogliatezza di sopportare, se non si riesce con altri esercizi (per esempio yoga) che potrebbero bloccare il problema all’origine, la cosa migliore è affidarsi ad un bravo osteopata. La prima volta che sono andata da lui ho pensato che facesse finta di manipolarmi… mi aspettavo quel tipo di movimenti bruschi e veramente avevo anche un po paura. Invece solo manipolazioni dolci che hanno però fatto il loro effetto.
    Lui ha fatto questa scuola http://www.cerdo.it/pages/?page=22 . Avrei messo il link che porta ai sui recapiti telefonici e indirizzo; ma ho temuto di essere accusata di fare pubblicità.

  5. ste 9 Luglio 2013

    @uggoccione: Gli autori evidenziano questo aspetto. Ma man mano che la scienza studia la evidence-based medicine ovvero la “medicina basata su prove di efficacia” vengono fuori aspetti interessanti, come quello che cresce l’effetto placebo; certi studi che trent’anni fa mostravano una netta distinzione adesso non lo fanno più.

    @Barbara/mrm basta una mail a me per scambiarsi gli indirizzi email. E molto interessanti sono anche le operazioni finte (con anestesia, aprono e chiudono senza fare niente) che sembrano avere un forte effetto, in malattie degenerative del ginocchio e altro (vado a memoria, non ho i link sottomano).

  6. Oflixs 9 Luglio 2013

    Come al solito in medicina la rivista non importa. Tirano certe sole. In 1 min ti accorgi che l’ articolo vale quanto la solita foffa. Metodi di selezione degli articoli analizzati? Non c’e’ traccia. Che tipi di cure si sono inclusi? Bho? Che tipi di malattie si sono inclusi? Chillosa? Datti una scorsa all’ appendice S1 dove c’e’ la lista di studi utilizzati per costruire la statistica: in una meta’ la cura, non il placebo, di riferimento e’ l’agopuntura che con tutto il rispetto non e’ che brilla in quanto a risultati clinici. O ci curano le cariopatie e non me ne ero accorto? In un altro bel numero di articoli la malattia e’ l’ emicrania che notoriamente tende a non rispondere al trattamento farmacologico. Io mi sono fermato li’. Vedi un po’ te.

  7. ste 10 Luglio 2013

    Grazie del contributo “professionale”.
    Per l’agopuntura dipende, in un caso clamoroso è efficacia il doppio delle cure della medicina scientifica e viene pagato dalle casse malattie, ne ho parlato qui, dettaglio interessante: anche l’agopuntura finta è efficace nello stesso modo.

    Avevo il sospetto la scelta degli studi è un po’ dubbiosa e infatti leggendo l’allegato S3 (non S1) ci sono delle cure insomma… ma probabilmente non si trovano molti studi su malattie serie (con cura nota) che paragonano “nessuna cura” “placebo” “farmaco/cura” per ovvi motivi etici ed ecco gli studi su disturbi e dolori cronici diffusi e di difficile cura, come la depressione, mal di testa, ansia, bulimia e vari dolori.

  8. Uguccione da Lorenzana 10 Luglio 2013

    Il placebo andrebbe semmai tirato in ballo quando si parla di omeopatia, una delle più straordinarie truffe dei nostri tempi

  9. ste 10 Luglio 2013

    Parlare di omeopatia=truffa su questo blog qui equivale a trollare 😉

    @Oflixs: vedo adesso come sono stati scelti gli studi: sono gli stessi di un Cochrane Review che conclude che “l’uso dei placebo non ha effetti clinici rivelanti”. Quindi è una specie di controprova per questa affermazione., basandosi sugli stessi dati.

    Data Sources

    A Cochrane Review compared placebos with no treatment in three-armed trials (no treatment, placebo, and treatment). We added an analysis of treatment and placebo differences within the same trials….
    A recent Cochrane Review allegedly “did not find that placebo interventions have important clinical effects” [2].

  10. mrm 10 Luglio 2013

    barbara grazie, ma niente da fare….noi stiamo nella fetida padania….

  11. Oflixs 10 Luglio 2013

    Non sono un professionista, darmi del medico equivale a trollarmi :).
    Sono solo uno che legge di medicina, suppongo per gli stessi motivi di chi ha creato questo blog, che seguo perche’ ho velleita’ di contadino. E’ facile cadere nell’ effetto “placebo” di aver trovato finalmente un articolo “scientifico” che dice quello che noi sostenevamo da sempre. Sopratutto se si legge solo l’ abstract – e non sto dicendo che sia il caso per quest’ articolo-. Gli articoli, specie in campo medico dicono e non dicono e sarebbe sempre meglio andare a leggere tutto in dettaglio e vedere non dare nulla per scontato magari fidandosi di quello che dicono gli autori che sono persone come tutti noi. Io di medicina ne so poco. Pero’ mi sembra che quando si studia – seriamente – l’efficacia di un farmaco si fa sempre un confronto di efficacia in triplo cieco con placebo e con non trattamento. Quindi i dati anche di “malattie serie” non mancano. E si vede in certi casi che il farmaco qualcosa fa. Basta solo uscire dal campo minato della medicina “scientifica” e tornare alle piante medicinali di una volta. Se il preparato a base di piante non dovesse avere effeti piu’ di quanto non ne abbia una visita dallo stregone o strega di turno perche’ scomodarsi a raccogliere piante? Basterebbero una parolina ben detta, un costume che faccia impressione e un po’ di fumo e incenso. Invece in tutte le culture i curatori ci mettono sempre anche un preparato a base di piante. Questo mi dice qualcosa. sinceramente invece non mi dice nulla che una cura venga pagata dalle casse malattia. Davvero non e’ per fare polemica stupida da blog pero’ in toscana sembra che rimborsino anche l’ omeopatia… Sono opinioni mie non voglio trollare niente e nessuno.
    Per totrnare alla fonte che citi le malattie trattate sono: pain, nausea, smoking, and depression dementia, depression, obesity, hypertension, insomnia and anxiety. Cioe’ non mi sembra davvero un insieme di malattie diciamo preso da un ampio ventaglio. Eppoi che tipo di dolore? Che tipo di nausea? Obesita’? Ma anche qui e’
    una mia opinione.

  12. ste 10 Luglio 2013

    Credo che in nostri tempi ci vuole sempre una parte “materiale” nella cura somministrata, come l’ostia in chiesa, con poche eccezioni (miracoli). Interessante poi sono gli affermazioni (sentite anni fa a radio3scienza da un ricercatore) che per esempio il morfina avrebbe molto meno effetti se viene somministrato all’insaputo – e pure un farmaco più potente della morfina è difficile a trovare.

    E se non sbaglio ci sono dei codici etici da rispettare, semplicementenon puoi fare degli studi per esempio su cardiopatici o malati di reni a “tre rami”, ovvero una parte non riceve trattamenti, se esistono trattamenti noti.

    Il trollare si riferiva ad Uguccione non a te.

Commenti chiusi.

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