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18 commenti

  1. tsktsk 25 Febbraio 2013

    Ste Ti seguo con molto interesse e da molto tempo, mi spiace che anche tu sia caduto nella trappola retorica che propone Sandrone. E’ un pezzo che offende l’intelligenza di milioni di persone che voteranno M5S. Non entro nel dettaglio dico soltanto che ho trovato tanto livore solo in persone di sinistra o che hanno un passato da “estremisti” di sinistra tale si disegna il sandrone nel suo sito personale. L’altra annotazione che ti propongo e che tanto livore viene proprio da persone che oggi possono bellamente utilizzare il loro passato da frequentatori delle lotte sociali radicali, occupazioni, nucleare, Legge Biagi ecc accarezzando la loro scrivania di pelle, sbarazzatosi, grazie alla loro fortuna editoriale, della puzza di occupanti di case, disoccupati e resistenti vari. Ti assicuro che chi Ha frequentato quelle spiagge e oggi continua con il suo onesto lavoro, conduce una famiglia e come tanti non arriva piu’ alla fine del mese e già al 15 si dispera, vede nen M5S un piccolo spiraglio. Si potrà anche non farcela alla fine ma almeno averci provato insieme a persone non disoneste e che dicono di voler far tornare di moda buona educazione e rispetto. vi auguro una buona giornata

  2. ste 25 Febbraio 2013

    Quando Bebbe Grillo ha aperto il suo blog ero uno dei primi a segnalarlo. Dopo mi sono stupito molto della sua capacità di monologo unidirezionale con scarsa o nulla capacità di correggersi se sbaglia (tipo la bufala del uovo cotto tra i cellulari). Ma penso che per migliorare le condizioni dei padri di famiglia e disoccupati ecc non basta spaccare tutto, e forse è pure controproducente. Ma penso che a tutti fa bene il vento fresco in parlamento, vedremo.

    Ho letto tempo fa il suo programma, un fritto misto di molto cose sensate e di assurdità enormi:

    • Statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia…
    seguito da
    • Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset,
    Ferrovie dello Stato
    • Introduzione dei ripetitori Wimax per l’accesso mobile e diffuso alla Rete
    Diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole con l’accesso per gli studenti
    • Insegnamento a distanza via Internet…

    Più elettrosmog ancora e rovinare le scuole con la rete (non esiste neanche uno studio che dimostra alcun vantaggio per lo studio utilizzando PC e rete, ma moltissimi che dimostrano i danni)?

    (ps sembra che il suo sito non è raggiungile per eccesso di traffico…)

  3. tsktsk 25 Febbraio 2013

    Quoto in pieno i tuoi dubbi su inquinamento ed elettrosmog, meno i tuoi dubbi su studio A CASA con utilizzo di pc e corsi online, ma la mia esperienza potrebe non essere significativa. Molto significativo invece la riduzione di inquinamento ambientale che si otterrebbe se molti tessero a casa i figli anche solo per alcuni giorni la settimana, con opportuni incentivi al telelavoro dei genitori, oppure se i medici fossero tenuti a ricevere i pazienti in video su skype invece che in ambulatori intasati e stipati come le strade fuori. La scuola è già distrutta, non aspettavano certo il M5S, una generazione di insegnati frustrati e demotivati l’ha svuotata di ogni senso culturale e civile, il drenaggio di risorse pubbliche verso l’istruzione privatizzata e classista, di tutti i governi passati, ha fatto il resto. E non sono altri che chi le ha governate finora a distruggere le aziende e mettere alla disperazione coloro che li hanno fino a quel punto arricchiti… ricordi OMSA?
    è solo un esempio tra mille e mille. M5S non ha le ricette giuste per tutto … è solo un poderoso granello di dinamite sotto il sedere di gente, con una fedina penale da far impallidire gli onesti, e ha bivaccato finora in Parlamento.

  4. tsktsk 25 Febbraio 2013

    refuso alla fine … che ha bivaccato finora in Parlamento

  5. barbara 27 Febbraio 2013

    se… se … se …
    e se lasciamo i figli a casa e invece i genitori non trovano il telelavoro, che ci facciamo con questi bimbetti? Non credo che sia pedagogico, e nemmeno molto sicuro, incatenarli ad un pc, soli in casa… Se ci fossero scuole adeguate in ogni quartiere, non ci sarebbe bisogno di metterli agli arresti domiciliari e lo sviluppo del bambino ne guadagnerebbe di certo molto di più nel socializzare con i coetanei piuttosto che stare a contatto con un mondo virtuale.
    Se proprio devo sognare sogno in grande… ma a Grillo e soci piace sognare un mondo che per me risulta da incubo … spero tanto di sbagliarmi, ma se da una parte mi sembra di intuire tanto entusiasmo fresco e giovane, vedo che si perde il filo di ciò che è importante per l’essere umano… mi spaventa questo pressapochismo http://www.casaleggio.it/media.....tica-1.php

  6. tsktsk 27 Febbraio 2013

    @barbara l’hai detto mi sembra ..se, se i genitori hanno un lavoro che non consente il telelavoro i figli vanno a scuola, se i genitori non hanno un lavoro vuol dire che possono fare quello che desiderano, appunto occuparsi dei loro figli innanzitutto e magari riappropriarsi di un diritto dimenticato malgrado sia sancito dalla costituzione: insegnare ai propri figli in alternativa alla scuola senza piegarsi al ricatto delle private. Non mi sembra che educare i propri figli ed assisterli nell’apprendimento assicurando loro l’istruzione che questa scuola non puo’ piu dare abbia alcun nesso con il virtuale cui accenni: si chiama scuola parentale e non ha niente a che fare con il pc (volendo) e può essere fatta insieme ai fratelli o con gli amici che fanno la stessa scelta. E nulla toglie che un sistema sociale decente invece che dare un assegno di disoccupazione al genitore che ha perso il lavoro o non lo abbia mai avuto retribuisca il “lavoro” di insegnante dei propri figli assicurandone la valutazione finale e la coerenza curricolare con i programmi ministeriali … come legge già prevede. senza ironia lo prendo per un complimento il “fresco e giovane” essendo ormai un attempato ultracinquantenne che ha la presunzione di non farsi dettare l’agenda dai burocrati, di sx e dx quali essi siano, e si rifiuta, per i propri figli di inseguire nostalgie di socializzazione concretamente negate da una scuola che forse (mi permetto) non hai motivo di frequentare da un po.

    @ste non so se l’aiuto di pc migliori le performance dei ragazzi nell’apprendimento ma ci sono studi che dimostrano che i ragazzi cui è stata impartita istruzione parentale hanno risultati molto migliori sotto il profilo intellettuale e sociale dei loro coetanei.

  7. ste 27 Febbraio 2013

    @Barbara: il video è da brividi davvero, e alquanto buffo quando parlano di una carta di identità fornito da Google (earthlink) nel 2050.

    @tsksk: che un pc distrae i raggazzi come lo fa con noi e forse peggio non è da dimostrare. Tutto l’insegnamento “digitale” non va in profondità, non “ancora” la materia che si vorrebbe imparare. Non so le scuole parentali, possono essere utili e anche no secondo il caso, ma penso per i ragazzi è cmq importantissimo di trovarsi in un gruppo fuori casa e famiglia, per avere un orizonte più ampio.

  8. tsktsk 28 Febbraio 2013

    @ste il video è ridicolo, l’unica consolazione è che è gratis, a differenza di certa spazzatura finita sugli scaffali delle librerie a firma dei “Prof” per giustificare leggi bipartisan che hanno maciullato diritti e frantumato resistenze.
    Dici che è importante che i figli si trovino in gruppo fuori casa per allargare gli orizzonti e concordo. Il fatto è che basta guardarsi intorno per vedere che c’è solo delega, da parte delle famiglie alle varie agenzie formative, scuola, parrocchia, gruppo sportivo, psicologo, televisione e adesso anche pc. Ognuna di queste ben inserita in un orizzonte di valori che niente ha a che fare con il mio progetto esistenziale e familiare. Basti pensare a quanto sia assurdo che i bambini se fanno il tempo pieno trascorrono fuori casa dalla mattina fino alle 16.30 e se fanno un’altra attività (e chi la può negare? vuoi farne un diverso?) vede i genitori e i fratelli inframmezzati con la cena e a televisione accesa. La scuola familiare è solo uno degli strumenti già a disposizione, se ben armonizzata con altre previsioni normative, telelavoro, reddito, mobilità, che può rimettere nelle nostre mani una quota di responsabilità su cui crescere consapevolmente, invece che firmare cambiali in bianco agli squali rinunciando ai nostri figli. E’ uno sforzo straordinario mettersi in gioco e restituire un senso a ciò che si impara nello sforzo di mettere al centro comprensione, correttezza, solidarietà; mi sembra che valga la pena provarci altro che scuola in ogni quartiere. Molte scuole stanno introducendo lo psicologo per la sindrome di BurnOut degli insegnanti: 6 insegnanti su 10 soffrono di problemi psichiatrici. E’ peggio che negli Opsedali.

  9. Aspirante biodinamico 28 Febbraio 2013

    Per quel che riguarda l’uso dei computer nella didattica vi propongo alcuni stimoli:
    http://www.youtube.com/watch?v=iL4bkGt1kAc (video del TED dove Salman Khan parla dei video nell’educazione)

    http://www.icnos.net/ (la sezione CNOSFAP è più ricca della sezione scuola) la sperimentazione dei Salesiani i quali utilizzano, in alcuni centri e per ogni allievo, un tablet a posto dei testi cartacei initi ad una didattica adeguata

    http://gallery.mailchimp.com/b.....rduino.pdf (una riflessione partendo sempre dall’esperienza salesiana)

  10. ste 28 Febbraio 2013

    Su Casaleggio sono rimasto perplesso: mi sono guardati altri video ieri, mi ero aspettato un esperto di rete visto si dice che sia la persona dietro Grillo e il suo successo. Ma su temi di tecnologia della rete, di privacy, e-vote, controllo e manipulazione ecc o finge bene o e ingenuo.

    Sul e-leaning farà un post a parte, ho finito il libro di una capacità di neuropsiciatria “Demenza digitale” di Manfred Spitzer. Quelli che spingono fortemente su l’introduzione di queste tecnologie sono questi qui (schermata preso dal fondo del link). No grazie, semmai hard- e software open.

  11. adriano 28 Febbraio 2013

    telelavoro per i genitori?
    Sinceramente non ho mai visto arare, seminare, mietere campi, tagliare la legna da una scrivania.Non ho mai visto produrre macchinari, costruire edifici, varare navi con il sedere su una sedia.O forse la mia idea di lavoro con la schiena piegata è leggermente differente.Forse è veramente il telelavoro il progresso di una nazione?mah…di sicuro è la soluzione migliore per farla fallire.Troppe teste che pensano poco e male non fanno bene, soprattutto se usano la scusa del lavoro intellettuale per coprire la verità che non sanno fare un lavoro manuale.Anche Yahoo l’ha capito e toglie il telelavoro.
    bambini a casa a studiare davanti ad un PC?
    mia figlia non la farei mai crescere davanti ad un PC chiusa tra 4 mura.Ha bisogno di correre, saltare, confrontarsi con i suoi coetanei, vedere il sole, annusare i fiori, accarezzare i suoi animali, vincere le sue paure e non so se sia possibile in una casa.I genitori non devono occuparsi dei loro figli.Ci pensano questi ultimi da soli.La maggior parte dei genitori che hanno voluto occuparsi dei propri figli hanno fatto solo danni in quanto hanno trasmesso loro tutte le paure e fobie di un mondo visto da dietro una scrivania.
    Questa è una mentalità inizi anni 2000.Ma la storia ha dimostrato che è sbagliata.

  12. Vittorio B. 1 Marzo 2013

    Ste ha scritto:

    Quelli che spingono fortemente su l’introduzione di queste tecnologie sono questi qui (schermata preso dal fondo del link). No grazie, semmai hard- e software open.

    Sono andato a guardare e ho trovato, a parte il logo della melina, nell’ordine
    – HTML5
    – php
    – jQuery
    – PhoneGap
    – MongoDB

    non è tutto open source? Non capisco…

  13. ste 1 Marzo 2013

    Questi potrebbero anche andare bene, ce l’ho con la apple che è la cosa più chiusa che esiste.
    Cercano di abituarli da piccoli al marchio e al loro mondo, esattamente come il pusher davanti la scuola che da la prima dose aggratis (se ha mai esistito questo).

  14. tsktsk 1 Marzo 2013

    @Adriano forse hai visto un altro film. Ribadisco che togliere dalle strade qualche decina di migliaia di automobili ogni giorno, o anche solo per qualche giorno la settimana, sostituendo la frequenza a scuola con ”scuola a casa” e non necessariamente davanti al PC, rendendo la presenza dei genitori possibile tramite disposizioni previste da specifiche norme, integrate nei contratti di lavoro, non farebbe altro che bene a genitori e figli. E non sto a ripetere perché già scritto. Forse ti senti chiamato in causa come tutti i genitori che pensano sia bene “a prescindere” sbattere fuori casa i figli “perchè devono fare esperienza” e chiedono poi allo psicologo di occuparsene … o in alternativa pensi che “due sberle” bastano a fargli drizzare la schiena ed affrontare come si deve (in solitudine) un mondo di merda. Ma che case ti è capitato di frequentare? Senza luce, senza sole, senza profumi o animali carezze e coetanei …. Brrrr.
    Preciso che non sono nè iscritto nè estensore del programma M5S, ma visto che ho contribuito al loro passaggio in parlamento mi auguro come tanti altri di poter contribuire a migliorarlo il loro programma. Qui pensavo di poter condividere un punto di vista piu’ ampio che coniugava interesse alla sostenibilità, libertà di fornire personalmente l’apprendimento che si desidera ai propri figli, rifiuto della delega alle agenzie di fornitura dei Valori Dominanti. Scusate il prolisso…

  15. Barbara 2 Marzo 2013

    Mi sono un po persa nella lettura degli interventi, tutti interessanti. Mi ero spaventata anche io come Adriano, perche’ dalla lettura di cio’ che scrive Tzetze mi ero fatta un’idea triste di questi bambini relegati a casa con genitori che devono lavorare otto ore davanti ad un pc e di certo non possono dedicarsi ai figli con tutta l’energia e l’attenzione che necessita, quindi li pensavo consegnati a mezzi virtuali per l’istruzione ….ho immaginato la difficolta’ di organizzarsi con altri genitori per aiutare i bambini per socializzare. Confesso che sono partita con un’idea negativa basandomi sulla realta’ attuale. Anche io quando sono nati i miei figli pensavo che non li avrei mai mandati a scuola ed io mi sarei occupata di loro per tutte le loro necessita’ relative ad una crescita sana. Loro mi hanno fatto cambiare idea quando hanno evidenziato il loro bisogno di staccarsi dal mondo familiare per confrontarsi con altri simili. La scuola Steineriana e’ stata la soluzione delle mie ansie ed e’ a quel tipo di pedagogia che mi riferisco quando sogno una scuola di quartiere raggiungibile a piedi. Nonostante il chiarimento,continuo a vedere la scuola parentale, con ausili informatici, un sistema da adottare solo se non si ha niente di meglio. Possibile se si ha molto tempo a disposizione e tanta predisposizione. I bambini sono molto esigenti e impegnativi.
    Non ho capito se Tzetze parla per esperienza personale o si riferisce ad un ideale. Per me sarebbe interessante leggere di qualcuno che e’ riuscito dove io ho mollato. Personalmente sono il frutto di una scuola parentale obbligata fino alla terza elementare, seguita da una scuola mista(bambini dalla prima alla quinta) per fortuna disastrosa per un solo anno perche’ i miei sono emigrati ed ho avuto un’istruzione finalmente quasi “normale”. Mi sono portata appresso tutte le lacune create dai miei genitori che, pur con tanta buona volonta’, non sono stati capaci di evitare. Non ultima la difficolta’ a socializzare che mi ha accompagnata per molti anni. E devo sottolineare che i miei genitori avevano molto tempo a disposizione accompagnato da una discreta cultura, grazie al fatto che mio padre aveva studiato e veniva da una scuola militare ed era il responsabile della sicurezza di una ex base militare; era coadiuvato da giovani guardiani che vivevano nella base che praticamente sbrigavano tutto il lavoro e le mogli aiutavano mia madre nelle faccende domestiche. Mia madre era maestra elementare, ma non aveva mai insegnato. Insieme hanno sperimentato su di me con scarsi risultati. Il mio contatto con la natura e’ stato un’esperienza impagabile; ma l’impatto con la “civilta'” e con i miei piccoli simili e’ stato altrettanto traumatico. Fortunatamente ero una bambina dotata di una normale intelligenza e sono stata capace di superare gli ostacoli anche se con grande farica.
    Non so vedere i lati positivi della scuola parentale… ma il mondo e’ bello perche’ e’ vario.

  16. Aspirante biodinamico 2 Marzo 2013

    @ste

    non è tutto open source? Non capisco…

    io sono coinvolto di sctriscio nell’esperienza del CNOS-FAP e conosco il formatore “esperto” che segue il progetto per il Piemonte: è un geek di prima classe e grande promulgatore di opensource e Linux in varie parti del mondo http://www.archimedix.eu/
    http://www.archimedix.net/.

    La scelta dell’i-coso credo sia dovuta alla maggiore disponibilità (ad oggi) di app di qualità utilizzabili didatticamente rispetto ad altre piattaforme.

    So di certo che stanno già operando per proseguire l’esperienza con altri strumenti.

    La mia citazione dell’attività voleva però sottolinearne l’apetto pedagogico sperimentale.

  17. ste 2 Marzo 2013

    @barbara: che storia… grazie per condividerla.
    La ragazza estone che ha vissuto con noi per un anno insieme alle sue due figlie ha lottato tanto per poterle finalmente mandare alla scuola steineriana (una scuola familiare piccola per adesso) di Prato.

    #aspirante: mi sono guardato la slide sulla pirateria, ben fatta 🙂
    Io sono molto critico se ogni bambino a scuola dovrebbe essere attrezzato con un aggeggio, peggio ancora se può connettersi, ma nella formazione per i (quasi) adulti può essere un ottimo strumento.

  18. tsktsk 4 Marzo 2013

    @barbara grazie per aver condiviso la tua esperienza. Qui ci sono link, orientamento vario, dove ci sono altri genitori che provano e spesso riescono a portare avanti il loro progetto. Io volevo fare una considerazione generale e parlare in termini di diritto. L’articolo 38 della costituzione riconosce il diritto dovere di impartire l’apprendimento ai figli tramite scuola (pubblica o privata) oppure direttamente. Se porti i figli in una scuola privata hai diritto a rimborsi mentre se ti occupi direttamente tu dell’istruzione di tuo figlio (anche fino a 16 anni) non ti viene riconosciuto alcun rimborso di quanto versato regolarmente alla fiscalità generale. Questa disparità oltre che ingiusta è totalmente irrazionale. E’ inaccettabile che un genitore debba essere ostacolato nel perseguire un diritto costituzionalmente garantito (libertà d’insegnamento di cui si riempiono la bocca quando devono chiedere contributi allo stato). Il benessere psicofisico che deriva ad un figlio e ad un genitore dallo sperimentare con continuità l’apprendimento nella dimensione familiare (ovviamente in tutti i casi in cui ciò è possibile) è testimoniato dai risultati in termini di performance intellettuali e sociali degli homeschooler. Le prime intuizioni che qualcosa non andava nell’ubbidire al diktat, “metti i tuoi figli nelle nostre mani” le ho avute nel rimbombo assordante della portiera che uccideva ancora sulla bocca il mio “..ciao a dopo”. Credevo fiducioso di lasciare i miei figli all’ingresso dei giardini della conoscenza e non capivo che andavano in guerra ogni mattina. Hai voglia di buttar via televisore e quant’altro, quando li consegni per otto ore ad una banda di 27 smutandati (sommati ai genitori e agli insegnanti sono di piu’), buoni solo ad aizzare gli uni contro l’altro, volgari marpioni e seduttrici d’incapaci, che non sentono l’odore di un libro da chissà quanto tempo, li porti a vivere un reality anticipatorio col corollario di tradimenti e falsità sdoganati senza ritegno. Poi seguirono gli studi che dimostrano senza ombra di dubbio … l’acqua calda. Questi studi mostrano come l’influenza esercitata dai mass media su valori e stili di vita degli adolescenti è molto profonda anche in assenza di esposizione diretta agli stessi e direttamente collegata alla penetrazione del messaggio nel gruppo sociale di riferimento. Certo la scuola steineriana è un buon compromesso ma non alla portata di tutti (è privata e poco diffusa) non tutti abbiamo i soldi da anticipare ogni mese. E’ per il famoso 99% che vorrei che il part time non fosse una variabile dell’organizzazione del lavoro ma un diritto del lavoratore, il telelavoro non una concessione ma un diritto, ovunque sia applicabile, per i genitori che si occupano in prima persona dei loro figli, così diminuendo anche l’affollamento delle classi. Infine se tutte queste soluzioni non fossero utilizzabili, vorrei il diritto alla conservazione del posto di lavoro senza assegni, fino a quando i figli non abbiano completato il ciclo dell’obbligo.per la cui conduzione si accollano ogni onere. Chissà che non faccia bene, e molto male al sistema della crescita infelice, a figli e genitori mettersi li a studiare anche per imparare che 1+1 continua a far 2, malgrado quello che vogliono farci credere, o che non si trovi così il tempo di mettersi lì fianco a fianco, figlio e babbo a capo di un campo e dissodare insieme con la zappa e con la penna la nostra vita e il nostro orto, che è la stessa straordinaria ricchezza ricevuta in dono, da proteggere e non dilapidare. . .
    http://www.controscuola.it/
    http://istruzioneparentale.weebly.com/

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