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Tempi duri per gli OGM

E giornata nera per la Monsanto. In Francia hanno nutriti ratti per due anni con una dieta al 11% di mais OGM e un altro gruppo di ratti con acqua condita con il roundup, il famoso diserbo al quale questi culture OGM sono resistenti. Risultati devastanti, più per le femmine che morivano 2-3 volte di più di quelle del gruppo di controllo e morivano anche più velocemente, secondo lo studio. Tumori, malfunzionamenti renali e danni al fegato.

Così duecento ratti bianchi hanno dovuto soffrire e morire.

Più dettagli su blogeko.

PS: A qualcuno potrebbe anche bastare vedere il round-up in azione nella natura:

28 commenti

  1. Maria 20 Settembre 2012

    Hai ragione, Ste. 200 ratti bianchi hanno sofferto e sono morti perchè noi avessimo qualche possibilità in più di difenderci dalla fregola di guadagno che divora il mondo e che vorrebbe divorare anche noi e i nostri corpi. I topi (anzi, giustamente i ratti, come tu noti) non avevano nessuna colpa delle umane fregole di guadagno, ma ne hanno patito tutte le peggiori conseguenze.

    Nessun essere vivente merita mai di soffrire, e in più i ratti sono bestioline simpatiche, intelligenti e anche affettuose.

    Un giorno dovremo fare un monumento al Ratto Ignoto

  2. freefrà 20 Settembre 2012

    E’ raccapricciante! L’Essere Umano, intendo.

  3. simplicius 22 Settembre 2012

    @freefrà : forse volevi scrivere eSSERE uMANO ! 🙂

  4. fede 24 Settembre 2012

    Sfortunatamente in Italia ancora più che all’estero, la popolazione storce il naso agli OGM perchè c’è una cultura scientifica imbarazzante, nè c’è la capacità di distinguere una notizia vera da una falsa, un articolo fatto bene, da uno fatto male (come lo studio di cui si parla).Gli
    OGM resistenti agli erbicidi è solo UNO dei tantissimi tratti sviluppati e
    sviluppabili…evidenntemente chi scrive non ha idea di che cosa sia un OGM.La legge dice che se un prodotto OGM è stato studiato, autorizzato ed è commercializzato in tutto il mondo non può il paese bloccarne la produzione (semmai il cittadino e il coltivatore possono non utilizzarlo),
    perchè va garantita la libera scelta. Le lacune legislative non riguardano gli OGM, bensì tutte le altre colture, poichè SOLO gli OGM necessitano di iter burocratici costi di anlisi di sicurezza alimentare/ambinetale pazzeschi, non necessari per qualsiasi nuova varietà “tradizionale” (anche se modificata con mutageni e radiazioni).Il 71% degli italiani è contrario
    perchè è stata informata da chi, come Coldiretti, da tempo ne fa una battalgia ideologica e spara fuori luoghi comuni assurdi. Peraltro la stragrande maggioranza degli italiani NON sa cosa sia un OGM (e ad ogni modo non si giustifica un DIVIETO con una preferenza della poplazione..se no
    sarebbe da vietare qualsiasi prodotto poco apprezzato in Italia, il che non ha il minimo senso..). L’articolo è “a supporto” della lotta contro gli OGM, quindi uno studio particolarmente imparziale..tale studio è stato sbugiardato dalla comunità sicentifica pèerchè pieno di errori di ogni tipo. Questo Seralini ha già in passato pubblicato articoli
    (commissionati da Greenpeace) di bassa qualità sbugiardati anche quelli..è lo stesso che si fa vanto di un premio come “miglior scienziato dell’anno”, premio che, però, si ottiene semplicemnte pagando!..Negli ultimi anni ci sono stati più di DIECIMILA studi sugli OGM, di ogni genere, e tutti (anche indipendenti) hanno confermato la sicurezza degli OGM (che comunque andrebbero trattati caso per caso e non facendo di tutta l’erba un fascio).Studi che però come già detto non sono richiesti per nessun’altra coltura, nemmeno quelli noti per provocare reazioni allergiche
    anche mortali (per esempio gran parte della frutta). A proposito della contrarietà qui in Italia ricordo che, oltre a non avere alcun motivo di essere portatrici di omologazione o altre cavolate
    di questo tipo, le derrate OGM sono importate perchè ne siamo dipendenti..e queste derrate poi sono utilizzate non per produrre schifezze, ma i prodotti tradizionali, tipici che esportiamo in tutto il mondo e che tutto il mondo ci invidia (senza che ovviamente ne venga inficiata la qualità). Cerca di informare è una bella cosa, ma se lo si fa tanto male come in questo caso (e
    in tantissimi altri) si fa solo un danno perchè si crea della gente sempre più ignorante perchè sempre più convinta di essere “consapevole” su argomenti di cui non si conosce un bel niente.
    Se ha voglia comunque di parlare e capire un po’ che sono sti OGM chieda a chi nel settore ci lavora da una vita e non da improvvisati informatori sulla rete.

    Federico Baglioni
    fedebiotech.wordpress.com

  5. Maria 24 Settembre 2012

    Federico Baglioni, siccome hai lasciato questo stesso commento su Blogeko, la fonte di questo post, ti ho risposto lì sopra.

    Qui mi limito alla conclusione: che io informi male NON è vero e dunque te lo rimangi con cortese celerità. Grazie e buona digestione.

  6. ste 24 Settembre 2012

    Ed ecco il cavaliere in lotta pro OGM con la spada del copia-incolla.

    .tale studio è stato sbugiardato dalla comunità sicentifica pèerchè pieno di errori di ogni tipo

    Errori? Sbugiardato? Facci il favore e cita i fonti senno mi viene il dubbio forte che l'”improvvisato informatore sulla rete” sei proprio tu.

    Lo studio in questione è pubblicato su una rivista scientifica peer-reviewed e va contestato su questo livello e con questo metodo. Di solito chi commissiona e paga gli studi è lo stesso produttore del OGM e gli studi che non danno i risultati desiderati non vengono pubblicati e basta, un bel esempio dimostra Ben Goldrace qui:
    http://www.guardian.co.uk/busi.....n-goldacre

  7. Harlock 24 Settembre 2012

    @Federico Baglioni,

    perché va garantita la libera scelta

    ogni libera scelta presa non deve nuocere gli altri, altrimenti dovremmo lasciare liberi tutti gli assassini 🙂

  8. fede 24 Settembre 2012

    @Ste…fammi capire bene..Voi prendete un articolo che gira in rete da 3 giorni a cavolo..senza alcuna analisi delle fonti..che dice CAVOLATE, che si è sparso su decine di blog bloggettini vari da gente che, c’è poco da fare, non sa le cose e io, biotecnologo, dovrei rispondere ogni volta in modo diverso allo stesso articolo???…Ok scemo,però…XD
    Lo conosco bene BEn e non mi dispiace…detto questo ok è su una rivista peer review (cosa che non avviene sempre), ma, al solito gli scandali vengon fatti saltare fuori prima, magari in TV ecc..poi questo qui ha una bella faccia tosta casualmente l’uscita è in contemporanea con un libro e pure un film (?)..(e visto che citi i pagamenti ti faccio notare che questo non era propriamente “indipendente”)..
    Se è peer review di una buona rivista (anche se non ottima) ok ha un valore…ma non assoluto…anche Science ogni tanto pubblica lavori che lasciano perplessi…grazie al cielo i dati sono pubblici e possono essere giudicati da tutti (di solito)..

    Per quanto riguarda l’articolo e la risposta della comunità sicnetifica..premesso che se uno dice cose giuste e sensate…può essere anche di qualsiasi multinazionale, può essere pure un assassino, ma le cose che dice rimangono giuste…e poi soprattutto sta nelle parole di CHIUNQUE lavori nelle biotecnologie! (università, centri di ricerca ecc)senza che siano pagati da Monsanto, corporations ecc…anzi la stragrande maggioranza sono in Università pubbliche..sono sottopagati anche (e non è certo loro interesse difendere il loro più grande “competitore”).ma lo dicono ogni giorno da 3 giorni a questa parte perchè sanno il lavoro che fanno..(e comunque se uno dice STR..le dice punto e basta, non c’è multinazionale che tengaXD)..quello dell’EFSA arriverà (ma Seralini ha detto che non vuole perchè LORO sono di parte)..poi te ne lascio qualcuno (odio “buttare giù link su link”…però stavolta me lo chiedi e lo faccio… http://storify.com/vJayByrne/w.....y-pingbackhttp://www.salmone.org/ancora-.....-seralini/http://lavalledelsiele.com/201.....-politica/http://gmopundit.blogspot.it/2.....ction.html..http://cancerres.aacrjournals......33/11/2768

  9. fede 24 Settembre 2012

    @Harlock…Verissimo non deve nuocere agli altri…dunque una volta che una coltura è sicura, approvata e già commercializzata (oltrechè importata)..cosa dovrebbe nuocere che cosa?…O almeno diversamente da quanto avverrebbe da un normale stakeholder?..se parli di contaminazione e sai cos’è un OGM dovresti sapere che l’unico vero motivo per cui questo costituisce un danno economico è l’IMMAGINE..che però è costruita su luoghi comuni falsissimi complice Coldiretti e compagnia bella. Da qui l’italiano medio (e anche , ahinoi, il coltivatore medio) crede che le sua piante vengano “inquinate” da OGM..come se la contaminazione non avvenisse tra le painte (e gli OGM non sono piante come altre?)..è un concetto profondamente culturale visto che, ad esempio, è permessa la contaminazione di colza industriale che contiene acido erucico tossico con colza alimentare al 4$..e contaminazioni di colture diverse o di stesse colture ma diverse varietà, laddove sono in quantità trascurabili non danno alcun problema..stessa cosa dovrebbe valere per gli OGM..invece no il “danno” è perchè uno che produce biologico e ha un granello di polline nel suo campo dice che il suo raccolto è compromesso e distrugge tutto(?), alla faccia anche della sostenibilità, ma vabbè..e poi non è forse un danno enorme a chi vorrebbe produrre, coltivare e mangiare OGM?..non è forse un danno a chi in Italia produce cibi di alta qualità e deve importarli dall’estero, magari da multinazionali (magari anche con ricercatori e tecnologie italiane).quando potrebbe averli e produrli qui comodamente come varietà molto più adatte all’Italia e ai gusti italiani? e magari dare un briciolo di futuro a questi “cervelli in fuga” di cui tanto si parla?..

  10. GiBi 25 Settembre 2012

    Salve a tutti.

    Io sono un semplice operaio… quindi non è che possa dire più di tanto.
    Ma, il mio pensiero è il seguente:

    La natura si è sempre regolata da sola, e, se abbiamo dei prodotti cosiddetti “tradizionali”, è vero che sono pur sempre un risultato dell’evoluzione naturale in base alle condizioni che, piante ed animali, trovavano intorno a loro.
    Se le possiamo considerare oggi commestibili e salutari, è per averne avuto esperienza in passato, rifuggendo le varietà con caratteristiche negative, nel sapore e nella salubrità (spero si dica così…).

    Gli OGM vengono immessi “forzando” il sistema. E, se non subito, nell’immediato futuro, devono “interfacciarsi” con il mondo vegetale ed animale intorno a loro.
    Le aziende che producono queste piante, guardano ai lati positivi (maggior produttività, resistenza, etc…) ma, non altrettanto “vogliono” e forse nemmeno “possono” fare riguardo al fatto dell’integrazione all’interno del mondo esistente; in più, sorvolano (come sono soliti fare tutti i settori con grandi prospettive di guadagno, vedasi la farmacologia…) su eventuali effetti negativi sulle persone.

    Per questo, posso solamente dire che non li appoggio, anzi, che non mi piacciono per niente!

  11. ste 25 Settembre 2012

    Da qui l’italiano medio (e anche , ahinoi, il coltivatore medio) crede che le sua piante vengano “inquinate” da OGM..come se la contaminazione non avvenisse tra le painte (e gli OGM non sono piante come altre?)

    Non solo tra le piante: Un mais OGM produce polline diverso modificato (appunto), questo significa che nel raggio di 3-4km nessun apicoltore può produrre più miele certificato biologico.

    Per il resto per me basta e avanza vedere l’effetto del round-up in natura – ho messo una foto nel post.

    @Ste…fammi capire bene..Voi prendete un articolo che gira in rete da 3 giorni a cavolo..senza alcuna analisi delle fonti..che dice CAVOLATE,

    “Noi” abbiamo parlato di uno studio scientifico pubblicato, citando pure lo studio stesso e che studi scientifici non sono il verbo di Dio lo so bene pure io. Un articolo scientifico va contestato pubblicando – sempre su riviste peer-reviewed – obiezioni e commenti, non basta scriverlo su un sito. Ma la rete serve per fare un confronto delle idee.

    Per me gli enormi sforzi che si fanno modificando in questo modo (OGM) la materia vivente è uno spreco colossale che ci porta nella direzione completamente sbagliata: monoculture, brevetti, forti poteri economici multinazionali che sono in grado di condizionare nazioni intere e rovinare l’agricoltura locale. Non tutti i problemi si risolvono rovesciandogli addosso nuove tecnologie, anzi.

  12. fede 25 Settembre 2012

    @Ste…si è capitato che un granello di polline non vitale finisse su una produzione intera di miele biologico..Il signorino cos’ha fatto..ha bruciato tutto e poi HA CHIESTO DANNI?..se non è ideologia questa..e cosa cambierebbe se ci finisse un mais non OGM?..niente.l produzione sarebbe più florida che mai….ma ci prendiamo scemiXD?questa sarebbe la strategia per un’agricoltura sostenibile?cioè se c’è una minima contaminazione (insignificante, ridicola e soprattutto trascurabile) si butta tutto al macero perchè devo proteggere la mia etichetta e i miei guadagni?O.o..(Il roundUp è usata anche nel convenzionale comuqnue ed è di certo meglio rispetto alla miscela di erbicidi usati una volta).

    Scusa ma voi riportate un articolo che si è sparso ai quattro venti ma che è stato ampiamente criticato. Comodo dopo che migliaia di studi che attestano la sicurezza delgi OGM (passati miseramente sotto silenzio) ne compare UNO che dice il contrario e che tempo UN GIORNO viene bello che sbugiardato e rimane autorevole lo stesso fino al prossimo studio che lo smentisce, chessò fra 2 anni?…Da che pulpito poi..i lavori “scandalistici” sono SEMPRE pubblicati prima in TV, sul giornaletto, sul sito ecc…

    Dove starebbe scritto che OGM)= monocolture?..davvero..hai una visione distorta di cosa sia un OGM. Gli OGM possono fare l’opposto e se, come me, credi che il problema siano le corporation ecc, allora bloccami la Monsanto, ma liberami la ricerca pubblica che è attanagliata da costi burocratici, leggine, regolamentazioni di ogni tipo (con cui le multinazionali sono d’accrodo) e che ne hanno solo aumentato il monopolio..
    E’ andare nella direzione sbagliata ad esempio prendere la piccola coltura di nicchia che da cent’anni non si usa perchè il rendimento è del 10% e modificarlo in modo che, lasciando inalterate TUTTE le caratteristiche, possa essere di nuovo coltivato?..E’ andare nella direzione sbagliata difendere colture sempre locali che stanno scomparendo per via di un virus perchè no si può modificare la natura come si vuole e quanto si vuole, basta che il prdotto non si chiami OGM?…La monocoltura non c’entra niente di niente con la modifica che viene fatta, nè con la tecnica utilizzata per modificare l’alimento (tradizionale o ingegneristica che sia). Mi spiace, ma non puoi proprio non cogliere la differenza. L’ultima frase poi è ovvia…dunque non facciamo nulla?…ma se c’è una tecnologia che se usata bene può portare miglioramenti consistenti (e che l’ha fatto perfino quando in mano a muultinazionali burtte e cattive..), quando gran parte di questi prodotti sono pronti da anni, ma chiusi in cassaforte per problemi che non riguardano la scienza, è da stupidi non sfruttarli…E’ un po’ come l’uomo cavernicolo che tiene la “ruota” nella grotta e non la usa perchè magari qualcuno fuori gliela frega…Per i poteri economici ecc ripeto..sono rpoblemi e per affrontarli bisogna intanto capire dove sta il problema…è la tecnica per produrre gli OGM o forse è lo straoptere delle multinazionali e l’incapacità della popolazione di distinguere le due cose?..

  13. fede 25 Settembre 2012

    Caro GiBi…apprezzo come si è posto nel commento a differenza di tanti altri..La natura si è sempre regolata da sola mica tanto…è l’uomo che in agricoltura ha selezionato le piante..piante con caratteristiche che la natura spontaneamente non avrebbe mai selezionato..perchè totalmente sconvenienti…parlo di semi che non si staccano ( o addirittura non ci sono), parlo di frutti senza o quasi composti tossici (e quindi moloto più deboli), parlo di frutti più grandi a discapito della biomassa. L’evidnenza più grande è che le piante coltivate NON riescono a sopravvivere nell’ambiente selvatico, proprio per queste caratteristiche imposte dall’uomo nel corso dei millenni e dei secoli. Giusto l’esperienza in passato..l’esperienza è ciò che ha fatto discernere cosa scegliere e cosa no..questo fino a poco tempo fa..solo da poco per accettare qualciosa si fanno studi e controlli..e per quanto riguarda le piante modificate SOLO con gli OGM. Altri metodi “tradizionali” non sono solo la selezione di piante considerate migliori, ma icnroci forzati tra piante di generi diversi, mutazione indotta da sostanze chimiche e radiazioni, raddoppiamento del genoma con altre sostanze..Tutte queste tecniche vengono utilizzate alcune da secoli altre da poche decine d’anni (e il tempo degli OGM non è molto diverso).Le tecniche tradizionali, seppur modifichino tantissimo la pianta e lo facciano a caso, non sono OGM (solo per la legge), nè non necessitano di alcun controllo. Questo è assurdo perchè ci si aspetta che se si modifica una pianta i controlli debbano avvenire in entrambi i casi, mentre invece non avvengono nelle tecniche che sono proprio le più invasive e quelle fatte senza alcun controllo sulla modifica.

    Il sistema, concludendo, viene da sempre “forzato” e la natura l’unico modo che ha di “contrastare” cioè che è sul seri innaturale (cioè che non dovrebbe esistere) è far si che non sopravviva. E questo avviene con le piante naturali allo stesso modo degli OGM (quelli non “adatti” non sopravvivono alla selezione e muoiono, ma se vivono sono entrambi parte del mondo naturale).

    In ultimo ripeto anche a lei che gli OGM non sono solo multianzionali e tutti i ricercatori del mondo stanno cercando da tempo di convincere la gente che queste non sono fantasie ma un fatto reale e che noi siamo i primi a volercene sbarazzare o perlomeno limitare..E per far questo la risposta non è dire “no agli OGM senza se e senza ma”, ma capire cosa sono realmente gli OGM e capire che ogni OGM è a sè stante e va valutato caso per caso in base alle singole caratteristiche (che sono ogni volta diverse), alla singola convenienza di prezzo, luogo, a chi lo produce ecc..
    Il fatto che poi lei non si fidi a mangiarli (ricordando però che prodotti tipici italiani di qualità derivano anche da OGM) è una sua libera scelta che va rispettata, come però andrebbe rispettata quella di chi li vuole mangiare senza fare inutili muri ideologici.

    Federico Baglioni

  14. giuseppe 25 Settembre 2012

    @fede:

    Il roundUp è usata anche nel convenzionale comuqnue ed è di certo meglio rispetto alla miscela di erbicidi usati una volta

    scusa, una volta quando? il roundup è un brevetto monsanto del 1981,…., ed è banalissimo glifosate; e comunque in agricoltura convenzionale il glifosate si usa come prodotto per la pulizia del letto di semina, e mai su coltura in atto, cosa che invece si può fare su colture OGM, e.g. la soia monsanto; comunque, sarei curioso di conoscere qualche esempio di coltura GM non brevettata da multinazionali o che non sia stata studiata per la monocoltura.

    se c’è una tecnologia che se usata bene può portare miglioramenti consistenti (e che l’ha fatto perfino quando in mano a muultinazionali burtte e cattive..)

    quali sono questi miglioramenti? il fatto che diserbando col roundup risparmio sul diserbo? (e nel frattempo ho pagato n volte in più la semente); oppure vogliamo parlare del cotone BT, che alla fine ha richiesto più trattamenti di quello convenzionale; oppure santifichiamo la modificazione genetica perché in grado di produrre piante più resistenti alla siccità? ma perché, per questo non bastava la secolare selezione massale fatta da secoli di contadini, e buttata al vento da 100 anni di agricoltura industriale?

  15. GiBi 25 Settembre 2012

    @ Federico Baglioni.

    Salve; in effetti qualche ragione ce l’ha.
    Nel senso che la natura non ha, in effetti, fatto tutto da se’.
    Ma, forzandole la mano, si rischia di portare cambiamenti troppo veloci che l’ambiente, gli animali, e noi stessi, possiamo avere difficoltà a “digerire”.

    Inoltre, il fatto che molti prodotti italiani siano fatti con elementi OGM, non è altro che la conferma di come, ciò che era ritenuto “tradizionale”, non può più essere considerato tale; una bellissima presa in giro.
    Come nel caso del vino, dell’olio, del latte etc.. etc…
    Visto che in vendita abbiamo soltanto dei “surrogati” di quello che viene in realtà rappresentato.
    Tutto a norma di legge, ovviamente.
    La legge di chi, scusate?

    Del più forte, ovviamente!

    Comunque vada, OGM o no, non sapremo mai veramente cosa andiamo a mangiare quando ci sediamo a tavola.
    Se riusciamo a saperlo, è solo perché abbiamo una vista al di sopra della media, visto che gli ingredienti, la tracciabilità e tutti i dati che dovrebbero evidenziare la provenienza, compreso l’essere OGM o meno, vengono scritti in caratteri lillipuziani!

    Ma poi…. a parte in Africa, siamo sicuri che ci sia bisogno di tutte queste sofisticazioni per aumentare la produzione?
    A me pare che di roba se ne butta anche troppa…. anche per mantenere il prezzo entro certi limiti…. vedasi pesche, pomodori, olive.

    Va beh, forse ho divagato.
    Saluti a tutti!

  16. Harlock 25 Settembre 2012

    è bellissimo il modo che usi per catechizzare le persone 🙂

    tu dici:

    e poi non è forse un danno enorme a chi vorrebbe produrre, coltivare e mangiare OGM?

    no, non lo vedo come un danno enorme, come non lo è mangiare la frutta di stagione, o il grano delle crete sienesi. Il danno può essere enorme se metti la produzione italiana al pari delle altre colture mondiali. L’Italia è la nazione con la maggior superficie coltivata a biologico d’Europa. Come tu sai, e sembra che ignori, non si può coltivare un prodotto biologico in prossimità di una coltivazione OGM, questo è un danno enorme per il coltivatore biologico, non un vantaggio per il coltivatore OGM, pagato a miseria.

    Detto questo voglio dire che non ho niente contro la scienza che studia, ce l’ho solo con chi la usa per fare i propri interessi e non per il bene comune!!

  17. Harlock 25 Settembre 2012

    …scusate, il commento sopra è per Federico Bglioni!

  18. fede 26 Settembre 2012

    @GiBi..”forzandole la mano, si rischia di portare cambiamenti troppo veloci”..premesso che non esiste il concetto di cambiamenti troppo veloci..una coltura “cambia” per effetto di una mutazione, di un trasferimento genico, di un’infezione..tutti questi fenomeni, perlo più, avvengono “istantaneamente” nel senso da un raccolto a quello sucessivo (e le cose sono trememndamente più velocii nell colture batteriche) si può trovare la pianta mutata…ma non c’è alcuna regola per cui debba essere mutata poco o tanto visto che è l’importanza della mutazione (per esempio la posizione nel genoma) ad influire un’eventuale caratteristica. Le faccio un esempio. Lei sta aspettando l’autobus..anche 20 minuti, ma il momento in cui si presenta è istantaneo non ha di fronte a se un autobus che fa metro dopo metro (lasci perdere il fatto che effettivamente l’autobus si muoveXD). Le dico di più..a ogni generazione c’è sempre una quantità di piante, cellule, organismi che muta casualmente..e la maggioranza di essi sono non vitali e muoiono ancor prima di nascere o crescere..questa è la selezione naturale…tutto il resto è selezione artificiale.

    se è per quello vengono reputati “tradizionali” metodi come radiazioni, raddoppiamento del genoma, mutageni..e anche gli incroci sono fenomeni che hanno sempre forzato in maniera stupefacente la natura (basti pensare all’incrocio forzato tra due varietà o addirittura due speci diverse i cui habitat sono in parti del mondo diverse) o l’insediamento di colture che oggi reputiamo tradizionali solo perchè una volta (20,50,100,500 anni fa) sono stati importati ed erano da considerarsi “aliene”. E’ importante ricordare come le tradizioni di oggi sono le innovazioni di un tempo (e quindi il concetto di lasciare fare alla natura non ha senso perchè MAI la natura ha fatto qualcosa per darci cibo buono, sano ecc).

    La legge al momento non è proprio del più forte..o meglio c’è una contraddizione evidente perchè se è vero che gli OGM sono un po’ ovunque, è anche vero che mel’aspetto vissto che tutti gli studi fatti finora (da trent’anni a questa parte) non hanno mostrato MAI comportamenti diversi dagli altri tipi di piante (perchè semplicemente sono normalissime piante, con caratteristiche leggermente diverse). La legge del più forte in Italia poi pende da una parte ben precisa visto che una coltura commercializzata, autorizzata, studiata..insomma approvata non può essere coltivata, nè prodotta, nè consumata liberamente!
    Per quanto riguarda le etichette io dico che si spendono un sacco di soldi per verificare ovunque che NON ci siano OGM e incancrenizzano il sistema perchè, a quanto pare, chi non mette la dicitura OGM free già viene visto male..Io punterei il dito invece sul fatto che dovrebbe essere garantita la assenza/presenza di composti a nota cancerogenicità..e che i controlli riguardino TUTTE le colture..non perchè siccome non li abbiamo mai fatti allora chissene. E guardi che i prodotti “naturali”, diciamo quelli non OGM, hanno, ma è assolutamente normale, tantissime controindicazioni, tantissimi composti tossici, dannosi che andrebbero perlomeno segnalati (sempre considerando però che un loro danno effettivo dipende unicamente dalla loro dose). PEr non parlare degli allergeni!..si rende conto che quasi TUTTI i prodotti da forno (biologici o convnezionali che siano), tutti quelli contenenti frutta e frutta secca (e un’altra sfilza infinita) hanno una quantità enorme di allergeni? e nessuno di questi ha obbligo stretto di scriverlo chiaro e tondo (la dicitura “può contenere tracce di” fa ridere). Non ha idea di quanta gente allergica a qualche cosa deve stare a penare perchè forse contiene quello, forse contiene quell’altro…c’è chi può stare male, avere crampi…ma c’è chi può anche avere shock anafilattici e morte!..però è importante scrivere enorme NON OGM come se fosse garanzia di sicurezza o qualità ..PALLE…oltretutto gli OGM per essere autorizzati hanno una trafila di controlli anche dal punto di vista delle allergie. Le basti pensare che un OGM non deve contenere proteine che abbiano il 55% di similarità con degli allergeni..Questo non vuol dire certo che lo siano effettivamente, ma ciò basta per bloccare la coltura.

    Per quanto riguarda la produzione ricordo che nessuno dice che gli OGM debbano per forza aumentare la produzione..Può però magari servire a ridurre le perdite (quindi produrre lo stesso consumando e utilizzando di meno), proteggere da parassiti vari e quindi avere un risparmio economico sui pesticidi, un guadagno salutistico e ambientale sia d’esposizione che poi di consumo, una conservazione del gusto che sarebbe altrimenti compromessa, un miglioramento della sicurezza alimentare (vedi micotossine), una stabilità economica (un raccolto azzerato da un animaletto può essere fatale),specie in paesi poveri: l’India ne è un esempio poichè gli OGM, nonostante siano accusati di provocare suicidi, hanno semmai iniziato a invertire la tendenza perchè la tecnologia è valida, viene utilizzata sempre di più e da produttori locali, ma potrebbe di certo migliorare se si facesse in modo che entrassero in gioco enti no profit e università pubbliche, piuttosto che multinazionali.

  19. fede 26 Settembre 2012

    @giuseppe…per il round Up intendevo dire che, appunto, è un erbicida CONVENZIONALE, usato da tempo che è diventato “un problema” solo quando ha iniziato a usarlo la Monsanto per gli OGM..Sì l’applicazione ovviamente è diversa (ed è molto più conveniente..I guadagni ci sono stati e continuano a esserci, anche se ovviamente ci sono delle fluttuazioni, anche se qualcuno ci ha anche perso. Il fatto però che l’adozione di tutte le colture OGM continui a crescere è un ‘ evidenza fondamnetale per dire che agli agricoltori continua a convenire (se no cambierebbero fornitore) .Detto questo, nemmeno a me piace granchè come carattere la resistenza a un erbicida (notare che ci son tante varietà anche italiane che naturalmente hanno queste caratteristiche, ma nessuno accenna a discorso di profitti, resistenze, quasi non ce ne fossero).
    E in generale quelle commercializzate da queste multinazionali mi piacciono poco perchè sfruttano poco ciò che la tecnologia può offrire (oltre a non piacermi, come a voi, il loro comportamento). Di applicazioni ce ne sono tantissime (perchè si tratta solo di una tecnica). Tantissimi enti di ricerca pubblici hanno non solo progettato, ma anche già pronti OGM di altiissimo valore aggiunto, colture di nicchia e locali, anche italiane che magari son state abbandonate perchè rase a zero da un determinato parassita e che, anche se OGM, sono tali e quali a prima (mentre con le tecnihche tradizionali, oltre a essere un lavoro lunghissimo eprchè va fatto a caso, la varietà non è più la stessa e si modificano gusto e tutte le altre caratteristiche). Oppure colture sempre locali che stanno scomparendo per motivi analoghi (San Marzano), resistnza a stress di vario tipo..E poi altre applicazioni riguardano la riduzione di composti tossici (es cassava subsahariana), eliminazione degli allergeni (e qui le prospettive, in parte già realtà, sono immani), il biorisanamento ambientale, l’aggiunta di vitamine o altre molecole fondamentali, l’espressione di farmaci e tutte le applicazioni che via via si spostano verso il reparto industriale utilizzando colture marginali per la produzione a basso costo e basso impatto di molecole ad alto valore aggiunto. La stragrande maggioranza di questi e tantissimi altri prodotti son già belli che finiti. Il motivo per cui quasi nessuno di questi è usciti da un laboratorio è per a) regolamentazioni, burocrazie e costi elevatissimi di studi e analisi (perlopiù non necessari) e non previsti per colture convenzionali, b) blocco di ogni sorta da parte di cittadini, politici, attivisti (a giugno un campo sperimentale italiano di ricerca PUBBLICA è stato DISTRUTTO), c)mancanza di fondi e soprattutto nessun appoggio da enti no profit, nè industrie (chi si azzarda a dare una mano dal punto di vista mediatico è fallito) e la quasi sicurezza di avere prodotti boicottati e rifiutati dal consumatore anche se buoni perchè “OGM”. A questo si aggiunge che chiaramente diminuiscono i ricercatori che vanno all’estero, diminuiscono i progetti e chi li sostiene e si sommano i costi e i prezzi che questa opposizione malata ha costruito con un sistema di etichettature e bioscanning volti a controllare solo la presenza di OGM e non la qualità di TUTTI i cibi…Il risultato è che le continue proteste contro TUTTI gli OGM senza distinzione, la mancanza di un futuro, i prezzi gonfiati e il clima di caccia alle streghe rendono quasi impossibile l’uscita di prodotti di origine pubblica sul mercato ed eventualmente gratuitamente che ha come conseguenza il rinforzarsi del monopolio delle multinazionali, le prime ad aver appoggiato regolamentazioni esagerate, che, potendo pagarsi tutto il pagabili, possono regnare indisturbate mettendo sul commercio prodotti comuqnue buoni, ma adatti ad ampie distese, ottime per un profitto (es abbinamento a glifosate che comunque è da tempo fuori brevetto), potendo decidere il prezzo delle sementi a piacimento.

    Se vogliamo che questo sistema cambi dobbiamo innanzitutto capire cosa sono gli OGM e capire che per contrastare le multinazionali bisogna smettere di fare di tutta l’erba un fascio, aprire gli occhi e valutare ogni coltura, OGM o non che sia, da un punto di vista critico, ma non ideologico.

  20. GiBi 27 Settembre 2012

    Caro Federico.

    Lei mi sembra dare per scontato che, l’evoluzione darwiniana, non serve a niente.
    Possiamo semplicemente tagliare corto e farcela da noi stessi.
    Lo stesso dicasi per la “clonazione”.
    Siamo sicuri che, noi piccoli uomini, possiamo controllare tutte le variabili, o, forzando la natura, si rischia di perderne il controllo?

    Ricordiamoci che l’equilibrio che abbiamo, è dovuto ad un ecosistema che si modifica nel tempo in modo autonomo. E, nel momento in cui la nostra “presenza scenica” ci porta ad esagerare, ci riporta presto a più miti consigli.
    Basti pensare alle inondazioni, dovute alla cementificazione; noi esageriamo, e lei ci punisce.

    Troppe volte vogliamo accorciare i tempi prendendo vie apparentemente più facili.
    Anche a livello della globalizzazione, ci siamo fatti prendere un po’ troppo la mano.
    E ora il sistema economico si sta sfaldando.

    Io ritengo che gli OGM diano troppe possibilità di sofisticazione.
    Ma le stesse leggi che regolano l’industria alimentare, lo fanno altrettanto.

    Ripeto.
    A me va benissimo che, in vendita al supermercato ci siano oli lampanti rettificati ad uso alimentare; ma NON MI CI DEVONO SCRIVERE SOPRA “OLIO DI OLIVA” come invece la legge permette adesso.
    E, gli OGM, vanno oltre. Modificando addirittura le caratteristiche base degli alimenti.

    No, mi spiace.
    Mi potranno dire quel che gli pare.
    Io l’olio lo voglio fatto con le olive. Franto e basta!
    E così il vino lo voglio fatto dall’uva.
    E le modifiche che vengono fatte devono essere fatte in modo tradizionale; in modo che non si intacchino le caratteristiche di base degli alimenti.

    E della chimica, me ne frego. E anche della biologia!

    I nostri nonni sono vissuti e stanno vivendo molto più di quanto faremo noi; non c’è dubbio.
    Oggi i giovani 20-30 enni sono già pelati!
    I tumori crescono a dismisura!
    Mi si dica che è normale!
    Da qualche parte un motivo ci sarà pure!

    Pace e bene!

  21. GiBi 27 Settembre 2012

    Post scrittum… dal precedente.

    Ricordiamoci che la natura va avanti grazie alle api, che ultimamente sembra abbiano qualche problemino.
    Se, puta caso, le api trovassero che i prodotti nuovi in circolazione non gli vanno a genio, o gli complicano la vita in qualche modo, noi ci possiamo scordare di avere prodotti di qualsiasi tipo negli anni successivi!
    E questo è solo un esempio dell’interfaccia esistente in natura che noi, con la nostra sicumera, tendiamo a non vedere!

    Peace!

  22. fede 27 Settembre 2012

    @GiBi..abbia pazienza però..mi va benissimo la libera scelta..ma guardi che quello che si fa in laboratorio non nè più nè meno di quello che avviene in natura..lei mi dirà di no, ma io le dico che ad esempio per creare un OGM si usa un batterio che già naturalmente inserisce pezzi di DNA in altri organismi. Capisco il suo spavento, ma la risposta non è chiudersi a botte, ma capire cosa avviene in natura..Ha una versione troppo semplicistica e romantica della natura, non certo per colpa sua, che le fa dire ad esempo che le modifiche vanno fatte in modo che “non si intacchino le caratteristiche di base degli alimenti”…e quali sono queste caratteristiche?..per quanto mi riguarda sono forma, colore, gusto, ciclo riproduttivo, assetto ed evoluzione embriologica..non è certo la modifica di UN gene a cambiarne tutta la struttura (OGM), anche perchè cò avviene con una buona frequenza, anche tra specie di “regni” diversi, come si usa dire…semmai cambiare metà dei geni o centinaia e centinaia a caso (tecniche tradizionali) questo comporta sì la variazione della varietà, per esempio. Ci mancherebbe che l’evoluzione darwiniana non serva a niente..e lo dice a meXD? E’ vero che noi piccoli uomini non possiamo controllare tutte le variabili, ma il punto è che non l’abbiamo mai fatto, abbiamo sempre sperato che le nostre scelte andassero bene..a volte è andata bene (e da queste son state selezionate le nuove piante), a volte l’uomo è morto o è stato male mangiando la pianta selezionata (ed è quindi tornato a quella di partenza).questo da secoli..da quando abbiamo selezionato piante con caratteristiche insensate per la riproduzione o la difesa, ma utili per noi, da quando abbiamo portato a destra e a sinistra colture di altri continenti..da quando abbiamo incrociato forzatamente piante di varietà , speci e generi diversi per vedere “che cosa si otteneva”..questa è l’agricoltura c’è poco da fare..E lo si faceva a caso perchè non si sapeva nulla..Solo ad esso che iniziano ad aumentare le conoscenze, che si sa molto di più sul fenzionamento e i meccanismi della biologia e dell’evoluzione, si iniziano a fare le cose con criterio.e possiamo renderci conto di quanto, più o meno consciamente, abbiamo modificato il creato a nostro vantaggio, in lungo e in largo….E’ un po’ come se prima ci bendassimo gli occhi per fare un tiro a centro e facessimo cento tiri (sbagliandoli i più delle volte, senza nemmeno saperlo). Adesso abbiamo gli occhiali siamo più vicini e miriamo per bene l’obiettivo..e l’obiezione che mi si fa è “ma potresti sbagliare”..vero, ma la probabilità è mooolto minore..l’ecosistema peraltro non si modifica da solo..ma perchè i suoi elementi lo modificano e si continuano a modificare (batteri, piante, animali per non parlare dei virus..)..Per quanto riguarda le inondazioni non è che ci punisce per farcela pagare, ma è una conseguenza fisica del privare il terreno di suolo che possa assorbire acqua..ecc ecc…Io capisco che sia difficile mettersi in un’ottica diversa da quella tramandata dalle genrazioni antiche..ma non è che le cose sono cambiate…le abbiamo solo scoperte! è questa l’enorme differenza..succedeva annche prima (anzi molto di più), ma non lo sapevamo..Il risultato può essere esattamente lo stesso tra OGM e tecniche tradizionali..solo che con le tecniche tradizionali faccio una gran fatica e ottengo anche un sacco di cose che non vorrei e che possono darmi problemi, con gli OGM tendenzialmente no…e poi gli OGM son piante…non è cemento! non è una casa, nè una strada, nè un automobile!..se la pianta sopravvive la selezione naturale ha già funzionato.perchè la natura non fa ALCUNA differenza tra ciò che abbiamo creato per incrocio, per mutagenesi o per ingegneria genetica…il resto son tutte nostre paturnie di etichetta, fenomeno culturali ecc….I nostri nonni han vissuto tanto, mentre i bisnonni han vissuto quasi tutti pochissimo…sa perchè?..perchè prima si campava pochissimo, male, con scarsissima igiene, tantissime malattie, alimentazione monocolturale (quella sì ) di prodotti generalmente scadenti..I nonni invece, quelli che son arrivati dopo la guerra diciamo hanno sofferto molto la prima parte della loro vita (che li ha anche rinforzati se vogliamo) e poi hanno potuto godere dei vantaggi indubbi che il progresso ha portato, tra cui quelli fenomenali dell’agricoltura! (che pure ha i suoi limiti e i suoi lati negativi). Il fatto che oggi ci siano più tumori è dovuto a tanti fattori..innanzitutto diagnostici..prima non si sapeva nemmeno che cosa fosse un tumore (ma quasi sicuramente c’erano e non pochi), poi molto è dovuto al personale stile di vita e alimentazione ( e intendo soprattutto mantenere la varietà e proporizioni non eccessive), poi sicuramente inquinamento.Senza contare che il fatto che tutte le altre malattie e infezioni che una volta davano anche morte certa e molto prima, ora son state debellate e fanno da padrone tumori e malattie cardiovascolari.(i capelli c’entra proprio poco)….ma questo non ha niente a che vedere con gli OGM, nè con il cibo che è cattivo ecc..

  23. GiBi 27 Settembre 2012

    Fede… diciamoci la verità.
    Comunque sia mi pare che non la vediamo tanto in modo differente.
    Io un po’ più romantico… più rozzo… con meno dimestichezza nello scrivere.

    La base comune mi pare però che l’abbiamo entrambi; ossia il pensiero di stare meglio, di cibarsi in modo sano, e tutte quelle belle cose “deontologiche” (si dice così? ) che dovrebbero guidare il lavoro di ricercatori e medici, non di meno dei politici.

    Però…. non ci credo che, come tutte le cose date in mano al “Dio Soldo”, se si utilizzano gli OGM, non esistano controindicazioni.
    Il fatto stesso lo confermano molti ricercatori stessi, mi pare. Oppure sono molto male informato (e questo è probabile…).

    Ripeto; tutte le cose possono essere positive. Poteva esserlo anche il nucleare. Ma poi… come è andata? E non è ancora finita…

    Moderazione in tutto ci vuole; questo è il mio pensiero. Ed onestà.

    Niente di più.

    E le multinazionali, mi pare che operino in modo molto diverso.

    Profitto… tenere in scacco il mercato… e i produttori.

    Questo mi sembra l’unico interesse che hanno.
    Non ci si può aspettare nulla di buono da loro; sia che si tratti di OGM, sia che si tratti di agricoltura (che oramai non lo è più comunque), tradizionale.

    Saluti

  24. giuseppe 27 Settembre 2012

    @ fede: grazie per la risposta, peraltro molto esaustiva; concordo pienamente sul fatto che in materia di OGM c’è un’ignoranza assoluta (la mia per prima), cavalcata biecamente dai detrattori degli OGM (della serie ci hanno detto che si mettono geni di animali nel DNA di una pianta e viceversa, roba che manco Frankenstein); a proposito della longevità dei nonni: igiene + giusto introito calorico + medicinali (in primis penicillina), ma anche le prime scoperte chimiche (uno per tutti il DDT, senza il quale adesso staremmo ancora a combattere con la malaria; certo ora ci mettiamo tutti a dire: “eh si, ma il DDT si è accumulato lungo la catena alimentare, si trova nel grasso dei pinguini dell’antartide,..etc”; ma credo lo facciamo solo perché non sappiamo cosa sia stata la malaria: all’epoca avevano quello soltanto, e tra il DDT e le zanzare hanno (giustamente) scelto il primo).

  25. meeme 30 Settembre 2012

    Per fede e GiBi.

    ho trovato su un libro per bambini di braccialetti intrecciati(!) questa frase del solito David Thoreau:

    ” Bisogna essere in due per dire la verità:
    uno per parlare, uno per ascoltare. ”

    Mi sembrava pertinente 🙂

  26. fede 1 Ottobre 2012

    @Gibi (e meeme)…ma infatti le nostre differenze sono più che altro a differenza dela conoscenza della mteria..mi sembra abbastanza logico che entrambi vogliamo un mondo pulito, dei prodotti sani..è anche abbastanza logico..XD..certo che anche con gli OGM esistono controindicazioni..come esistono per qualsiasi cosa…sia esso un aereo, sia essa una pianta medicinale, un farmaco…un OGM XD

    Per questo è importante e fondamentale capire realmente cosa sono, capire dove stanno i punti di forza e i limiti..solo così si può trovare una soluzione…solo così si può andare a colpire la parte “brutta” di quella cosa…parliamo di OGM?..la cosa brutta sarà la multinazionale che vende tutto a tutti…o la modifica scriteriata per un prodotto di profitto ma di nessun vantaggio…la parte “brutta” non sarà il concetto di modifica attraverso l’igegneria genetica…capire anche solo questo significa abbattere i muri dell’ideologia e affrontare la questione OGM con spirito critico..significa abbassare i costi burocratici e le opposizioni vandaliche agli OGM e ai laboratori di ricerca e analizzare i singoli progetti di ricerca, le singole colture e farne un tracciato sui vantaggi svantaggi paragonandoli a quelli con cui siamo comunemente a contatto ogni giorno (se no è e rimane accecata ideologia)..La consapevolezza e lo spirito critico, non guidati dal luogo comune e dall’idea, spesso sterile, della cieca “lotta al potere”, è l’unica strada per capire i reali problemi e trovare le soluzioni…se no è come, a fronte di un rubinetto che perde, mettersi a pulire costantemente con stracci e secchio, piuttosto che riparare il rubinetto:)

  27. Gesualdo Gustavo 5 Ottobre 2012

    L’Università come laureificio baronale e di casta, famigliare e parentale di dottori inutili ovvero come centro di ricerca a disposizione delle imprese del territorio in cui insiste?

    A quando una Università dell’Olio e dell’Olivo?

    A quando una Università della Pasta e del Pane?

    A quando una Università delle Mozzarelle e dei Formaggi?

    Pare sia arrivata l’ora di uscire dalla convegnistica ed entrare nel vivo della produzione agro-alimentare supportata e garantita dalla ricerca universitaria.

    Altrimenti, questi laureifici baronali possiamo anche chiuderli e risparmiare un sacco di denari dei contribuenti.

    http://www.ilcittadinox.com/bl.....zione.html

    Gustavo Gesualdo
    alias
    Il Cittadino X

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