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Neutroni

Un raggio flusso di neutroni è stato misurato 13 volte dall’inizio, fonti possibili: la fissione nucleare nelle scorie o uranio e/o plutonio uscito:

But the measured neutron beam may be evidence that uranium and plutonium leaked from the plant’s nuclear reactors and spent nuclear fuels have discharged a small amount of neutron beams through nuclear fission.

Per il resto adesso non sembra che ci si può avvicinare ancora una volta alla centrale Vedremo, vedi aggiornamento. La domanda brutale quindi potrebbe essere: come si può evacuare un numero elevatissimo di persone; dove possono andare?

Aggiornamento
Da mille e micro – le 500mSv/h vicino il reattore 2 sono diventati adesso “solo” 500µSv/h, ma un elicottero non poteva lanciare acqua per la radiazione troppo forte e l’impianto è evacuato; rilasciata una foto della stanza di controllo dei reattori 3 e 4, altre foto dei lavori, rilasciato per adesso circa il 20-50% della quantità di Cernobyl, molto finito nel mare.

Giovedì 7:12

Vapore dai reattori 1 (per la prima volta), 2, 3, 4; secondo le TEPCO non ci sono rischi e i lavori sono stati ripresi; secondo un esperto citato dalla “New York Times“ a causa del raffreddamento di emergenza con acqua marina nel reattore 1 potrebbe essere rimasto 26 t di sale e in quelli più grandi 2 e 3 pure 45t, incrostando le barre con ulteriori problemi per il raffreddamento.
Partito un ampio monitoraggio dei isotopi nei terreni da 20 a 60km dal impianto.
3 operai gravemente feriti alle gambe dalle radiazioni. Stavano con i piedi nell’acqua, due al ospedale con bruciature di raggi beta.

Qui i dettagli tecnici dello stato dei reattori. Alcuni valori sono stime o non rilevate.

Esiste un ottimo lavoro di informazione partecipata dalla Reuters.

Non nominano la parole “evacuazione”:

NEWS ADVISORY: Gov’t may move people beyond 30km of nuke plant to make lives easier (16:42)

Sembra che i lavoratori che stanno innaffiando i reattori devono fare turni di 2 minuti.

Venerdi 25.3

Raddoppia il livello di radiazioni al cancello (1km dal reattore), dopo l’acqua radioattiva che ha ferito gli operai ieri cesio-144 a 2.2 million becquerels, 1.2 million becquerels di iodiio-131 fa pensare che il reattore 3 (quello contenente plutonio) sia schiantato parzialmente.

Il sale marina intasa, come previsto, truppe americane porteranno acqua dolce.

Tutte le sale delle turbine dei 4 reattori problematici si sono più o meno riempiti di acqua contaminatissima fino 1,8m:

Pools of water that may have seeped from either the reactor cores or spent fuel pools were also found in the turbine buildings of the No. 2 and No. 4 reactors, measuring up to 1 meter and 80 centimeters deep, respectively, while those near the No. 1 and No. 3 reactors were up to 40 cm and 1.5 meters deep.

I due technici feriti stavano due ore nel acqua. Radiazione da 2 a 6 Sievert. Non micro, non milli. Sievert.

At a news conference on Friday, doctors from the institute said that 2 of the workers were standing in radioactive water for about 2 hours and were partially exposed to strong radiation, between 2,000 and 6,000 millisieverts.

sabato 26 marzo

L’oceano pacifico è destinato di ricevere una quantità enorme di materiali radioattivi. I valori per iodio 330 m dalla ex-centrale sono 1,250 volte sopra il limite, per le altre sostanze peggiori non sappiamo noi, ma probabilmente l’hanno misurato. Non sanno come filtrare l’acqua altamente radioattivo dal locali sotto il #1 e #3, in quanto l’impianto è danneggiato. Probabilmente finisce in mare così com’è.

30 commenti

  1. Geppetto 23 Marzo 2011

    E’ normale che un 10% del patrimonio immobiliare e’ non abitato per decine di ragioni: Dunque c’e’ potenziamente un tetto per 10.000.000 di sfollati in Giappone.

  2. Maria 23 Marzo 2011

    Mamma mia, Ste. Ti rendi conto di cosa ha scritto Kyodo News…

  3. Geppetto 23 Marzo 2011

    500[microSv/h] o 500[mSv/h], se la sorgente e’ posta entro una decina di metri dal suolo a 15[Km] l’effetto e’ zero (!!!) a causa della curvatura della sfera terrestre, considerando che tutta la radiazione ionizzante che penetra la terra viene assorbita completamente entro qualche centinaio di metri (credo).

    Ditemi se sbaglio.

    Quei ba…oni di oltreoceano le loro bombe le facevano scoppiare a qualche centinaio di metri e non rasoterra.

  4. ste 23 Marzo 2011

    L’effetto è che nessuno adesso è lì a poter lavorare per chiudere questo vulcano Fukushima che spara isotopi ogni giorno. Poi va visto cosa emette la radiazione, se sono isotopi sparsi dappertutto o una fonte localizzato.

  5. Geppetto 24 Marzo 2011

    Esatto

    Se i giapponesi si battevano per una legge che impedisse loro di costruire entro 3 [Km] dalla costa salvavano 20.000 persone e non contavano 50.000 feriti e 200 Mrd di danni distribuiti su 500.000 persone

    Se i giapponesi si battevano per una legge anti nucleare salvavano 10/50 operai, non contavano 200 feriti e 20 Mrd di danni per l’azienda elettrica coinvolta. Inoltre si risparmiamvano un numero di tumori che pero’ nessuno al mondo potra’ ascrivere con sicurezza all’incidente.

    Dal primo scoppio ad oggi sono morti circa 400 giapponesi nel traffico e circa 2000 sono i feriti.
    Se facevano una legge per eliminare il traffico salvavano anche quelli.

  6. barbara m. 24 Marzo 2011

    stasera il mio amico ortolano della casa davanti si aggirava tutt’intorno con un’aria soddisfatta e una macchina per ramare in mano. domando: ‘ Oh Xxx, che rami?’ ‘ah, no no, non è rame, do un po’ di veleno a quest’erbacce’ ‘diserbante?’ ‘eh sì’, ecco la mia faccia :-/ :-(( :’-(((
    ora qui davanti c’è un bel profumino chimico..

    mi sa che le nubi tossiche son già tra noi, forse tu Ste in mezzo alle mandrie come sei ti salvi ancora, per il resto una più o una meno che vuoi che sia. 🙁

  7. ste 24 Marzo 2011

    La nube tossica più che altro è dentro di alcuni… ieri e oggi c’era un vicino a trinciare la potatura degli ulivi, senza aver tolto i rami grossi, con il trattore che ognitanto si spegneva dallo sforzo. Avrà bruciato in fumo nero qualche decina di litri di nafeta per distruggere la legna per terra…

  8. ste 24 Marzo 2011

    E’ stato reso noto ieri, ma questi flussi di neutroni sono stati misurati dal 13.3 al 16.3, non di recente:

    TEPCO, the operator of the nuclear plant, said the neutron beam measured about 1.5 kilometers southwest of the plant’s No. 1 and 2 reactors over three days from March 13 and is equivalent to 0.01 to 0.02 microsieverts per hour and that this is not a dangerous level.

    Per ora sembra che il bacino con le barre esauste sopra il reattore 4 bolle:

    NISA says that the water temperature in the fuel pool is 100 °C (24-03-2011, 2:40 h)

    E la pressione nel containment del reattore 3 non esiste:

    Containment pressure: – MPa (pressure below measuring range)

  9. Maria 24 Marzo 2011

    Ste, non mi capacito che il mondo non si renda conto…

  10. ste 25 Marzo 2011

    Neanche io. Siamo nella liga ci Cernobyl, ma la cosa ci disturberebbe troppo – possiamo mica cambiare stile di vita, no?

    Per ora 60-70% di Cesio e iodio di quello rilasciati nel ’86, molto nel mare. Raffreddare non si riesce, coprire con cemento e sabbia non si può se non è raffreddato e fermato.

  11. Geppetto 25 Marzo 2011

    Ciao Maria,

    di che cosa si deve rendere conto il “mondo” secondo te? Grazie.

    Aggiusto la mia stima dei morti e feriti per traffico dall’inizio della “catastrofe”: 210 e 2100.
    Questa qui pero’ non e’ una catastrofe.
    Anzi, visto che lascia tutti totalmente impassibili forse e’ cosa buona e giusta, un po’ come la crociata contro il “nucleare”, il quale, al contrario pero’, ci fa sciogliere dalla paura.

    E’ una questione di propaganda. Se giornalemnte ci mettessero le foto dei 30 morti italiani per traffico e dei 30 menomati a vita e ci raccontassero le loro storie, e lo stesso per i civili che abbiamo ammzzato in Iraq, Afghanistan, Libia … forse avremmo un mondo migliore o forse no.

  12. ste 25 Marzo 2011

    Il paragone non calza, Geppetto. Un fatto sono incidenti di lavoro, di traffico, un altro fatto di contaminare zone della terra in modo da non poter vivere lì per decenni o secoli. L’aspetto spirituale del nucleare è ancora più devastante: ci ruba energia e forza e non possiamo più trasformare le scorie per la futura “incarnazione” della terra.

  13. barbara m. 25 Marzo 2011

    ‘in modo da non poter vivere lì per decenni o secoli’
    sì, ma è quello che già stiamo facendo dappertutto. ecco perché non fa notizia in fondo, cara Maria. siamo abituati costituzionalmente a un ‘eh, che vuoi che sia!’ che alza sempre di più la posta, TUTTO diventa lecito per il ‘progresso’ o per ‘i tempi di oggi’.

    il diserbante del mio vicino a quest’ora è già nella falda insieme a chissà quanto altro precedente e l’acqua del mio pozzo secondo voi è potabile? e ritornerà ad esserlo dopo quanto tempo? 🙁
    le ruote dei mega mezzi agricoli che schiacciano i campi bagnati compattando in modo orrendo una terra senza più humus già da un pezzo, secondo voi cosa fanno?
    e si potrebbe continuare all’infinito.

    ci siamo messi in un gran bel casino. per come la vedo io stiamo per andare a sbattere contro un muro a tutta velocità e non sarà una sensazione piacevole. 🙁

  14. Geppetto 25 Marzo 2011

    Nella zona intorno a Cernobil non ci vivra’ l’uomo per adesso (alcuni si’ a dire il vero) ma si mormora che si sia sviluppata una flora ed una fauna incontaminata (dalla presenza dell’uomo). Cernobil ha creato uno spazio vitale per la vita di qualita’ superiore.

  15. Harlock 25 Marzo 2011

    Si Geppetto, fa parte dell’evoluzione, vivrà chi si adatterà. L’uomo il super ciervellone è l’unico animale che crea i presupposti per distruggere il suo abitat (già la fatto). E’ durata poco l’epoca umana, troppo veloce il cervellone umano, non è come la tartaruga che va piano e va lontano, l’uomo va veloce e sbatte contro un muro.

  16. Geppetto 25 Marzo 2011

    Harlock: E’ vero e non e’ vero. Se togli ad una popolazione i suoi predatori essa prolifera a dismisura consumando le proprie risorse e distrugge cosi’, possibilemente, il suo habitat. Vale per qualsiasi forma di vita: quella di qualita’ superiore e quella di qualita’ inferiore.
    Grazie per il tuo pensiero.
    Dunque noi distruggiamo il nostro habitat perche’ non abbiamo predatori? Ma allora i virus, i batteri, il cancro, il traffico, la guerra, il nucleare servono a qualcosa? No, il nucleare no: ammazza troppo poco.

    Ste: uso il metodo della conta dei danni per potere confrontare eventi diversi. L’ho usato per valutare alcaida e le guerre che facciamo in giro per il mondo. Mi serve per annullare i miei pregiudizi e quelli degli altri. Mi mette al riparo dalle balle dei politici, dei giornali, della religione, della filosofia, della gente. Non usarlo: ne avrai uno equivalente piu’ adatto alla tua personalita’ ed alle tue esperienze.

  17. ste 25 Marzo 2011

    L’idea che la terra senza l’uomo potrebbe sopravvivere è sbagliata e viene dalla scienza materialistica che non può vedere i nessi profondi; è tutto collegato. Se salterebbe la terra e non possiamo più incarnarci qui significherebbe conseguenze severe per il nostro cammino spirituale, e questo cammino include animali, piante, esseri elementari.

    Vero che certe specie stanno benino a Cernobyl senza l’agricoltura moderna, ma ho sentito più volte i racconti del silenzio tombale senza il canto degli uccellini:

    Un primo studio, pubblicato nel luglio del 2007, dimostrò che la contaminazione radioattiva, nella regione di Chernobyl, faceva sparire gli uccelli, sia in numero sia in varietà. I ricercatori dell’università francese Pierre and Marie Curie e della University of South Carolina avevano conteggiato e dimostrato un declino del numero dei volatili del 66%, rispetto a zone simili, ma prive di radiazioni. La biodiversità (ovvero il numero di specie presenti), risultò inferiore del 50%

  18. Geppetto 25 Marzo 2011

    Grazie Ste,

    (saltasse al posto di salterebbe)

    E poi c’era un’altra cosa interessante di cui potresti parlarci. Mi pare che tu abbia molto rispetto per la terra, la vedi come qualcosa di vivo, i bastoncini degli scalatori li vedi come delle punture, figuriamoci le radiazioni …

  19. ste 25 Marzo 2011

    Quasi quasi intuivo, che va messo “saltasse”, correggerò. Ho una bozza da ieri proprio sugli aspetti spirituali/antroposofici dell’energia nucleare, spero ti pubblicarla presto.

  20. Harlock 25 Marzo 2011

    Geppetto, poi mi spieghi come fai a contare i morti del nucleare visto che non ci riesce nessuno.

    Greenpeace dice che il bilancio di Cernobyl nel’arco di 70 anni sarà di 6.000.000 di morti. Probabilmente il bilancio di fukushima alla fine sarà anche maggiore purtroppo 🙁

    ste, la sensibilità appartiene a pochi, gli altri vivono con la LORO scienza!

  21. Geppetto 25 Marzo 2011

    Entro 70 anni 6.000.000 di morti?
    Ma a quale zona si riferiscono precisamente?

    Sono passati circa 25 anni e Greenpeace prevede il futuro di un fenomeno che nessuno e’ in grado di capire, perche’ completamete nuovo e particolare nel suo genere, per i prossimi 45 anni. Sento puzza di bruciato.

    WHO e IEAE sembra parlino 6.000 cioe’ 1000 volte meno, dopo 20 anni. Oltre non vanno perche’ non ci sono dati. Sembra.
    E’ lecito pensare che abbiano confrontato la frequenza dei vari tipi di decessi prima e dopo? Se i dati sono disponibili e’ un gioco da ragazzi. Se non ci sono dati non si puo’ dire niente.

    E’ difficile valutare. Uno dei due racconta senz’altro una balla colossale. Io credo che sia Greenpeace.

  22. Geppetto 25 Marzo 2011

    Feature story – April 18, 2006

    A new Greenpeace report has revealed that the full consequences of the Chernobyl disaster could top a quarter of a million cancer cases and nearly 100,000 fatal cancers.

    Our report involved 52 respected scientists and includes information never before published in English. It challenges the UN International Atomic Energy Agency Chernobyl Forum report, which predicted 4,000 additional deaths attributable to the accident as agross simplification of the real breadth of human suffering.

    52 respected scientists mi ricordano un po’ i climatologi e l’IAEA pure (WHO di meno).

    Diciamo 50.000 dopo 25 anni. Non e’ poco, non e’ bello.
    Se quell’area conta 100 milioni di individui nello stesso arco di tempo ci sono stati piu’ di 250.000 morti ammazzati (fonte: sempre Wikipedia). Il tutto in una cornice di morti “naturali” pari a circa 33.000.000 (vita media 75 distribuzione uniforme).
    Stiamo dunque parlando di 1 su 600.

    Iniziano a diventare cifre rilevanti. Staremo a vedere cosa succede in Giappone.

  23. ste 25 Marzo 2011

    Non contano solo i morti ma nello stesso modo le sofferenze dei vivi (o dei malati/morenti); i danni “morali”, la paura permanente della contaminazione, dover lasciare per sempre il proprio villaggio ecc. Un fatto è che nel Ucraina l’aspettativa della vita media è sceso di due anni dopo Cernobyl, ma c’erano anche altre cause come il crollo della UdSSR.

  24. Geppetto 26 Marzo 2011

    Contano ma non si possono contare.

    Per precisione i feriti di cui sopra (e sono gli ospedalizzati per piu’ di un giorno) li stimo in 21.000 (e non 2100). Sono cifre crucche, in Italia valgono quelle che ho detto per ora.

    I 100.000.000 ed i 50.000 li ho ipotizatti per avere un dato di partenza e fare due conti. Vediamo se riesco ad ottenere cifre piu’ precise.

  25. Harlock 26 Marzo 2011

    Geppetto: ohh, piano piano vedi che ci si arriva!
    sei tu che hai tirato fuori i numeri dei morti, ti volevo far notare che è praticamente impossibile prevedere i danni del nucleare …come dici tu “nessuno e’ in grado di capire, perche’ completamete nuovo e particolare nel suo genere “.
    L’ascia perdere il nucleare, la natura ci da già tutto quello che ci serve.
    Mi pare che di centrali nucleari ce ne siano anche troppe e più ce ne’ e maggiore è il danno che si fa.
    Se propio non ne puòi fare a meno a fukushima è crollato il mercato immobiliare 🙂

  26. Geppetto 26 Marzo 2011

    Ho dato un’occhiata al report che ho citato io stesso dopo la sparata dei 6 milioni.

    Dal punto di vista metodologico non va bene, e’ un guazzabuglio, c’e’ dentro molta propaganda nel modo in cui vengono proposti i dati, secondo me.

    Si parla di 93.000 e dal tono sorge il dubbio che si siano spilluzzicati le informazioni come faceva comodo a loro (lo stesso vale per la “controparte” invero, per altri motivi)

    Per ora l’effetto dei danni del nucleare pacifico, finanche con quei dati, rimane al di sotto dei danni relativi ad altri pericoli sui quali nella nostra vita quotidiana riflettiamo nemmeno per un secondo. Un po’ come alcaida.

    Per estrema prudenza si puo’ pensare a rinunciarci oppure trasferirsi in zone denuclearizzate. In Italia, da questo punto di vista, siete a posto.

    E’ veramente molto difficile decidere in merito alla questione, ma e’ normale. L’esistenza tutta e’ un’incognita.

  27. Maria 26 Marzo 2011

    Non contano solo i morti ma nello stesso modo le sofferenze dei vivi

    Infatti. Tanti anni fa ho conosciuto uno psichiatra di Minsk che mi ha spiegato che in Bielorussia le malattie mentali sono aumentate enormemente dopo Chernobyl perchè la gente deve fronteggiare un nemico invisibile, le radiazioni, di fronte al quale non ha strumenti di difesa: e questo manda la testa in palla (sintetizzo e riassumo ma fu una delle conversazioni più interessanti della mia vita)

  28. Maria 26 Marzo 2011

    Post scriptum. Lo psichiatra di Minsk mi ha spiegato anche che è stato coniato un nome apposito per questo tipo di disturbi mentali conseguenti alla radioattività ambientale e me ne ha anche detto il nome, ma era in inglese e non riesco a ricordarlo e quindi ad approfondire. Eppure mi piacerebbe, perchè il tema è diventato tremendamente d’attualità. Se qualcuno ha idea di questo nome e lo scrive qui, mi fa un piacere enorme

  29. ste 26 Marzo 2011

    Sto cercando in inglese, il nome per adesso non lo trovo, ma studi agghiaccianti sugli effetti psicologici. I liquidatori spesso hanno la “sindrome da vittime”, malinformati e rovinato la salute e niente in cambio. Alcoolismo, droghe, suicidi. Alcuni bambini cresciuti contaminati sviluppano un carattere brutto per via del loro destino speciale, spesso diventano criminale.

    La WHO rapporto menziona il problema della salute mentale il più grande problema dopo Cernobyl. 5 milioni di persone vivono nelle aree contaminate

    Currently about five million people live in areas of Belarus, the Russian Federation and Ukraine with levels of radioactive caesium deposition more than 37 kBq/m2 1 . Among them, about 270 000 people continue to live in areas classified by Soviet authorities as strictly controlled zones (SCZs), where radioactive caesium contamination exceeds 555 kBq/m2.[…]

    # Poverty, “lifestyle” diseases now rampant in the former Soviet Union and mental health problems pose a far greater threat to local communities than does radiation exposure.
    # Relocation proved a “deeply traumatic experience” for some 350,000 people moved out of the affected areas. Although 116 000 were moved from the most heavily impacted area immediately after the accident, later relocations did little to reduce radiation exposure.
    # Persistent myths and misperceptions about the threat of radiation have resulted in “paralyzing fatalism” among residents of affected areas.

    Le cifre sui morti causati dalla radiazione dalla WHO sono da prendere con le stesse pinze di quelle di Greenpeace, ogniuno ha piedine nella scacchiera, dal 1959 la WHO e la IaEA dormono nello stesso letto. Altri esperti come Jablokow gi stimano da 900’000 -1.800.000.

  30. Maria 26 Marzo 2011

    Sì, fatalism, mi hai fatto tornare in mente il termine usato dallo psichiatra. Ma lo accompagnava con un aggettivo che non era paralyzing, aveva piuttosto a che fare con panic/fear. E poi post traumatic disease/post traumatic psichycal disorder, potrebbe essere? Grazie, Ste. Se più tardi ho tempo provo a cercare anch’io

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