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Il ritorno della metcalfa


Proprio ieri se n’era parlato con l’apicoltore e oggi il ronzio delle api trai rovi accanto la vigna. Sembra che quest’anno la metcalfa si stia riprendendo, bene per le api, bruttino per le piante che coperto di melata (Honigtau in tedesco, rugiada di miele) diventeranno nere di fumaggine in giro di un mese. Era quasi completamente sparita dopo la lotta biologica introducendo la Neodryinus typhlocybae.

A proposito di miele: Secondo lui era meglio se lasciava le api qui invece di portarle nell’Appennino – fallito completamente il raccolto del Castagno. Erano tutti malati, nessuna fioritura. Quindi anche niente castagne.

7 commenti

  1. Aspirante biodinamico 26 Luglio 2010

    Anche in Piemonte mi pare che, ques’estate, vi sia una maggior presenza di Metcalfa.
    Forse perché l’inverno è stato più rigido ed ha colpito maggiormente il neodryinus?

    Grazie ste per le sempre bellissime cose che ci fai vedere e per gli interessanti stimoli di riflessione.

  2. Harlock 26 Luglio 2010

    Se ho capito bene, l’apicoltore quest’anno non ha raccolto miele: l’acacia è fallita per le piogge, il castagno perché è malato.
    Com’è possibile, che io che ho le api nell’appennino e non sono esperto, con tre arnie compreso quella debole, arriverò a raccogliere oltre 100 Kg di miele??

  3. ste 26 Luglio 2010

    Son bravi a piangere sembrano contadini 😉

    L’acacia nei posti alti sembra che è andato bene alla fine. Hai dei castagni vicini o sono più alti?

  4. Gabriele Landi 27 Luglio 2010

    Confermo la presenza della melata, qui da me (Mugello) la stanno raccogliendo alla grande, per ora quasi un melario a cassa (circa 18 Kg), in alcuni casi il primo melario è pieno e bisognerà aggiungerne un’altro… Sul piangersi addosso è più che altro rabbia perchè per preparare le famiglie ti fai un gran culo e lavori anche la notte per spostarle; se poi non raccogli niente il minimo che puoi fare è imprecare… Saluti…

  5. Harlock 27 Luglio 2010

    Anche i tessitori piangono sempre 🙂

    I castagni partono proprio sopra di me, sotto ci sono gli olivi, e ai lati le acacie 😉

  6. elena 29 Luglio 2010

    …ah si chiama così? sulla confezione dell’insetticida che ho preso me li chiama “Aleurodidi”…. pesco, fichi, e altre piante, acacie comprese, infestate…. si sono trasferiti anche sui pomodori….quest’anno una strage!:( e le “gatte” o cavolaia ha deciso che le mie 100 piante di cavolo gli piacciono assai….uff!:(

  7. ASPIRANTE BIODINAMICO 29 Luglio 2010

    @elena
    Gli aleurodidi sono un’altro altra cosa: molto più piccoli, tipo “farfalline” bianche, le puoi limitare molto o eliminare del tutto con le trappole CROMOTROPICHE gialle (fogli di plastica colorata ricoperti di colla) appesi tra la vegetazione.

    L’insetticida ha poco effetto sia sugli aleurodidi che sulla metcalfa.

    Per controllare quest’ultima occorre tenere l’erba sfalciata, dare alle piante piante luce (evevtuale potatura verde), trattarer con acqua e sapone per “sciogliere le “muffette” bianche dove depongono le uova.

Commenti chiusi.

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