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Global freezing

Nessun caporedattore la metterebbe in prima pagina, la notizia che i ghiacciai sono cresciuti:

Ma la cosa che fa pensare, e devo dire anche arrabbiare, è che è stato praticamente taciuto che questo inverno è stato uno dei più freddi degli ultimi anni a livello globale. Dopo il minimo raggiunto in settembre 2007, i ghiacci marini artici hanno ripreso diverse milioni di kmq, tanto da riportarsi a solo mezzo milione dalla norma. Tutte le rilevazioni satellitari confermano che questo trimestre invernale ha fatto segnare una anomalia termica negativa globale pari a -0,1°C, rispetto alla media trentennale dei rilevamenti satellitari 1979-2008. Da sottolineare inoltre che contemporaneamente al minimo estivo dei ghiacci artici vi era stato il record di estensione dei ghiacci antartici, passato totalmente sotto silenzio. Anche i dati terrestri confermano che l’inverno appena finito è stato uno dei più freddi degli ultimi 15/20 anni. Ciò rappresenta un dato, inoppugnabile.

16 commenti

  1. giovanni 27 Marzo 2008

    Sono sempre più i dati “scientifici” a riguardo.
    Ed è clamoroso come i mezzi di comunicazione tacciano a riguardo, e continuino a martellarci con il solito refrain del riscaldamento globale…
    Per amore della verità, almeno una volta nella vita, bisogna mettere in discussione ogni cosa certezza, diceva Cartesio!

  2. mattia 27 Marzo 2008

    ormai siamo in un sistema distruttivo ,
    se non distruggono il mondo , distruggono le nostre menti , dicendoci solo quello che interessa o che fa notizia e sempre e solo verso le cose piu’ brutte.

  3. Silviu' 27 Marzo 2008

    Il “mitico” Blondet è giornalista discusso (e spesso assai discutibile). Oltre che sull’argomento di questo post, ha scritto di una cosa che mi preoccupa assai da oltre un anno
    http://www.effedieffe.com/content/view/2661/171/
    e ci ha aggiunto pure i pippistrelli, mannaggia a lui!

  4. ste 27 Marzo 2008

    La verità spesso sta nel mezzo. Grazie del link, non sapevo dei problemi dei pipistrelli. Preoccupante, anche questo.

    Bioindicatori si chiamano queste specie…

  5. upuaut 27 Marzo 2008

    Mah. Mi piacerebbe sapere a chi dar retta. Pochi giorni fa avevo scritto un post su una notizia che diceva l’esatto contrario. Non si tratta di differenti opinioni, ma proprio di affermare due cose opposte.

  6. ste 27 Marzo 2008

    Penso che la cosa più importante è di ammettere che la natura è un sistema vivo e complesso (come dice Galilei, citato nel inizio dell’articolo segnalato nel post). Mi fanno paura le soluzioni semplici semplici materialistici del tipo inquinamento > CO2 > effetto serra > ridurre CO2 con biodiesel, immagazzinarlo e vietare i animali sul pascolo e tutti felici.

    Credo che il cambiamento sia in atto, anche ma non solo per merito nostro, e che le consequenze saranno non prevedibili esattamente e che i calcoli che fanno sono abbastanza irresponsabile.
    Intanto è già un affare: Sei mica contro le misure anti-global-warming? Allora accetta cosa ti proponiamo. Il dopo-terrorismo insomma.

  7. Aldo 27 Marzo 2008

    Upuaut: “Mah. Mi piacerebbe sapere a chi dar retta.”

    Dài retta a ciò che vedi, che tocchi e che senti, e solo a quello. Anche così, ce ne sono delle belle, tipo quel tale che oggi pomeriggio, il 27 marzo, bagnava i campi a Piovera (un paese vicino ad Alessandria). Vivo in zona da 44 anni e fino ad oggi non ho visto mai nessuno farlo tanto presto.

  8. Deserteur 27 Marzo 2008

    Chiariamo alcune cose. L’estensione dei ghiacci artici ha una naturale oscillazione tra estate e inverno. Quindi, che durante l’inverno siano aumentati, è normalissimo, e non stupisce che non faccia notizia. Il punto è che nell’estate 2007 si sono sciolti come mai prima. La tendenza è preoccupante, vedremo cosa accadrà nelle prossime estati. Tutte queste cose sono descritte con rigore scientifico qui (mancano ancora i dati relativi ai primi mesi del 2008). Si noti in particolare la fig.2, che mostra chiaramente l’oscillazione su base annua, e il minimo assoluto raggiunto nel 2007.

  9. ste 27 Marzo 2008

    Quello che mi da fastidio è questo allarmismo fine a se stesso.
    Almeno questo inverno i ghiaccio artici sembrano ricresciuti un bel po’ e questo è una notizia positiva.

  10. Deserteur 28 Marzo 2008

    Non è fine a se stesso, Ste. Ogni estate i ghiacci artici si sciolgono un po’ di più. Questo è dovuto a una crescita della temperatura del globo, anche questo ampiamente dimostrato sperimentalmente. E questo sembra attribuibile, attraverso un grandissimo lavoro di modellizzazione che coinvolge centinaia di gruppi di ricerca, all’aumento della concentrazione in atmosfera dei gas serra, in primis l’anidride carbonica. L’allarmismo (delle persone serie) non è fine a se stesso, ma ha lo scopo di convincere l’umanità della necessità di ridurre quanto più possibile l’emissione di questi gas serra. Ciao.

  11. Silviu' 28 Marzo 2008

    Sarà ma in Antartide si è (o si sta, non è chiaro) staccando una roba tipo la Campania…
    E questo autunno/inverno qui a Milano non è praticamente mai piovuto…ma le zanzare non mancano. Mi sa che Aldo ha proprio ragione!

  12. ste 28 Marzo 2008

    L’allarmismo (non l’allarme) è buona a poco secondo me, si scaldano solo emozioni e si nutre una paura di sottofondo. La reazione o azione di un soggetto pieno di emozioni e paura fa più danno che altro.

    (non era un post di stampo negazionista – volevo solo dare un po’ un contropeso al grido “si scoglie si scolgie”)

  13. upuaut 28 Marzo 2008

    Aldo, se do’ retta a quello che vedo, mi spavento molto di piu’. E’ gia’ un bel po’ che le cose non vanno come dovrebbero, da queste parti (e un po’ dappertutto, mi sa).

  14. Antonio 29 Marzo 2008

    Vi posto questa e-mail che mi ha inviato il sito enotime.it:
    ciao

    GLI EFFETTI E LE CURIOSITA’ DELLE ANOMALIE CLIMATICHE DELLA PRIMAVERA
    Fioriture impazzite, parassiti che proliferano indisturbati, sono solo alcuni degli effetti più evidenti
    Gli effetti del clima che sta cambiando sta modificando i ritmi naturali della natura, che cerca di rispondere alle repentine variazioni come può. Ecco alcuni degli effetti più plateali che si stanno verificando nel nostro Paese legati a questi mutamenti.

    • Le prime rondini sono state avvistate In Toscana a partire dalla fine di gennaio;

    • Durante tutto il periodo invernale vi sono stati avvistamenti di pipistrelli, che quindi, diversamente dalla norma, non sono andati in letargo;

    • Gli orsi escono già dal letargo: è stata avvistata un mamma orsa che passeggiava con i suoi due cuccioli sulle piste da sci di Madonna di Campiglio. Normalmente in questo periodo invernale gli orsi sono in letargo, ma le particolari condizioni meteo degli ultimi mesi hanno scombussolato probabilmente i loro ritmi biologici.

    • Per effetto delle fioriture anticipate e della siccità perdurante il clima sta mandando in crisi le api;

    • Nelle acque del tirreno settentrionale per la prima volta sono spiaggiati i pesci re che normalmente vivono nell’oceano;

    • Normalmente i pollini di nocciolo e cipresso fanno la loro apparizione verso la fine di gennaio e raggiungono i valori massimi tra la metà di febbraio (nocciolo) e la prima decade di marzo (cipresso) per poi calare gradatamente. Tuttavia l’innalzamento delle temperature ha determinato un anticipo di circa quindici giorni della fioritura di queste specie;

    • Da alcuni anni i sintomi di allergie compaiono in netto anticipo rispetto al passato. Le regioni dove si registrano gli incrementi più elevati di polline e dove i primi pollini di piante allergeniche possono essere riscontrati addirittura con quasi un mese di anticipo rispetto alla norma, sono Umbria, Toscana, Liguria e le regioni meridionali;

    • Comparsa anticipata della processionaria del pino: a causa delle temperature miti sono stati osservati degli spostamenti anticipati di larve pelose;

    • si sono registrati, ad esempio, anticipi nella fenologia stimati di 15 giorni per la mimosa, di 10 giorni per susino ornamentale e gelso ed è di circa 5 giorni quello per melo, pero, pesco, susino albicocco e ciliegio;

    • Sono già presenti sul mercato i piselli e le fave di produzione nazionale per effetto di una maturazione anticipata dall’andamento del clima;

    • L’inverno 2007 ha fatto registrare un calo delle precipitazioni del 27%, sulla base dei dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr), rispetto al periodo di riferimento 1961 -1990;

    • La temperatura rilevata sull’arco alpino è stata all’incirca di 2°C al di sopra della media stagionale, causando un anticipato scioglimento di buona parte del manto nevoso accumulato;

    • Nel Centro Italia i cereali stanno mostrando ritardi fenologici dovuti al deficit idrico invernale;

    FONTE: Elaborazioni Coldiretti su dati del Centro di Bioclimatologia all’Università di Firenze

    Elisabetta Fezzi

  15. Aldo 29 Marzo 2008

    Upuaut: “se do’ retta a quello che vedo, mi spavento molto di piu’”

    Appunto. Quello è il segnale: se guardandoti intorno vedi di che preoccuparti, allora è ora di preoccuparsi. Sicuramente non è un bel vivere, ma così è.

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