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5 commenti

  1. Nicola 22 Gennaio 2008

    Art. 7.

    Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
    I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

    Questo è probabilmente (da sempre) l’articolo meno applicato della nostra Costituzione, causa le continue ingerenze Vaticane nel nostro Stato.

    Il Cardinale Bagnasco, l’erede di Ruini, ha definito l’Italia un paese sfilacciato, frammentato, a coriandoli, con un blocco dello slancio e della crescita economica (è un economista? non lo sapevo). Probabile che Berlusconi, oltre a Mastella, accoglierà nel suo partito pure Bagnasco (peccato per lui che i preti non possono candidarsi).

    Tra le altre cose, Bagnasco ha aggiunto che: “la famiglia è fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna” e la Chiesa “si oppone alla regolamentazione per legge delle coppie di fatto”. Ecco, lo dica pure a Casini e Fini, quelli del Family Day, che di famiglie ne hanno due (oppure a Mele, che oltre alla famiglia ha pure le donnine). L’ipocrisia, in politica, come sempre la fa da padrona.
    Il discorso di Bagnasco è proseguito con un continuo attacco al governo italiano: rifiuti, incidenti sul lavoro, 194. La Chiesa non dovrebbe fare politica, invece si è palesemente schierata con il Centro Destra (che novità, la Chiesa è sempre stata un’istituzione di destra)

    Il prete di Ceppaloni, il paese di Mastella, durante l’omelia domenicale, ha attaccato i Giudici, rei di indagare sulla famiglia del compaesano, che tanto li ha aiutati…
    Domenica Mastella era in Piazza San Pietro a fare campagna elettorale.

    Ieri sera a Porta a Porta (In Italia la crisi di governo va in onda in Tv da Vespa), Mastella ha delirato per ore. Prima ha accusato i magistrati di Santa Maria Capua Vetere di avere provocato la crisi di governo (???) poi, incalzato dai giornalisti sulla fandonia che aveva appena detto, ha replicato che la maggioranza non c’era più, ma solo tre giorni prima aveva dato il suo appoggio al governo. Cosa è cambiato nel frattempo? Mastella ha farneticato qualche parola, senza senso.

    Il progetto ceppalonico è chiaro: Mastella da tempo lavorava per il salto del fosso, appena persa la sua poltrona, ha chiuso il cerchio. Checché ne dica, l’unica cosa veramente importante per lui, è il potere. Ha accusato i magistrati di indagare su di lui! A suo parere, il ministro della giustizia e consorte, non possono essere indagati.

    Questo è Mastella, sono curioso di vedere chi deciderà di accollarselo, alle prossime elezioni.

  2. luciano masiero 22 Gennaio 2008

    ROMA – Mastella lascia la maggioranza?. «Sta avvenendo una raccolta di rifiuti tossici e nocivi da parte di Berlusconi che saranno riciclati per tornare poi seminuovi in quella discarica, anzi in quella grande oasi tossica e nociva che è diventata il Parlamento italiano», ha detto Beppe Grillo riguardo all’annuncio di Clemente Mastella che ha dichiarato finita l’esperienza con l’attuale centrosinistra.

    l.masiero

  3. luciano masiero 22 Gennaio 2008

    Io sono d’accordo con Grillo, perchè Mastella, non ha motivi per far cadere il governo, se non quello dei suoi problemi familiari e non puo’ neanche dire che Prodi non gli abbia espresso solidarietà, al proposito leggasi questo:
    GOVERNO; PRODI: MASTELLA NON E’ STATO LASCIATO SOLO

    Il Premier alla Camera:”Gli ho espresso più volte solidarietà”

    postato 1 ora fa

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    Roma, 22 gen. (Apcom) – A Clemente Mastella è stata espressa più volte “solidarietà” per la vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto, il leader dell’Udeur non è stato “lasciato solo”. Lo dice il presidente del Consiglio Romano Prodi intervenendo in Aula alla Camera.

    “Sicuramente – dice – sulla scelta del partito del senatore Clemente Mastella ha influito la vicenda giudiziaria che lo ha investito sul piano personale e politico, episodio per il quale ho espresso personalmente e a nome del governo piena solidarietà”. Aggiunge Prodi: “Una solidarietà che gli ho ribadito in più occasioni. Mastella non è stato lasciato solo”.

  4. ste 22 Gennaio 2008

    E’ un gran schifo: solidarietà con Mastella, con Cuffaro, con il Papa che non si sente mai parlare… incollo (visto che qui s’incolla di tutto…) qui un altro link a Lorenzo C:

    Anche i sassi l’hanno capita che il vero motivo per cui Mastella se ne va si chiama legge elettorale e referendum. Il resto dello spettacolo è per il pubblico pagante di “Porta a Porta” o giù di lì.

    Se approvavano una legge elettorale con uno sbarramento qualsiasi (anche quello per i bambini che entrano gratis a Gardaland) Mastella e la famiglia allargata, con il loro 1,4%, rischiavano di non entrare nemmeno più in parlamento.

  5. Silvio 25 Gennaio 2008

    è il tuo secondo quasi che mi lascia basito. O forse perplesso (mo’ ci penso)

Commenti chiusi.

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