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Allevamenti fuori legge

Si legge che dall’anno prossimo sono vietati i allevamenti di animali da pelliccia in Italia. Pare senz’altro una notizia ottima, ma forse non lo è, dice il contadino, ma mica per far polemica. Non lo è perché è una decisione presa e condizionata dall’emozione (e magari dall’assenza di una lobby forte : provengano per l’80% da – prova a dire da dove). Per tant’anni abbiamo viste campagne sanguinose per questo tipo di divieto, nel nome degli animali, naturalmente. Un successo assoluto sarebbe invece il divieto di portarle (forse siamo vicini, visto che i divieti dalle lampade all’incandescenza fino al fumo vanno molto di moda).

Ma il contadino francamente non vede una grande differenza tra tenere dentro, diciamo, 100 struzzi o tenere dentro 100 volpi. E non dire che va bene l’uno perché si mangia la carne o le uova: non abbiamo necessità assoluta né di magiare pollo né di portare una pelliccia bella di lupo siberiano: sono di lusso entrambi, e la pelliccia dura anche di più. E dovrebbe essere libero ogni uno di decidere da sé, cosa vuole fare e sostenere o meno con la sua spesa, in certi limiti delle legge ovviamente.

Ma è molto più facile fare delle campagne per la protezione di animali pelosi bellissimi che per struzzi, polli o tutti questi frutti di mare che nuotano in mezz’acqua e mezz’antibiotici nelle acquacolture.

Il punto che non gli piace per nulla è che si legifera in base a emozioni. Se vogliamo protegge gli animali (tutti, anche le tarpe?) ci vuole ben altro che un divieto, ci vuole una presa di coscienza, e che pgniuno si prende le sue responsabilità.

8 commenti

  1. alba 2 Marzo 2007

    hai ragione

  2. fabio 2 Marzo 2007

    bene.era ora di finirla di sfruttare questi poveri animali che fanno tanta tenerezza.in fin dei conti possiamo continuare a sfogarci in modo ‘eticamente corretto’ usando repellenti per ragni insetticidi vari,ecc,ecc,tanto sono così piccoli che neanche si vede quanto soffrono e poi scusa mica possiamo preoccuparci di tutte queste specie repellenti e schifose,basta farlo per quelle poche che ci propinano come degne i conduttori televisivi & c.

  3. Alessandro Ronchi 3 Marzo 2007

    Non sono d’accordo con te, Ste.
    E’ vero che bisognerebbe vietare anche l’importazione di pellicce. Come risposta posso solo dirti che non si fa nessuna scala senza un primo gradino.

    Il discorso degli allevamenti per l’alimentazione, invece, è molto più complesso. E’ vero, potremmmo diventare tutti vegetariani, e sicuramente il pianeta ne avrebbe un gran vantaggio.
    Però come scrivo nel mio blog la pelliccia, anche se dura di più, non è indispensabile. Senza giubbotto di visone si vive lo stesso. Così come si vive anche senza un soprammobile d’avorio.

    Si potrebbe vivere anche senza struzzo, ma le due necessità sono a mio parere molto diverse. Per risolvere la prima il cambiamento culturale si è quasi completato (le ragazze con la pelliccia fanno un po’ ridere, così come le signore con la volpe al collo), per il problema dell’abuso della carne invece siamo più indietro.

    Come prima, non si fa nessuna scala senza il primo gradino.
    Questa legge è dannosa o positiva? Non cambierà il Mondo, ma è comunque un contributo positivo.

    Ciao!

  4. ste 3 Marzo 2007

    Non dico che la legge è da buttare e sono d’coordo che bisogna cominciare da qualche parte, ma non mi piace il modo com’è nato, trovo pericoloso questo metodo emozionale.
    Chiuderei subito tutti allevamenti con più di un certo numero di animali e senza terreno in corrispondenza.

  5. Francesco Orsenigo 3 Marzo 2007

    Uh….
    “Vietato Uccidere Animali Carini”..
    Come dire che solo chi é simile a te ha diritto di vivere.
    Per quello che mi riguarda non é tanto diverso dal razzismo.

    Solitamente la ragione addotta dagli animalisti (non vorrei fare di tutta l’erba un fascio, peró) é che gli animali da pelliccia vengono trattati in modo inusualmente crudele.

    (Ditelo ad anguille e aragoste, cmq…)

  6. anjin 3 Marzo 2007

    le tarpe? cosa diavolo sono le tarpe? aniway – o come si dice oggi cmq – condivido il tuo punto di vista sulla coscienza, ma sono in questi tempi bui, un po’ sconfortata: non vedo tanto rispetto neppure per se stessi, come credere che possa essercene per qualche “bestia”…

    io per me amo i polipi

    (Montale mi perdonerà, spero)

  7. ste 3 Marzo 2007

    forse si chiamano ratti, in italiano 😉

    per il resto ti do ragione, amare se stessi urge un bel po’

  8. fULLDYNAMIX 13 Marzo 2007

    Io dico che ognuno dovrebbe fare quello che per lui è giusto senza fare male a nessuno. Se a me serve qualcosa per sopravivere lo prendo (tipo la carne dell’animale). Se ho freddo mi compro un giubotto magari in Gore-tex che forse è meglio della peliccia. Ma se io fossi un Siberiano e avessi freddo, allora l’orso o la volpe che mi passa davanti eehhh..

Commenti chiusi.

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