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Archivio: scienza e non

Sabato 27 Gennaio

I pianeti e la natura

Forse la scienza si occuperà un giorno di fenomeni come quello del ghiaccio che si forma nel coso dove bevano le pecore. Maria Thun sostiene che questi immagini rispecchiano sempre i rapporti dei angoli del sole, della luna e dei pianeti della notte. L'elemento che manifesta il fenomeno è quello di terra. Fatto sta che l'acqua ghiaccia solo una volta creando un immagine forte, il giorno dopo la stessa acqua (non hanno bevuto lì, le pecore) ghiaccia in modo indifferente (seconda foto).

ghiaccioghiacco


Venerdì 1 Settembre

Clostridium difficile: Nomen est omen

Il contadino si è sempre meravigliato dell'uso massiccio che si fa degli antibiotici qui in Italia (e anche del cortisone, ma questo è un altra storia ancora); i medici di famiglia son capace di prescriverli anche con l'influenza (gli antibiotici ammazzano solo batteri, e questi son malattie virali). Poi l'uso dentro nelle stalle è meglio di ignorare. E pure sono vent'anni che si sa quello che succederà: l'immunizazzione, la nascità di ceppi letali che non si riesce a fermare più e altre menate. Gli antibiotici erano strumenti molto preziosi e li abbiamo già sciupati ora. Nel nord della Francia sono morte ben quattrodici persone, per colpa di un versione più aggressiva Clostridium difficile:

È un processo infiammatorio con lesione dei tessuti intestinali (necrosi) e formazioni di false membrane. Questa malattia è dovuta al proliferare nell'intestino di alcuni batteri, tra i quali il più importante è il Clostridium difficile, il cui sviluppo viene favorita da una terapia a base di antibiotici che distrugge gli altri microrganismi presenti nell'intestino, lasciando libero campo al Clostridium difficile.
La malattia si manifesta con forte diarrea in concomitanza di somministrazione degli antibiotici, che si prolunga anche per quaranta giorni.

Circa 5% della popolazione convivono con questo batterio nella sua forme normale e i problemi nascono solo appena prendono gli antibiotici.

Qualche link in inglese:

Remember SARS? C. difficile may be worse

here are certainly dozens, perhaps hundreds of strains of C. difficile, most notably a superbug known as the epidemic strain. This hypervirulent variety has killed thousands of people -- often elderly patients in hospital -- across North America over roughly the past five years, particularly in Quebec. There, C. diff. killed an estimated 2,000 patients in 2003-2004 alone. Typically, the victims have been on antibiotics, which in addition to combatting infection, also wipe out the good bacteria normally found in the gastrointestinal tract. In their absence, C. diff. has no competition and thrives. The connection to recent exposure to antibiotics is so pronounced it is considered a virtual prerequisite for coming down with Clostridium difficile. Until now.


AUSTRALIAN hospitals have been warned to be prepared for the possible outbreak of a highly infectious strain of a diarrhoea-causing organism that has proven resistant to antibiotics.
Canada, Europe and the US have all recently seen sudden increases in Clostridium difficile (C. difficile), the most commonly diagnosed cause of infectious hospital-acquired diarrhoea in developed countries.

Giovedì 24 Agosto

Quantita no, qualità sì

Pluto ha perso la grandezza necessaria per essere considerato un pianeta. Ma per questo non i suoi effetti e la sua qualità spirituale. Da notare le coindicenze delle scoperte tecnologiche con quelle astronomiche: Uranus che regna l'elettricità, e la tecnologia nucleare si esplora appena scoperto Pluto. Xena, il decimo, sta per lo sviluppo di un'altra capacità, solo che il contadino ora non si ricorda più quale.

plutone.jpg

Sabato 25 Febbraio

Ecco a cosa serve la scienza

Per provare che le patate fritte fanno male. Grazie. Aiutano magari anche a capire i meccanismi perché uno si deve drogare col fritto, ma non sarà di molto aiuto.

Giovedì 12 Gennaio

Maiali illuminati, scienziati molto meno

Se ne sentiva la mancanza: adesso l'umanità ha tre nuovi maiali che si illuminano al buio.

Maiale transgenico fluorescente

Domenica 20 Novembre

I topi e i piselli

Ticinonline

SYDNEY - Un esperimento pluriennnale con piselli modificati geneticamente è stato interrotto in Australia per motivi di sicurezza. I topi che si sono nutriti di questi legumi hanno infatti contratto una malattia ai polmoni. Secondo Thomas Higgins, vicedirettore dell'istituto di ricerca statale CSIRO, la reazione dei roditori è dovuta probabilmente alla mutazione di una proteina e potrebbe avvenire anche nell'uomo.

La Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO) era riuscita a creare nel sud dell'Australia un campo di piante di piselli resistenti praticamente al 100% alle infestazioni da parte degli insetti. Quello che in un primo tempo sembrava un successo per un progetto costato milioni di dollari e dalla durata di 10 anni ha dovuto però essere bruscamente interrotto quando in un test i piselli sono stati dati da mangiare ai topi: gli animali hanno sviluppato un'infiammazione ai polmoni.

E' una technica molta primitiva (nel pensiero che sta alla base,, non nel reale fisico dov'è complicata abbastanza), quella degli OGM. Qui s'è detto spesso che bastarebbe fare degli esperimmenti come questo per far vedere la poco vitalità o addiritura la velenosità di questi non-alimenti. Basterebbe magari solo avere un po' di sana intuizione, almeno si risparmierebbe le sofferenze ai topi e compagni che devono mangiare i nostri miseri tentativi di miglioramento genetico. Ma ormai si andrà avanti nella speranza di trovare qualchecosa vendibile e digeribile:

“Even though this GM field pea research will not be progressed further, the technology is very valuable and we're considering applying it to other research..." (dal media release della CSIRO)

Domenica 13 Novembre

Il nostro futuro

Per chi è interessato:

Gli embrioni vengono ceduti al puro prezzo di costo con un contratto di riacquisto degli eventuali maschi che nasceranno ed una opzione sulle femmine.

Grazie a questo programma non meno di 30 lotti di embrioni delle migliori famiglie sono stati finora trapiantati con ottimi risultati in termini di gravidanze ottenute; tra queste per esempio abbiamo 6 gravidanze di Titanic su Crockett-Acres Durham MAE una delle migliori Durham negli USA (madre Bellwood EX e nonna Leadman EX 95) , e sempre con TITANIC 4 gravidanze su Henkeseen BWM CYNTHIE , nipote della Hillary...

Per ora si tratta di mucche, per ora, e Hillary non è la moglie di Clinton.

Martedì 8 Novembre

La via complicata

L'AUSTRALIA BREVETTA UN PRINCIPO ATTIVO DELL'OLIO EXTRAVERGINE

Le ricerche dimostrano che l'olio è un antinfiammatorio naturale, australiani e americani riproducono la molecola in laboratorio e la brevettano.

Di cultivare l'ulivo a modo senza concimi chimici, senza irrorarli con gas nervini contro il baco per poi fare l'olio e mangiarlo al sottoscritto pare un po' piu semplice. Ma è chiaramente meno moderno.

Sabato 29 Ottobre

Sempre peggio

ANSA.it - Aviaria: pollo resistente a virus?

Scienziati britannici stanno cercando di creare polli geneticamente modificati che siano in grado di resistere all'influenza aviaria. Si ridurrebbero cosi' i rischi anche per l'uomo.

O citrulli, ma rivedere un po' il sistema globale di allevamento intensivo no, eh?

Aggiornamento: Su Repubblica più dettagli degli ricercatori malati:

"Una volta ottenuto il permesso dalle autorità, riteniamo che ci vorrebbero 4 o 5 anni a rimpiazzare l'intera popolazione mondiale dei polli"- ha affermato Tiley

Mercoledì 26 Ottobre

Vaccino, teoria e pratica

[Scusate tanto, ma se non si parla due volte al dì di vaccini, tamiflu ecc non si fa informazione contemporanea seria. Dappertutto fanno dei test sulla presenza del virus nei volatili. Il contadino pensa che si deve trattare di test sulla presenza di anticorpi. Si cita ora per una volta il contadino stesso:

... si ricorda bene anche dalla vaccinazione obbligatoria contro la brucellosi. Vaccinarono per anni gli agnelli da tre a sei mesi di vita (quelli che si pensava di allevare). Ad un certo punto cambiarono idea: Niente più vaccino, invece test di sangue e una finaccia per la pecora che risultava positiva. Positiva? Era vaccinata, o no? Erano quelli più robusti in genere...

]

Sabato 22 Ottobre

Dottore mi sento male

La madre del contadino ha l'abitudine di mandare buste (o meglio pacchi) di ritagli di giornali (svizzeri) che ritiene interessanti per lui.
C'era anche questo qui:

I pericoli della medicina

Errore medico: in Italia muore il 6% dei pazienti (sarà il sei percento dei morti; Ndr)
Fonte AGI: Agenzia giornalistica italiana

In Italia ogni anno, mediamente, muore oltre il 6% dei ricoverati in ospedale per un errore medico. E' uno dei dati più significativi emerso in apertura del Sesto simposio internazionale di salute pubblica in corso oggi a Villa Porro Pirelli di Induno Olona (Varese). Organizzato dall'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Varese sul tema "La medicina centrata sulla sicurezza del paziente" e vede la partecipazione non solo di medici ma anche di numerosi magistrati. L'errore medico sta diventando la preoccupazione maggiore dei sistemi sanitari odierni. Il simposio vuole lanciare proposte affinché il medico che sbaglia non si nasconda ma, anzi, evidenzi lo sbaglio per poterlo studiare senza il timore di finire sulla graticola della giustizia. In Italia, come nella maggior parte dei paesi europei, non vi è una rilevazione a livello nazionale sugli errori. Durante il simposio sono stati presi ad esempio i numeri pubblicati dalla rivista "Rischio sanità" del giugno 2001: in Italia si effettuano mediamente 8 milioni di ricoveri l'anno. Ben 340mila pazienti escono dagli ospedali con danni o malattie dovuti esclusivamente ad errori nelle cure o a disservizi ospedalieri. Il numero dei morti in conseguenza di errori è fortemente incerto ed oscilla tra 14mila e 50mila decessi. Se si considera che nel 2000 si sono verificati 557.584 decessi nel loro complesso, i 35mila morti per errore medico costituiscono il 6,2%.
(AGI)

Poi sparano a zero sull'omeopatia&co.

Disinfettare fa bene, anzi no

Da un bel po' son riusciti a vendere sempre più saponi e detersivi antibatteriche alle massaie. Tutto la casa lucida, sterile e sana e il bimbo pulito e felice, suggerisce la pubblicità co successo. Pare che questo pensiero corto corto viene ora smascherato dalla scienza stessa che prima contribuiva a crearlo, incolpendo i poveri batteri innocenti per le nostre malattie:

Mr. Clean rejected by hand wringing Scientists

WASHINGTON -- Antibacterial soaps and washes aren't any better than plain, old soap and water for fighting illness in the household, says a panel of federal health advisers.

They warned manufacturers they will have to prove their products' benefits or they may be restricted from marketing them.

Giovedì 13 Ottobre

Vaccini, scienza, paura e soldi

Pare che la paura dell'influenza aviaria abbia definitivamente sostituita quella del terrorismo. Il tamiflu genera un flusso costante di denaro nelle casse della Roche, ma la Novartis è un po' depressa perché non ha nulla da offrire per quel mercato immensa della paura. Ora forse acquisterà una ditta vicina Siena che (forse) sforna un vaccino contro la 'influenza aviaria:

Poco fuori Siena, in un paesaggio bucolico, la cittadella della Chiron-Vaccines. Tutto ordinato, pulito. Sembra un campus universitario. Invece qui, - unico centro in Italia - si sviluppano e si producono i vaccini contro l'influenza.

Arriviamo poco prima della pausa pranzo. Molte persone sul piazzale antistante la mensa, tantissimi i giovani. Sono in buona parte ricercatori provenienti da tutto il mondo.

Una lunga storia di vaccini

La Chiron fu fondata, agli inizi del 1900, da Achille Sclavo, che qui diede vita all'Istituto sieroterapico e vaccinogeno toscano.

Nel 1955, fu lanciato il primo vaccino antinfluenzale. Nel 1963, proprio qui, fu sviluppato il vaccino anti-polio.

L'istituto, passato una decina di anni fa sotto il controllo dell'americana Chiron, sforna ora vaccini contro il morbillo, la rosolia, la pertosse e la meningite.

Qui il contadino interrompe l'articolo per sostenere la sua tesi chequesti qui hanno fatto un danno grosso a tutti bambini vaccinati con i lori prodotti. Le malattie d'infanzia sono erano un rimedio utilissimo, fortificavano tutto l'essere. Quando uno guarda intorno vede che le malattie si prendono in momenti ben precisi, ogniuno la sua. Confrontare l'organismo con un vaccino (che è sempre una malattia, anche se mutilata) in un momento qualsiasi è sbagliato secondo lui. Salutano le allergie e altre cose ancora, ma la prova diretta che derivano da queste campagne di vaccinazione è difficile da dare. E si va avanti:

"Il settore dei vaccini è in piena espansione. Dieci anni fa, fatturava 2 miliardi di dollari, oggi ne fattura 10 e continua a crescere" dice a swissinfo, il professore Rino Rappuoli, direttore di ricerca della Chiron.

Il contadino si ricorda della storia del Dr. Sabin, che mise il suo vaccino a disposizione senza brevettarlo, ma erano tempi diversi, e la gente aveva dei assurdi ideali strani altruistiche e se ne fregavano del mercato azionistico. Poi:

"Spendere qualche miliardo di euro per essere pronti in caso di pandemia" ci dice Rappuoli, è assolutamente ragionevole. Provi a pensare ai costi causati nel mondo dal morbo della mucca pazza. Spendendo qualche miliardo di dollari si poteva prevenire, evitando i danni economici che invece ci sono stati"

Se non governavano le mucche con carne sarebbe stata sì una prevenzione nel significato vero della parola. Il contadino ha poi la sensazione che spesso ci muoviamo troppo e sensa senso. Quando Lothar, la famosa tempesta che 5 anni fa annientava tra altro anche la foresta nera, in Svizzera si davano da fare molto, portarono via gli abeti per terra, fecero delle barre antierosione, misero trappole contro gli tarli e rimpiantaro alberini. Alla fine veniva fuori che dove non sono intervenuti fior di scienziati, biologici e politici (non potevano intervenire dappertutto, neanche i svizzeri) il bosco aveva ripreso meglio...

Poi la metcalfa, che infestava l'Italia un decennio fa. Creava seri problemi per qualche anno, ora non c'è quasi più, e non per merito di qualche scienziato e misure studiate. Per la lingua blu delle pecore il contadino è della stessa idea, e quanto ci costava la campagna di vaccinazione obbligatoria non si sa.

Ora il danno maggiore magari viene fatta per gli effetti collaterali degli antivirali e poi magari con vaccini poco testati per la furia che s'ha. Lasciateli fare, le epidemie, si regolano da sé. Niente paura.

PS: Si parla (male) di vaccinazione preventiva contro l'influenza anche qui...

Giovedì 8 Settembre

Effetto placebo

La notizia che il 3457esimo studio scientifico sull'omeopatia dimostrerebbe la sua inefficienza è un po vecchia. Ormai le notizie sono diventate un po' come la plastica, non durano niente.

""L'evidenza a favore dell'effetto concreto dei farmaci omeopatici è debole, mentre quello delle medicine tradizionali è molto forte" e poi "Tali risultati sono compatibili con l'idea che gli effetti clinici dell'omeopatia si basano sull'effetto placebo" dicono. Il contadino questo lo interpreta che allora un effetto fanno. E sente che ormai in America le medicine e cure tradizionali sono già la quarta causa di morte.

Per illustrare il concetto effetto placebo versus effetto effettivo ora vi racconta un breve episodio dalla lunga e infinita storia delle sue malattie, che insomma è per questi dettagli intimi che si leggano i blog. Fumava un pachetto e tossiva, e riescono di convincerlo a farsi guardare da un medico (svizzero). Soffia dentro un tubo e la macchina dice "Funzioni polmonari a 60%", il dottore dice "Bronchite asthmatica" e su un blochetto regalatogli dalla ditta produttrice firma la ricetta prestampata per un Turbohaler, un piccolo aggeggio di plastica che libera una dose di una polverina bianca che il contadino dovrebbe inalare tre volte al dì, solo che se ne scorderà spesso.

Passano i mesi, lui fuma fuma e ognitanto tossisce pure un po', e almeno una volta al giorno aspira quella polverina. Un giorno fa una corsa a tutta palla di tre minuti con la bici e dopo gli manca il fiato di botto. Polmoni pieni, e non c'entra più aria. Si meraviglia, e dopo tre minuti si accende un lumino nel cervello: "Questo dceve essere un attacco di asma!" si dice, e infatti si tratta del suo primo attacco della sua vita, ma purtroppo non dell'ultimo. Scopre che questa polverina leva subito quel fastidio, spesso si sveglia di notte con il fiato un po' corto e dopo un inalazione si allargano i polmoni che è unameraviglia e torna a letto felice. Comincia ad avere paura che il cosino finisce.

Legge su un giornale nella parte scientifica (la legge volentieri, perché lì si arrabbia sempre, quasi) che cercano di capire come mai topi sani che vengono costretti a aspirare queste polverine dilatatatori sviluppano l'asma e capisce immediamente che è lui il topo. Quando arriva dal paese a casa, che è un quarto d'ora e anche un po' ripido, si mette a sedere minimo dieci minuti.

Quando prende l'influenza sta diritto tutta la notte sveglio nel letto perché sdraiandosi non respira. Paura.

Un omeopata gli descrive il suo futuro: Aumenterà la dose fino a 12 inalazioni al dì, perché di più fanno male al cuore. Svanirà l'effetto (infatti è gia svanito un po'), passerà al cortisone. Morirà dopo circa diec'anni per gli effetti collaterali del cortisone, tutto gonfio.

Comincia la cura: Primo: buttare via il bussolo col dilatatore: si sente come un drogato che deve entrare in comunità. Secondo: una dose di una potenza elevata (D200) di non si ricorda che cosa e una dose di arsenio D200 per gli attacchi brutti. Li ha e gli sopravive. L'omeopata gli dice che le malattie iatrogene (mallattie causate da cure e farmaci) sono le più difficile da curare.

Qualche volte l'asma ritorna negli anni prossimi, una volta va pure al pronto soccorso di notte a farsi una pera di cortisone.

Ora sarà sei anni o più che non ha più alcun attacco.

Sarà l'effetto placebo, ma effetto è.

PS: Una volta alla radio intervistarono un ricercatore. Raccontava che pazienti a quali fu somministrato la morfina contro i dolori alla loro insaputa per metà non sentivano alcun effetto...

Domenica 28 Agosto

Buone notizie

Prima: ha piuvuto qui finalmente, dopo due mesi. La vigna è salva, faceva paura, con le foglie secche e i chicchi piccinini.

Secondo: Al contadino si è risolto un po' un problema. Si chiedeva da almeno 15 anni come mai sarebbe possibile di riconciliare i dati scientifici sull'età della terra, il paoleolitico e così via, con quello che ci racconta l'antroposofia di Steiner e la Bibbia, tra altro. I estremisti creazionisti americani arrivano pure a dire che sono solo seimila anni da Adamo fino ora. Ha ordinato e letto una interessante relazione che Steiner teneva davanti ai studenti della Università tecnica di Stoccarda, intitolata "Scienza dello spirito, scienza naturale e tecnica", casa editrici di Pietro Archiati. E gli Steiner prende l'esempio della geologia che arriva con le sue metodi di analizzare i strati dei sedimenti e così via a dire che quest'o quest'altra formazione abbia un età di un tot di milioni di anni. Ora lui fa un paragone (simile a questo con la rana e dice:

Supponiamo uno analizza un cuore o un altro organo e i suoi cambiamenti ogni cinque anni. Guardo un cuore o un altro organo, come cambia nel corso del tempo, cosa succede. E ora mi metto a calcolare come questo soggetto che ho indagato, faccio le deduzioni che seguono logicamente dalle osservazioni, calcolo com'era questo cuore trecent'anni fa. Così ottengo un certo risultato, com'era questo cuore trecent'anni fa. Solo che bisogna dire che questo cuore trecent'anni fa non esisteva affatto[...] La stessa cosa vale per l'entropia, quando calcoliamo come questo cuore sarà in trecento anni...

La seconda parte della relazione contiene qualche domanda da studenti e professori, e vale di citare la seguente:

Domanda: Se il Dott. Steiner mi dimostra una prova di un punto soltanto della sua "Scienza dello Spirito" così come si può provare il teorema di Pitagora lo seguiro volentieri, allore sarebbe scienza davvero.

Nella risposta (lunga) spiega che per capire la prova del teorema di Pitagora bisogna prima avere una concezione, una percezione dello spazio. Se uno non conosce lo spazio non gli si può dimostrare niente. E analogicamente è così per il mondo dello spirito, se non si arriva ad avere una concezione di questo mondo non si può parlare di "prove".

Questo è il problema del materialismo puro vigente, che chiede inutilmante le prove per l'omeopatia, per l'astrologia, i rabdomanti, e perfino per Dio o come si vuole chiamare, senza avere il concetto dello spirito.

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