Archivio della categoria ‘Introduzioni in Linux’
Installare Arch Linux
Sto usando da tanti anni principalmente questa distro rolling che attira molti per sua natura, ma non tutti hanno voglia di studiarci troppo la documentazione ricchissima ed ecco che spuntano distro come archbang, chakra e altro che tentano di riunire i pregi di arch con le comodità di ubuntu o altre distro user-friendly. Secondo me non può funzionare a lungo, perché al primo problema manca l’esperienza della strada fatta installandola a mano.
Ma per chi ha voglia: ecco uno script che dovrebbe installare il server grafico, audio, DE e configurare tutto.
La distro perfetta per kde?
Chakra cerca di riunire l’essenzialità di archlinux con la potenza del Desktop Kde in una versione più user-friendly con installatore grafico e cd live.
Buona fortuna (è una versiona alfa, gli sviluppatori avvertono che potrebbe mangiarti il criceto).
Installare Ubuntu su chiavetta USB
Ecco una miniguida testata con Lucid Lynx per un installazione persistente su una penna o un disco USB.
Primo passo: assicurarsi che il BIOS permette di avviare da USB. Inserire il CD di Ubuntu (o di un altra distribuzione, in sostanza il processo è analogo) nel lettore e avviare il computer da CD e avviare l’installazione e continuare fino al passo 4/7 dove bisogna scegliere l’opzione “manuale”:
Selezionare il disco/penna USB (in questo esempio con 4GB è quasi troppo piccola per un uso prolungato, consigliabile >8GB) e eliminare tutte le partizioni presenti. Se abbiamo dati che vogliamo conservare possiamo invece solo ridurre la partizione presente, selezionando “Modifica”.
Selezionare lo spazio vuoto e aggiungere una partizione per il sistema:
Scegliamo ext4 e almeno 8-10gb e il punto di montaggio / :
Se i computer su quali vogliamo usare il disco USB dispongono di tanta RAM (>1,5GB) possiamo rinunciare alla partizione swap.
Altrimenti creiamo lo spazio per un area swap, 1gb è sempre sufficiente se non vogliamo usare l’ibernazione (in questo caso: swap = 1,5 x RAM) :
Adesso si presenta così (nel esempio ho usato una penna di 4gb che basta appena appena; ci vuole almeno una di 8gb per un uso normale) :
Andiamo avanti (nota: sulla 11.10 questo scelta viene fatto al passso 7!):
Qui dobbiamo in tutti modi selezionare “avanzato…”, altrimenti viene installato il bootloader Grub sul disco fisso e l’avvio del disco USB sarà impossibile. Selezioniamo “sdb” nel caso di solo un HD fisso, altrimenti potrebbe essere sdc o sdd.
Fatto.
Se impostiamo su USB la priorità del’avvio nel BIOS con la chiavetta inserita parte Ubuntu altrimenti il sistema sul disco fisso.
PS: Visto che le chiavette e penne sono di tipo flash memory possiamo (SOLO nel caso di molta RAM disponibile!) ridurre le scritture e aumentare la durata di vita montare /tmp in RAM. Inserendo in /etc/fstab questa riga:
tmpfs /tmp tmpfs defaults,nodev,nosuid,mode=1777 0 0
la metà della RAM verrà usato per /tmp
Tutti i programmi per Linux
Segnalo questo articolo di Ossblog per trovare le applicazioni Linux:
Nella sezione dedicata alle alternative sono elencate una serie di noti applicativi Windows / OS X ed il corrispondente (libero o commerciale) in Linux: ogni “alternativa” possiede una propria pagina in cui sono presenti screenshot, recensioni, pacchetti binari (o repository) ed altre informazioni utili.
Wine al contrario
Se sotto Linux qualcuno usa wine per eseguire applicazioni scritte per windows ora pare che sia possibile fare altretanto da windows: usare applicazioni di Linux dentro win con andLinux. Il sospetto mio è che funziona quando sì quando no, proprio come wine…
via ÐÊ£F‡Ñ§
Cifrare cartelle in automatico
EDIT: truecrypt non andrebbe più usato, qui una lista di alternative.
I miei due centesimi brutti per avere i dati sensibili protetti e cifrati in automatico al login con truecrypt:
Prima installare la versione giusto per il kernel. Ci sono due GUI grafici per truecrypt in giro, una (Forcefield) non mi funzionava, l’altra (tcGUI) si installava bene ma mi mancava il Java 6 che sono 32 MB è non aveva voglia di scaricarlo con la connessione dialup, quindi non posso esprimermi sul suo funzionamento. Ma lo script di installazione setta bene i permessi per eseguire truecrypt senza sudo, sembra.
Come si creano i volumi è descritta benissimo in questo wiki e un altra risorsa è qui. Ho creato un volume nella mia home .data.tc di 6 Gb e l’ho formattato in ext3. Idem ho creato una cartella di nome .data sempre nella home. Il comando
$truecrypt .data.tc .data
monta la cartella (se il filesystem è FAT va aggiunto l’opzione -u). Un
$sudo chown -R [nome_utente] .data
la rende usabile alla fine . Ora si possono muovere i file che si vogliono criptare sempre in /home/nome_utente/.data; per esempio la cartella “Documents”, la cartella .mozilla-thunderbird e .mozilla. Consiglio: chiudere le app che usano i file (cioè Firefox e Thunderbird) e poi solo copiarci il contenuto, di seguito rinominare le cartelle tipo .mozilla-thunderbird.backup. Alla fine basta marcare il contenuto di .data e trascinarlo nella /home/utente e scegliere “collega qui” dal menu che appare (Kubuntu).
Ora viene il bello. Per non montare sempre al login il disco virtuale con i nostri dati ho trovato (e modificato) bel script. Salvarlo in ~/bin e renderlo eseguibile. Spostarsi in ~/.kde/Autostart > crea > collegamento ad un applicazione > selezionare mount_data.sh
selezionarla il mount_data.desktop > proprietà > terza scheda > comando inserire mount_data.sh /home/nome_utente/.data.tc /home/nome_utente/.data/
Intanto che ci siamo in questa cartella: Trascinare e copiare dentro dal menu avvio le icone Firefox e Thunderbird, e sempre nella terza scheda inserire un “sleep” davanti:
sleep 10 && kstart –desktop 1 mozilla-thunderbird.
Il “kstart” si spiega da solo. In questo modo facciamo che Thunderbird si avvia soltanto dopo che abbiamo dato il password nel dialogo.
Se non si monta .data.tc né Firefox né Thunderbird si avviano, perché trovano per i loro dati un collegamento a una cartella vuota. Per la perfezione ci vorebbe uno script che smonta la cartella al logout, ma le ricerche finora andavano a vuoto.
Per testare: fare un logout, un login da shell (Alt+ctrl+F1), smontare con
$truecrypt -d
e controllare con
$truecrypt -vl
e un login normale. Dovrebbe apparire questo:
#smontare i dischi criptati
sleep 10 && truecrypt -d
L’unica cosa che fa la bizze è il comando
$truecrypt -d
che dovrebbe smontare la carte dei dati: a volte non funziona neanche con sudo, dicendo “device occupato”.
Per smontare tutti i dischi cifrati: Aprire (o creare se non esiste) ~/.bash_logout e aggiungere in fondo :
#smontare i dischi criptati
sleep 10 && truecrypt -d
Un altra opzione è di inserire la chiamata dello script per montarla non in ~/.kde/Autostart ma in fondo nel file .profile
#per montare i dati sensibili
mount_data.sh /home/nome_utente/.data.tc /home/nome_utente/.data/
Facendo così la richiesta del password appare subito dopo quella del login, ma mette tanto a montare.
Grub
Quello che parte prima l’amato bootloader Grub, siamo nelle sue mani e ci permette di scegliere quale sistema operativo avviare. Ecco qualche modifica che si pu fare editando il file /boot/grub/menu.lst (tasto destro -> edita come root o #sudo vim /boot/grub/menu.lst). Il primo passo d’obbligo di fare una copia di sicurezza con
sudo cp /boot/grub/menu.lst /boot/grub/menu.lst.backup
cos se qualcosa dovrebbe andare male si pu avviare da un cd live e rimpiazzare il file modificato male.
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- per accorciare il tempo che passa prima che avvia il sistema predefinito basta cambiare la cifra (secondi) del timeout:
## timeout sec
# Set a timeout, in SEC seconds, before automatically booting the default entry
# (normally the first entry defined).
timeout 3 - Una guida esauriente per i colori e soprattutto per immettere lo spash screen (imaggine di sfondo) si trova qui. Per cambiare i colori si possono decommentare (levare il primo segno alla riga) della sezione
# Pretty colours
color light-gray/black green/blackLa prima coppia il colore del testo/sfondo, la seconda testo selezionato/sfondo. Ecco la lista dei colori:
black = nero
blue = blu
green = verde
cyan = azzurro
red = rosso
magenta = magenta
brown = marrone
light-gray = grigio chiaro
dark-gray = grigio scuro (solo scritte)
light-blue = blu chiaro (solo scritte)
light-green = verde chiaro (solo scritte)
light-cyan = azzurro chiaro (solo scritte)
light-red = rosso chiaro (solo scritte)
light-magenta = magenta chiaro (solo scritte)
yellow = giallo (solo scritte)
white = bianco (solo scritte) - Volendo un immagine di sfondo (640×480 a 14 colori non che fa grande figura da me con 1280×800) si pu immettere una sezione del tipo
# Splashimage
foreground = 01A6ED
background = 01B1FD
splashimage=(hd0,2)/boot/grub/splashimage/56843-kubuntucustom2.xpm.gzforeground il colore del testo, background quello del ombra e della selezione. Per tutti i dettagli (hd0,2 ecc) rimando al link qui sopra.
- Infine si possono modificare anche le singole entrate dei vari kernel, per esempio sostituendo il titolo generico “Ubuntu” con la versione esatta o sopprimere la dicitura quiet splash per vedere i messaggi del kernel all’avvio:
## ## End Default Options ##
title Kubuntu Edgy Eft, kernel 2.6.17-11-generico
root (hd0,2)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.17-11-generic root=/dev/sda3 ro quiet splash locale=it_IT
initrd /boot/initrd.img-2.6.17-11-generic
quiet
savedefault
boot