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Buio

Una delle assurdità nella lotta contro il riscaldamento globale è quella di vietare le lampade a incandescenza per sostituirle con quelle a basso consumo. Se quelli tieni a canto del letto o sulla scrivania, comunque in distanza di 50 - 80 cm dalla testa ti becchi un elettrosmog bellino bellino che neanche il cell.

Invece SPEGNERE tanto, ma tanto tanto dell'illuminazione pubblica inutile no, eh?

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commenti (17)

Hai perfettamente ragione, contadino. La penso come te.
Ma purtroppo, come sai, l'elettrosmog "non esiste"...

Non esageriamo. Le normali lampadine a basso consumo hanno un campo elettrico - sotto i 10 cm - di circa 5 Volt/metro (anche se ho visto fino a 7) quindi anche fuori legge, ma piu' ci si allontana piu' diminuisce.. Ci sono lampade a basso consumo che ovviano a queste emissioni ma...costano sensibilmente di piu'.

alba:

beh... conoscere è importante
un'opportunità
Perpetiamola!

Mi sà che sono più artigiano di voi ... il link non mi funziona... che sia completamente posseduto da qualche virus focomelico?

Saluti radiosi

Francesco Orsenigo:


Una delle assurditá é gente che tra qualcosa che fa -sicuramente- male come il riscaldamento globale e l'inquinamento e qualcosa che -forse potrebbe- far male sceglie quello che fa sicuramente male.

Nemmeno wikipedia parla di elettrosmog da lampade fluorescenti http://en.wikipedia.org/wiki/Fluorescent_lamp
Sono tutto per l'ambientalismo e il salutismo, ma con ragione!

Una persona che sta davanti al monitor parecchie ore filate NON HA DIRITTO ad aver paura dei campi elettrici di una lampadina da 11W.
E spero che nessuno di quelli che sono intervenuti FUMI.

In ogni caso tra l'aumento dei tumori e il collasso ambientale del pianeta, preferisco di gran lunga la prima.
L'Australia ha fatto una mossa molto coraggiosa, se non altro per educare la gente.

PS: se ancora siete comunque convinti che morirete di tumore a causa della lampada a basso consumo del letto che tenete accesa 2h al giorno ad 20cm dalla testa nella peggiore delle ipotesi, potete tranuillamente passare alle lampade a LED.

ste:

Link corretto ora, grazie.

Francesco Orsenigo:


Cavoli, piú cerco e piú mi girano.

Ma dove l'avete trovata 'sta roba dell'elettrosmog? Novella 2000?
http://www.ecobuilding.it/html/bioedilizia/elettrosmog.htm
A parte l'incapacitá di distinguere tra campi elettrici (che non interessano corpi elettricamente neutri, come il nostro), magnetici (che non compiono lavoro e quindi non possono trasferire energia) ed elettromagnetici (che sono fotoni, cioé luce, UV, onde radio etc) perfino loro ammettono che gli studi in materia siano ampiamente interpretabili.

Cmq, se avete paura di queste cose, dovreste anche prendere in considerazione i raggi cosmici e le tempeste solari, che entrambi ridicolizzano le lampadine quanto a potenza e quantitá di esposizione.

Davvero, non é un soggetto facile.
Prendetevi un bel libro di fisica, studiate le basi e poi andate a misurare un po' di cose.
Rimarreste sorpresi.
Lo sapevate che a San Pietro i livelli di radioattivitá sono diverse volte piú alti della norma?

A leggere: http://en.wikipedia.org/wiki/Electromagnetic_radiation_hazard#Biological_hazards_of_EMF
l'unico pericolo reale delle onde EM non ionizzanti é che scaldano (effetto forno a microonde).
Ora, sinceramente, quanto calore arriva al vostro cervello a causa di queste onde EM?
Togliete l'energia che viene trasformata in luce, togliete quella che va in calore...
Di quanti gradi aumenta la temperatura del vostro cervello?
Solo un folle andrebbe a prendere il sole in una bella giornata.
E un berretto in testa diventa pericolosissimo...

Il resto sono chiacchiere da bar.

(Sí, mi avete preso sul personale, studio fisica....)

Credo che i possibili rischi (molto difficili da dimostrare perché molto ridotti) derivanti dall'"elettrosmog" siano assolutamente trascurabili rispetto a quelli derivanti dall'inquinamento atmosferico, dai prodotti chimici immessi nell'ambiente, in particolare quelli utilizzati in agricoltura e nell'allevamento, e dal consumo eccessivo di medicine anche quando non servirebbero. Anzi, siccome sono un po' dietrologo sono convinto che la paura dell'elettrosmog sia stata creata ad arte da chi non vuole che ci si preoccupi dei rischi veri, perché ciò andrebbe a contrastare il proprio business: produttori di auto, petrolieri, grande industria chimica, ecc.
Tutto ciò detto, credo che non abbia tanto senso vietare del tutto le lampade ad incandescenza: per situazioni in cui la lampadina viene accesa e spenta molto spesso, e sta accesa per poco tempo, forse è meglio utilizzare lampade ad incandescenza anche se consumano di più: infatti le lampade a basso consumo durano molto a lungo, ma a patto che non le si accenda e spenga in continuazione. E penso (non ho dati in mano) che dal punto di vista dell'energia e delle materie prime utilizzate per produrla, una lampada a basso consumo sia più "costosa" di una ad incandescenza.
Per il contadino, che ha paura dell'elettrosmog, io suggerisco di usare una lampada a basso consumo che faccia più luce, e metterla più lontana dal letto. Così sarà al sicuro, e consumerà comunque un po' meno. Oppure, visto che mi pare di capire che va coi 12 V dell'impianto fotovoltaico, potrebbe usare lampade a led come suggerito da Francesco.

Per leggere a letto va bene anche una lampada di vetro con una candela.

ste:

Personalmente penso che ora con l'aumento del elettrosmog succede esattamente la stessa cosa come con la motorizazzione, cioè gli effetti sono imprevidibvili. Prima si discuteva magari se i motori fanno male all'udito e se l'uomo sopporterebbe bene le velocità sopra ai 30km/h, ora si parla del cancro al cervello. E sappiamo bene che effetti collaterali assolutamnte imprevisti abbiamo prodotti.

Una cosa sono i fonti naturali (anche radioattivi), un altra quelli artificiali, e se mi fanno male o meno m'interessa molto di meno dell'effetto che hanno su tutta la natura. E tutti questi fonti si accumulano, e solo piano piano si discute se forse bisognerebbe essere un po' cauti con l'introduzione di fonti nuove (wimax, per esempio).

Ma penso che non rinunceremo mica al wireless, cordless, internet, navigatori satellitari ecc. solo per effetti dannosi scientificamente improvati. Dopo sarà troppo tardi, com'è ora per lo smog normale.

L'informazione ho da fonti in tedesco, del 2004.

Peter Schlegels Messungen sprechen für sich: Im Fall einer Arbeitsplatzleuchte (30cm Abstand horizontal zum Kopf) wird der Grenzwert für Bildschirmarbeitsplätze im Frequenzbereich 2 bis 400 Kilohertz um das 16- bis 27fache überschritten, bei einer Hängelampe (50cm Abstand schräg zum Kopf) um das 7- bis 11fache. Und sitzt man direkt unter einer einzigen Decken-Einbaulampe, wird am Kopf dieser Grenzwert erst ab einer Raumhöhe von 2.70 bis 3.20 unterschritten. – Der Grenzwert des elektrischen 50-Hertz-Feldes wird bei der Arbeitsplatzleuchte um das 10- bis 15fache, bei der Hängelampe um das 4- bis 6fache überschritten.

Parlano dei limiti della legge per lavori davanti un schermo: a 30 cm > 2-400 khz > 16-27 volte maggiore.

Un altro studio finanziato dalla OSRAM minimizza tutto.


Francesco Orsenigo:


Le lampadine a basso consumo sarebbero un bel passo per abbattere costi e sprechi.
Non trovate strano che si usino cosí poche lampadine a basso consumo?
Perché a questo punto non ci chiediamo anche CHI abbia finanziato Peter Schlegels Messungen?
Purtroppo non so il tedesco e non ho capito molto del pezzo.

Ce ne sono tante di cose dannose.
MOLTO dannose.
Ed é giá un problema star dietro a quelle.
Non pensi che sia meglio mettere delle prioritá?

E' molto difficile dimostrare che l'elettrosmog sia dannoso, perché anche se lo fosse avrebbe comunque un'incidenza bassissima.
Fanno molto piú male le sostanze tossiche (e radioattive!!!) rilasciate dalle centrali elettriche!

Inoltre, le lampade a incandescenza scaldano TANTO e non mi stupirebbe se questo potesse portare a rilasciare sostanze strane.
Annusando lampadine rimaste accese a lungo spesso hanno uno strano odore.
Se faccio una ricerca in cui viene fuori che -forse- emettono sostanze nocive cosa fai?
Candele?
Attento, fanno male pure quelle! (paraffina!)
E persino la legna una volta bruciata contiene materiale cancerogeno.

Qualsiasi cosa é dannosa se cerchi abbastanza.
E' il -quanto- che importa e per la situazione del pianeta adesso come adesso non possiamo permetterci di perdere tempo, risorse e occasioni per seguire cose di cui non siamo per nulla sicuri.

Tutti i fisici che hanno lavorato con la radioattivitá sono morti di tumore.
Quelli che hanno lavorato con l'elettromagnetismo (immersi anche in campi enormi) no.
Non si riscontra maggiore incidenza di casi simili nei lavoratori del CERN o in quelli del JET ed entrambi producono campi mostruosi (al JET mi si curvava l'immagine del monitor) e sono operativi da parecchi anni (30 il CERN e 20 il JET).

Francesco, in realtà non è affatto vero che tutti i fisici che hanno lavorato con la radioattività sono morti di tumore. Non è che voglio dire che la radioattività non è pericolosa, però ho trovato molto interessante questo elenco delle persone che hanno lavorato con Fermi alla prima pila atomica, a Chicago nel 1942. Nonostante lo stesso Fermi sia morto di tumore, in realtà il numero di morti per tumore in questo gruppo non è altissimo (6), tenendo conto che l'incidenza dei tumori fra la popolazione normale è comunque elevata. La causa principale di morte sembrano essere i problemi cardiaci (10), e ce ne sono vari che sono ancora vivi e vegeti, o che sono morti a più di 90 anni. Non è un'indagine epidemiologica e non prova nulla, ma è ugualmente interessante, anche in considerazione del fatto che non so quanto accurate fossero le protezioni che si usavano nel '42.
Il vero pericolo della radioattività non viene tanto quando ci lavori, e sei cosciente dei rischi e li previeni, ma deriva dal fatto che non si vede e non si sente, per cui ti ci puoi trovare esposto senza accorgertene, come successe in questo incidente.

ste:

Sono d'accordo sulle priorità: a) prima spengere ma tanto.
b) sostituire quello che rimane, ma non tutto-per-legge. Parliamo giustamente di "luce fredda", quando sono lampade a basso consumo.

E ripeto: può essere dannoso per qualcuno di più e per qualcuno di meno, ma penso che la natura viene disturbata molto di più dall'insieme delle nostre onde varie, e su un livello molto "elevato", non misurabile.

Tipo il collegamento tra tecnologia satellitare e arenamento dei delfini:
https://www.vogliaditerra.com/archivio/natura/nonrisponderequestadomandait.html

Francesco Orsenigo:


Sono d'accordo che sia sempre brutto imporre invece di educare, ma in questo caso la legge serve anche ad educare la gente, oltre a rappresentare un approccio molto pragmatico al problema.

Per il disturbo alla natura, sono piuttosto scientista e mi attengo al misurabile.
E di danni misurabili alla natura ne possiamo misurare una quantitá sconfortante.

Quanto ai satelliti, se Greenpeace sostiene che é colpa dei sonar invece che dei satelliti c'é un motivo.
E se in acqua vengono usati sonar e non radar c'é un motivo: in acqua le onde EM non vanno lontano, quelle sonore si.

Guarda la differenza: per i sonar abbiamo una spiegazione scientifica (confondono i sonar naturali dei cetacei) per le onde EM dei satelliti no.
Tra le due, quale ti impegneresti di piú per risolvere?

ste:

Sarà difficile per entrambi a risolvere...né il militare né noi vogliamo rinunciare, anche se la cosa è provato scientificamente.

Francesco studierai pure Fisica ma hai un po' di confusione a quanto leggo..Comunque ogni campo elettrico genera un campo magnetico e viceversa, questo giusto tanto per. :)

@Luciano: non e' vero quello che dici.
Un campo elettrostatico non genera nessun campo magnetico e viceversa (tanto per semplificare senza tirare in ballo le equazioni di Maxwell e la relativita').

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