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Money for nothing

Una delle fisse del contadino è il concetto del reddito di cittadinanza. Uno oggi deve mangiare, vivere e abitare, indipendente di cioè che fa. E crede pure che una società senza utopie (che sono di solito le realtà di domani) è un a società in coma. Poi vorebbe scrivere ancora una volta qualcosa sulla danza intorno al vitello d'oro, che il vitello d'oro oggi si chiama crescità del PIL, del economia, di tutto, ma in natura l'unica cosa che cresce sempre è il cancro. Ma rimanda a data da stabilire.

Proponiamo:

Un reddito di base incondizionato per tutti i cittadini...

... rafforza la famiglia. Essa potrà dedicarsi all?educazione e alla cura dei figli senza preoccuparsi di garantire il proprio reddito.

... promuove l?innovazione in tutti i settori della società e consente la necessaria tranquillità. Sarà possibile sviluppare liberamente idee innovative senza dipendere dalle esigenze del mercato.

... rafforza le imprese. Esse potranno intraprendere la via dell?automazione senza preoccuparsi dei lavoratori licenziati. Esse potranno contare su collaboratori partecipi perché l?attività lavorativa verrà svolta su base volontaria.

... rafforza l?economia. Non sarà più necessario sovvenzionare industrie e settori antieconomici.

... consente un radicale abbattimento della burocrazia anche per ciò che riguarda i sistemi di sicurezza sociale. Un reddito di base incondizionato sostituisce in ampia misura le attuali prestazioni sociali.
Un reddito di base incondizionato per tutti i cittadini rafforza la loro disponibilità ad assumersi responsabilità e garantisce loro la libertà di farlo.

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commenti (4)

Cornelia:

I liberisti grideranno all'orrore, ma io sono d'accordissimo.
Un reddito minimo, che so, 600 euro al mese per ogni maggiorenne. Chi vuole comprarsi la Mercedes, i vestiti belli, farsi le vacanze allora se ne va a fare l'imprenditore e il professionista.
Sarebbe una manna anche per i dipendenti e i poveri precari: finalmente potrebbero contrattare stipendi e compensi dignitosi sapendo che hanno una base minima, senza farsi ignobilmente sfruttare come oggi.
Sarebbe fantastico anche per chi vuole fare l'artista, potervisi dedicare senza essere costretto a rinuciare per fare il precario a 700 euro al mese 10 ore al giorno.
La nostre società produce moltissima ricchezza: pensiamo a quanto potrebbe produrre una fabbrica interamente automatizzata... e gli operai potrebbero ricevere la loro parte, 600 euro, stando a casa o a fare cose più interessanti e utili per tutti.

Andrea:

Non so per quanto riguarda il reddito di cittadinanza... sarebbe fin troppo bello, ma non so se siamo ancora pronti per un passo del genere; non dimentichiamo la pigrizia insita nel genere umano.
Ciò con cui concordo è l'idiozia del mirare ad una crescita perenne; è vero, solo un cancro cresce in eterno, ma in maniera insensata: la sua crescita porta alla morte dell'organismo che lo ospita (e di cui fa parte), con conseguente morte delle cellule che lo compongono.
Non crescere non è un problema, ai miei occhi di naturalista abituato ai bilanci degli organismi, l'importante è non calare nemmeno (a parte le fluttuazioni lecite e ritmiche).

Andrea scripsit.

Ruben:

Ma.... Esiste un luogo in cui la cosa sia stata sperimentata?

ste:

Da quanto so provaranno a Basilea di pagare un miglaio di persone per un paio d'anni per raccogliere esperienze su come le persone si adeguano.

Ma che il modello economico attuale non ha alcun futuro è ovvio: Da un parte per funzionare richiede una crescità annua di 3% (ogni dieci anni +30% di automobili?) e si sono accorti pure che entro il 2050 ci vorebbe un altro pianeta continuando così.

Invece di precariato e aumenti dell'età pensionabile si potrebbe pure provarlo qui e ora. Fa parte di questa rivoluzione anche l'idea di abolire TUTTE le tasse e finanziare il reddito di cittadinanza e lo stato solo tassando i consumi.

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