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La foto non pubblicata

Stamattina quando prendeva le pecore dal recinto per mungerle una pecora era rimasta indietro. Avrà filiata, pensò il contadino. Dopo andava a vedere, l'agnello era morto sul parto, a quanto pare, giaceva in terra stesa sul dorso, panchetta all' insù mentre la mamma non capiva ancora e belava.

La posizione dell'agnellino era particolarmente espressiva, e visto che lui pubblica sul web ( e che il pubblico vuole emozioni forti, pensano gli editori oggigiorno) ha fatto naturalmente una fotografia; una foto che illustrerebbe bene il pensiero come la morte e la vita sono legati e che è naturale anche di non nascere dopo la gravidanza.

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commenti (10)

francesco:

Anche questo è il tuo sito... Sensibilità!
Ti ringrazio tanto perchè qust'anno a casa mia la moria di animali è stata troppa , ora c'è pure Regina(gatta) che è diventata cieca.La morte fa parte della vita lo so.... ma ultimamente faccio un pò di fatica ad accettarla.
Ciao da Torino

meeme:

Tra una vita che ha fine e una che non ce l'ha non ci sono vie di mezzo, va da sè.
Ovvero, se l'aspettativa di vita fosse 1000 anni anzichè 100, il pensiero della morte non perderebbe la sua tragicità.
Ma la fatica di vivere per sempre non è un pensiero ancora più angosciante?
Tra 3 miliardi di anni, saremmo sempre qui a scrivere al contadino... : - )
cosa potremmo inventarci per sottrarci alla noia delle cose USATE ?
Passare l'aspirapolvere per l'eternità, nei secoli dei secoli o trovare di che vivere senza arrendersi mai, senza perdere l' entusiasmo dei 20 anni.. a 3425 anni.
Preferisco morire, grazie.
Che pensiero tranquillizzante!

meeme:

Stavo pensando che, visto che preferisco morire, posso anche azzardarmi a mandare un saluto a Peter Pan !
Saltatempo era proprio fantastico!

L'eternità è effettivamente molto lunga, troppo forse. Però... ti rispondo con una citazione da uno dei miei film preferiti, "Mediterraneo" di Salvatores:

"Una vita è troppo poco, una vita sola non mi basta; se poi conti bene non sono neanche troppi giorni: ci sono troppe cose da fare, troppe idee. Sai che ogni volta che vedo un tramonto mi girano i coglioni perché penso che è passato un altro giorno?"

E' anche per questo che Peter vorrebbe non crescere mai, solo che mica ci riesce tanto bene.

Ero sicuro che il libro ti sarebbe piaciuto. Visto che dobbiamo morire, e non manca neanche così tanto, forse potresti anche azzardarti a farmi avere qualche tua impressione... la strada la sai, seconda stella a destra ecc. ecc. :-)

meeme:

Nel commento di ieri avevo scritto, ma poi ho cancellato la frase , che se avessimo infinito tempo a disposizione, il tramonto non lo vedremmo mai, perchè ha il vizio di succedere nell'ora sbagliata.
Dio, che fa le cose perbenino, sa che agli uomini gli devi mettere un pò fretta.
Mi chiedo se dovrò aspettare una diagnosi senza ritorno per decidermi ad andare agli Uffizi.

Faccio finta di non avere letto : - )

J. M. Barrie:

And you run, and you run to catch up with the sun, but it's sinking
Racing around to come up behind you again
The sun is the same in a relative way, but you're older
Shorter of breath and one day closer to death
Pink Floyd, "Time"


"Mi pare di non veder nulla stasera" dice Wendy.
"Si, che vedi" dice Jane "vedi quando eri una bimba piccina."
"E' passato tanto tempo tesoro. Dio mio, come vola il tempo!"
"Vola," chiede furba la bambina "come volavi tu quando eri bimba?"
"Come volavo io! Sai, Jane, qualche volta mi domando se ho mai volato davvero."
"Si che hai volato."
"Bei tempi quando potevo volare."
"Perché non puoi volare ora mamma?"
"Perché sono grande. Quando la gente diventa grande dimentica come si fa."
"Perché si dimentica come si fa?"
"Perché non è più gaia, innocente e senza cuore; e soltanto chi è gaio, innocente e senza cuore può volare".


meeme:

Incredibilmente avevo dimenticato di leggere l'ultimo capitolo del libro...
Un lapsus strano.

"Avanti sull'asse piccina,
verso il gran viaggio eterno:
cammina, cammina, cammina
fin che non ti trovi all'inferno!"

Mi sembra un invito alla prudenza!

P.:

Ciò che facciamo, o non facciamo, ha sempre un significato nascosto dentro di noi, anche se non sempre abbiamo voglia di cercarlo.

Sulla prudenza... ti suggerisco una poesia tratta dall'Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters, che riporto qui sotto. Ogni volta che la rileggo, la trovo sempre fonte di grande ispirazione. Ti auguro una buona navigazione, qualunque sia la tua rotta.


George Gray

Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
ma la mia vita.

Perchè l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.

Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.

Dare un senso alla vita può condurre a follia,
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio-
è una barca che anela al mare eppure lo teme.

Traduzione di F. Pivano

meeme:

Hai ragione, vado a vivere con gli Elfi.
Io non navigo mai, procedo a balzi e ruzzoloni, comunque grazie, Deserteur.

Hi

[b]Qui e, tale goon e - [url=http://tram.free.bg/Post-45.htm]luogo[/url][/b]

Amici Bye!

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