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Cuántas vidas para un abrigo?

Veinte zorros se necesitan para un abrigo de pieles; los animales necesitan su piel, tú no! [telecinco]

Animalisti nudi protestano contro l'uccisione di animali per pelliccia a Barcellona. "Piel" deve essere pelo. Il pensiero del contadino sarebbe che una pelliccia dura molto di più di una bistecca. Ma la differenza fa che gli animali da pelliccia sono spessi selvatici, non domestici.

Immaginate una modella col piel di mucca o di capra, sarebbe niente da obiettare.

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commenti (18)

sara:

piel é pelle.
purtroppo per fare una pelliccia di zorro (volpe) non basta il pelo, come per la lana delle pecore...

ste:

Zorro è volpe, grazie! Poi pelo pelle piel peau hanno la stessa radice penso.

La lana si butta via qui, da tanto tempo. Non c'è chi la vuole.

Vittorio B.:

Già, purtroppo la lana grezza viene buttata, trattata addirittura come un "rifiuto speciale".

Questa è una di quelle cose che fa proprio ARRABBIARE il cittadino.

Ma quanta lana si potrebbe produrre dalle tue parti, Ste?

Oppure, se ne produceva una volta e quanta?
E da che razza di pecore?

ste:

La lana non è un granché di qualità, è troppo caldo in Toscana. Ma sempre lana è. Non so quanto è stato prodotto prima, sarà uno o due chili a pecora. So solo che sono spariti tanti pastori negli ultimi anni.

La razza sarda (bianche) da la lana migliore, quella delle nere hanno due tipi di peli, di cui uno è duro.

Penso che acrilio, nylon e compagnia hanno rovinato il prezzo, oltre alla concorrenza sleale asiatica-newzealandese ;-)

Un saluto al cittadino

Vittorio B.:

Il cittadino non è un esperto di pecore, ma gli piace molto il formaggio. Una volta, in Sardegna, ha dovuto mangiare la carne bollita, ma non gli è piaciuta. Invece gli agnellini gli piacciono tantissimo, ma crudi ;-)

Il cittadino purtroppo è allergico alla lana :-( , ma pensa che sia assolutamente un peccato buttarla. Nel frattempo ha scoperto che, oltre ai salvatori di semi, ci sono pure i salvatori di pecore. In Toscana ci sono pecore da salvare che hanno nomi bellissimi, come Garfagnina, Pomarancina e Zerana. Inoltre, ha letto quello che fanno Eva Basile e Ruth Baumer con la lana, invece di buttarla, ed è un po' meno arrabbiato.

Un cordiale saluto al contadino.

ste:

Ma che ricerca ha fatta! Il dimenticato feltro, è vero, è una stoffa utilissima.

Qualcuno ha pure pensato di trasformare la lana in pannelli isolanti per l'edilizia.

ho trovato per caso la vostra pagina.
Leggerò con cura, ma è certo che la lana è un materiale splendido, non solo per far feltri e che ogni volta che acquistiamo un pile dovremmo pensarci!
Quando sono stata la prima volta dai Giannini ad acquistare la lana toscana per fare il feltro ho raccolto delle testimonianze molto interessanti, sul mondo rurale montano e sull'importanaza della povera lana ispida delle pecore locali!
Ma è vero che nessuno vuole il materiale che pizzica, e quindi qualcosa si perde, è sempre stato così... nessuno si sognerebbe di candare a caccia con le selci scheggiate!
Un saluto a tutti, Eva

Vittorio B.:

Approfitto un poco della tua ospitalità, Ste, ma credo che sarai d'accordo.

Saluto con simpatia Eva Basile, lieto che abbia trovato questa pagina e lasciato un commento. A beneficio degli altri che capiteranno qui, mi permetto di segnalare la pagina del sito di Eva che parla proprio dell'uso della lana locale. Segnalo pure il suo blog sulle arti tessili e il feltro, in cui scrive:
[...] Non ci sono cose da tenere nascoste o segreti... occorre che le conoscenze e gli stimoli viaggino, perchè è bene che si lavori sempre meglio e che non si vedano, e non si vendano più quelle orribili borse margheritose... che costano a noi quattro soldi e a chi le fa del sudore malretribuito!

Buoni propositi che meritano davvero i più cordiali auguri! :-)

ste:

Hai fatto benissimo :-) Ora tocca a Eva di autorizzare i commenti anonimi sul suo blog...

Eva Basile:

certo che autorizzo commenti, siano anonimi (???) che con nome e cognome!
Dove agite e/o girovagate? Appennino? Conoscete bene il territorio? Io non troppo, non possiedo auto (ho sempre detestato quella macchina spuzzettante e rumorosa...) e ci vado di rado. A presto E

Eva Basile:

graziue a voi ho capito perchè non si poteva mettere un commento e stop al mio blog!! Ho autorizzato i commenti anonimi. Ogni giorno si imapara qualcosa...

ste:

Bene, stavo per dirtelo ancora una volta ;-)

Il contadino aggegia nel sanminiatese e conosce bene la sua aziendina e dintorni stretti, gli altri commentatori chi lo sa dove stanno...no, Sara deve essere di Mallorca, mi pare.

Eva Basile:

Caro "contadino"... ho scoperto, grazie a te ancora qualcosa.. sapevvo dei salvapecore (se ne parla fra pecoromaniaci...vedi fiorentina festa dei Pastori http://www.evabasile.it/felt/pastori2.html) ecc.
ma ora vedo il link ad un sito! i cittadini ... però!
Mi viene in mente una battuta bruciante che ho sentito qualche mese fa difronte a degli oggetti realizzati in lana di pecora sarda, altrimenti destinata al compostaggio (roba dura ed ispida, neanche lavorata bene) cito testuale:

eva Basile:

ooops
" prima si buttava via la lana. Ora si butta via un be' ppo di huattrini. Tanto e'un son miha de' sua!" (lettura in toscano dell'appennino pistoiese...)

Sono felicissima che si parla sempre più di feltro.

Terapia Feltro:
La tecnica del feltro offre la possibilità di percepire a livello sensoriale la materia naturale della lana, ma anche il proprio corpo. Le mani affondano nella schiuma di sapone, vengono invase delle calde acque mentre, muovendosi, plasmano e creano un materiale nuovo
Esplorando la dimensione di questa antica tecnica, si calma il sistema nervoso.
Fare feltro è uno strumento terapeutico per curare piccoli e grandi malanni del nostro tempo.
Con l’esperienza della la propria creatività, e a contatto con queste materie si entra in serenità con se stessa. Si stimola l’amore attraverso il piacere della manipolazione e della meraviglia attraverso il processo di trasformazione a creare oggetti.
Fare feltro e un gioioso balsamo per l’anima.

La vita è come il feltro
Un intreccio delicato e resistente
in simbiosi con il naturale.

Ruth

Elisa:

Ciao a tutti,
sono Elisa, una ragazza valtellinese che vorrebbe creare da sola oggetti in feltro.
Per questo ho una domanda da porvi: dove posso procurarmi della lana per i miei primi esperimenti?
Vi ringrazio già da ora!
Eli

L'animale ma selvaggio del mondo è l'uomo...

eva:

x Elisa,

se non l'ha trovato ancora segnalo il post di argomento specifico dal mio blog: http://evabasile.blogspot.com/2005_10_01_evabasile_archive.html
e poi ti invito il giorno 7 maggio 2006 a Gavinana (S marcello p.se -PT) alla giornata conclusiova di Feltrosa
info sul blog, all'apertura

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