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Diaro di viaggio I

La luna chiara accompagna il contadino sul sentiero verso la macchina autotrainante presto di mattina. Da Firenze a Milano impara tutto su Fazio, Ricucci, Billè e altra gente che guadagnano solo un milioncino all'anno, che naturalmente non basta mica per giocare veramente alla borsa. Un filo di luce nel buio italiano viene dalla Bolivia, che da poco in poi produrranno la nostra coca come gli afgani l'eroina, in pace. I clienti sono qui, basta perseguitare i produttori contadini poveri.


Da Milano a Zurigo viaggia in compagnia di tre allegrissimmi coreani, che prima gli cambia anche per cinesi, ma che vuoi, uno che non scende mai dalla sua collinetta sa mica distinguere 'sti stranieri. Ma alla fine è lo stesso, perché avevano appena terminato i loro affari in Italia: condizionatori d'aria. Il contadino gli ha detto complimenti che certamente se ne venderanno.
Erano molto curiosi ed era bello di vedere com'erano appiccicati alla finestra quando si cominciava la salita del gottardo e veramente vedevano il paesaggio. Poi sulla discesa che la valle è piena di abeti bianchi di neve tiravano pure fuori quest'aggeggi per digitalizzare quello che si vede. Due parlavano l'inglese, e a un certo punto viene fuori che si domandano se e dove si potrebbe fumare. Il contadino s'avvia verso il compartimenti dei fumatori, niente scritte disegni nulla e un aria pura di montagna. Una ragazza diceva che crede che non si puo' piu' e alla fine si vede sulle serviette che c'è scritto dal 11.12 treni senza fumo. Altre diec'anni di perseguitazione accanita dei fumatori poi eleggarano uno di loro che gli restituisce gli spazi pubblici e i loro diritti come l'hanno fatto i Boliviani. Ma i malati non si tratta cosi', sempre a predicare tolleranza e poi...vabbè, l'effetto della persecuzione è la solidarietà e quindi ad Arth-Goldau sei minuti di sosta e tutti fuori a fumare, e i coreani subito a fare palle di neve e puppazzi.

Il tipo che spinge il carrellino con caffè bibite panini è ungaro e gli dispiace che ancora non sa l'italiano, ha un aria viva intorno a sé. I coreani comprano panini e tre bottiglie, ma chiedono un quarto bicchiere per il contadino, il quale pensa che nel campo della cortesia sono imbattibili.

A Zurigo ci si saluta con reciproce assicurazioni com'era bello il viaggio insieme e dopo il contadino si compra uno salzbrezel al chiosco da uno della Sri Lanka, che la Svizzera è piena di Tamili refugiati. Trascina la borsa verso il tram e alla libreria identica dell'anno scorso si compra il calendario biodinamico di Maria Thun.

Nella prefazione scrive che aveva ricevuta molte domande sugli collegamenti dei disastri di un anno fa (ma che c'era, ah si', lo tsunami) e le costellazione dei pianeti, e ci sono, questi collegamenti. Compralo cosi' lo leggi anche te.

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commenti (4)

edo:

se solo hai anche mezzora di tempo di attesa alla stazione di milano (al ritorno) e ti farà piacere incontrarmi, verrò molto volentieri per conoscerti e presentarmi

eio:

che bello questo post. complimenti, emozionante, ste.

buona festa.

lia:

Fai buone feste, Ste.
E grazie per la comprensione verso i fumatori. :)

ste:

E un povvero ricaduto, il contadino. Tre volte ricominciato e due volte smesso quest'anno. Abbiate pietà e pregate.

@edu: perché no, sarà dopo mezzgiorno verso l'una, ma ancora non si sa in quale anno:-)

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