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Sciopera della fame contro megalomania

Da lunedí si trova in Cabrobó un vescovo francescano, Dom Luiz Cappio, figlio di immigrati italiani, vescovo della diocesi di Barra, nello stato di Bahia. Ha deciso di cominciare uno sciopero della fame che continuerá ad oltranza fino a che il presidente Lula non firmerá un decreto che interrompa il progetto di Transposizione del Rio São Francisco: si tratta di un progetto faraonico e costosissimo che prevede il prelievo di una parte consistente delle acque del fiume che verrebbero spinte fino a superare i rilievi della regione a piú di 300 metri di altezza e fatte ricadere dall' altro lato, canalizzate e portate fino ai litorale degli stati del Rio Grande del Nord e Paraiba...

Il dibattito con la gente che vive grazie al Rio São Francisco é stato fatto in modo molto superficiale e, volutamente, in tempi brevissimi dal governo Lula...

Dom Luiz é un vescovo semplice, non arrabbiato; col saio francescano e scalzo, sembra davvero Francesco d' Assisi; é il ritratto della mansuetudine e della umiltá. É disposto ad andare fino in fondo, fino alla morte. Il suo slogan é : "quando non si vuole piú ascoltare la voce della ragione, non rimane che dare la parola alla pazzia".

Il contadino sa che quando segnala una petizione come questa siate in 4 a cliccarci. Questa è fatta bene e richiede 20 secondi circa. Toccare l'acqua dei fiumi in questo modo non si deve poter fare più.

[su segnalazione di un lettore, grazie.
PS: Qui una traduzione.]

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commenti (6)

Tomas:

Grazie Ste per il contributo.
Il link al mio sito in questo caso però non c'entra con la petizione.
Ho tentato una traduzione qui e comunque cercando in rete si trovano informazioni.

Ciao.

Va bene Ste, a firmare le petizioni sono in 4 gatti ma occorre essere a conoscenza dell'argomento per firmare con un po' di responsabilità, firmare dopo avere letto una pagina o due non mi convince.

Vittorio B.:

Il cittadino è d'accordo con il contadino. Grazie, Ste. Grazie, Tomas.

Il cittadino capisce facilmente che il progetto di diversione delle acque dal bacino del Rio Sao Francisco (il "Nilo del Brasile")- o di quelle dal Rio De Amazonas - è l'ennesima e costosissima mostruosità ecologica e sociale, dagli esiti imprevedibili.

Così il cittadino ha preso la tastiera e ha sottoscritto la petizione in sostegno di Dom Luiz Flavio Cappio, il quale tra l'altro è figlio di emigranti italiani.

Il cittadino ha trovato molte informazioni anche sul sito di un'associazione onlus di Taranto, Orizzonti Nuovi "Evandro Lupidi", e un altro documento che spiega bene, ma in portoghese, le ragioni tecniche a favore di Dom Cappio.

ste:

E si ringrazia il cittadino per la puntuale raccolta di collegamenti :-)

La terra ha una "forma acquosa", l'acqua è vita e spostandola senza capirci niente creera effetti imprevidibili., almeno per noi. Il progetto che incide di più è senz'altro quella delle "Tre gole" in Cina. Si concentrano forze vitali immense.

Ok, ma non considerate il fatto che in Italia siamo pieni di dighe e che produciamo il 18% dell'energia elettrica con l'acqua?

Avete presente che distruzione ambientale abbiamo fatto? I problemi per i pesci parzialmente risolti con le scalette? Le errate collocazioni come il Vajont? Il cambiamento del microclima? Ecc, ecc, ecc?

Insomma la questione a me pare complessa.

Vittorio B.:

Il contadino ha scritto:
Il progetto che incide di più è senz'altro quella delle "Tre gole" in Cina. Si concentrano forze vitali immense.

Ora il cittadino suggerisce di vedere, ascoltare e leggere anche:
- La diga delle Tre Gole, telegiornale della Televisione della Svizzera Italiana.
- Il lungo addio, di Angela Pascucci , il Manifesto.
- Il respiro troppo veloce delle Tre Gole, di Angela Pascucci, il Manifesto.
- La grande diga sul Fiume Azzurro di Sonja Vietto Ramus, WWF Italia.

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