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Impronte della paura

Domani si riunirà il consiglio europeo in mini-sessione e pare che hanno fretta e voglia di inserire nei passaporti anche le nostre impronte digitali digitalizzate, più una foto digitilizzata (su un RFID chip?), sull'onda della paura globale. Una misura alla quale non pensano neanche negli USA che chiedono solo un dato biometrico. Che poi le impronte si prendono ai criminali e/o ai sospetti fin'ora. Siamo sì un po' sospetti, chi sa che facciamo domani, forse fanno bene...

Draft Council Regulation on standards for security features and biometrics in passports and travel documents issued by Member States s'intitola la faccenda, ed è frutto di un incontro dei G5 a Firenze, ottobre scorso:

The proposal to make fingerprint scans mandatory in future EU passports was presented by the “G5” countries (France, Germany, Italy, Spain and United Kingdom) and approved by the Council. The ministers of the interior of the G5 countries had agreed to promote this requirement during a meeting held in Florence on 18/10/2004.

Viene spedita una lettera aperta al parlamento europeo da Digital Civil Rights in Europe, e si può firmare ancora. (E qui il contadino direbbe: Vedi che in Svizzera si potrebbe fare un bel referendum contro e qui no?)

[via RabenHorst]

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