« L'ho vista! | Main | Tecnica di navigazione »

Vita in campagna VIII

Ci sono vari modi per farsi pinzare in campagna. Puoi semplicemente entrare nel bosco per governare i tafani (sono regolari quest'anno), pichiare i bandoni sulla catasta di legna per attivare le vespe (poche quest'anno) o puoi verificare la tua reazione allergica dando noia al favo dei calabroni (regolare quest'anno). Di notte basta dormire con la finestra aperta, vegliano le zanzare (poche quest'anno). Molto elegante è quello che ha fatto il contadino oggi: pulire un ciglione col cespugliatore quando dentro sono quelle terrestre, con il loro foro piccolo d'uscita. Loro ti seguono anche per un po'. Quattro i pinzi ricevuti. Ma i più salutari sono forse i pinzi delle api, fanno molto bene ai rheumatismi, dicono.

Fine preludio. Oggi è martedì, è si dovrebbe continuare a parlare degli spiriti della natura (Puntate precedenti: 1, 2, 3). Solo che il contadino non ha punta voglia, e dichiara questa seria sospesa per ora, poi gli pare anche che l'argomento non interessa neanche a nessuno). Solo per finire il discorso iniziato sulle spiriti degli macchinari un breve cenno alla capacità occulta di comandare le macchine senza mezzi fisici, cioè mentalmente.

Tutti che guidano un auto o lavorano spesso con un arnese sanno che questi diventano quasi come un braccio o una gamba, tutt'uno con noi e la nostra volontà, non si pensa mica ai singoli movimenti per guidarli. E pare che nel futuro (inizialmente) pochi avranno la capacità (per nascità, ma poi va anche sviluppata) di imprimere la volontà loro sulla macchina che hanno davanti, senza toccare leve e premere pippoli. Vedremo.

Da domani pomeriggio fino alla prima brinata il contadino affronterà come tutti gli anni tonnellate di tabacco, per il tuo sigaro.

rimandi

TrackBack URLper questo post:
http://www.vogliaditerra.com/cgi-bin/mtc/backlink.cgi/1059

commenti (6)

ves:

bellissima la sezione tabacco, ma una cosa manca- far capire agli altri quant'è pessante la raccolta! l'ho fatta per due anni (in umbria) e sinceramente non ho fatto una cosa piu faticosa di quella. avevo le ginocchia a pezzi!!!!

barbara:

il fatto che non si intervenga sul discorso con gli spiriti delle cose, o su altri, non significa che non interessa... io leggo; ma tu certamente sei libero di scrivere quando ti pare e quando lo farai continuerò a leggerti volentieri
ciao

anna:

Anche a me interessa e ho pur fatto diventare matto il libraio perché recuperasse la casa editrice per contattarla e farmi avere il libro che hai segnalato (a dire la verità, il libraio diventa matto ma è sotto sotto contento, vista la quantità di libri che compero).
Io parlo con tutto: piante, cose, animali e, talvolta, persone :) E, talvolta, mi ascoltano e rispondono...

ste:

Editrice Novalis, per eventuali interessati :-)
Il contadino parla con se stesso, si risponde anche ma non si capisce sempre.

@Ves: Perché le ginocchia? Solo cogliere deve essere una tortura però- noi si coglie, s'infile, s'inforna così ogni due ore si cambia, meno male.

ves:

@ ste-noi coglievamo prima quelle in baso di foglie e a furia di stare sempre accovacciati (tipo le bimbe quando devono fare la pipi) nei campi sterminati tornavo a casa che nn ce la facevo bene manco a stirarmi

ste:

Oioi, la famosa "bassa foglia"...L'ho sentito solo rammentare, con espressioni sempre di dolore.
Noi questo non si fa più, meno male.

scrivi un commento

Post precedente: L'ho vista!.

Post seguente: Tecnica di navigazione.

Pagina attuale: VogliadiTerra


Questo qui è il blog (?) e il →photoblog del contadino. Cliccando sugli immagini fai un giro in campagna.














(o manda una mail velocemente cliccando qui)
Creative Commons License
Questo contenuto è sotto Creative Commons License.
Powered by
Movable Type 3.31