« primavera | Main | pubblicità »

la tracciabilità

Il sindacato che rappresenta anche il contadino si batte da un po' per la tracciabilità dei prodotti agricoli, e anche i consumatori hanno certo il diritto di sapere dov'è cresciuta la carota che hanno appena mangiato. Solo lui non può sapere da dove cavolo veniva il petrolio che lui (sotto forma di benzina al 4%) ha bruciato oggi col decespugliatore, non solo per aumentare l'effetto serra, ma sopratutto per tenere sotto controllo rovi, ginestre, rose canine e altre piante da lui ritenute erbacce. Iracheno? Del'Arabia Saudita? Kuwait? Nostrale? Quale benzina compreresti, quella a meno o quella "ecosolidale", con certificato d'origine, prodotta sotto condizione acettabile, trasportata con una nave decente che non va in pezzi ? Quanto spenderesti di più? Quanti litri ti servono ogni giorno? Per che cosa?

Sono un po' troppe le domande, scusate tanto...

Der Kleinbauer philosophiert mal wieder über den Ursprung der Dinge, zum Beispiel möchte er ganz gerne wissen, woher denn zum Teufel das Benzin kam, das er heute verbraucht hat (beim Böschungen mähen, nicht nur als Beitrag zum Treibhauseffekt). Irak? Saudiarabien? Kuwait? Welches Benzin würden Sie denn kaufen, das billigere normale oder eines mit Ursprungsbezeichnung, produziert unter anständigen Bedingungen, transportiert mit einem Tanker, der nicht gleich absäuft und es im Meer verteilt? Wieviel darf es mehr kosten? Wieviel Liter brauchen Sie täglich? Wofür denn? Sorry für die vielen Fragen...

rimandi

TrackBack URLper questo post:
http://www.vogliaditerra.com/cgi-bin/mtc/backlink.cgi/1716

Post precedente: primavera.

Post seguente: pubblicità.

Pagina attuale: VogliadiTerra


Questo qui è il blog (?) e il →photoblog del contadino. Cliccando sugli immagini fai un giro in campagna.














(o manda una mail velocemente cliccando qui)
Creative Commons License
Questo contenuto è sotto Creative Commons License.
Powered by
Movable Type 3.31