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Fatto il pasticcio

L'aveva detto, il contadino (e nessuno, nessuno e nessuno hanno cliccato il link per mandare una mail al consiglio europeo).

BIODIESEL, IL PREFISSO BIO NON BASTA A SALVARE LE FORESTE

Mentre un po´ in tutto il mondo si pensa ai biocarburanti come una delle possibili soluzioni per ridurre l´inquinamento atmosferico prodotto dai carburanti derivati esclusivamente dalle fonti fossili, Greenpeace lancia l´allarme per la distruzione delle foreste indonesiane: la minaccia è rappresentata dall´espansione delle piantagioni di palma da olio, dovuta alla crescente domanda europea di biodiesel.

Subito dopo l´emanazione della direttiva europea che stabilisce una crescita dell´utilizzo di biomasse, il governo indonesiano ha infatti firmato ben 58 accordi, per un valore di 12,4 miliardi di dollari, finalizzati all´incremento della produzione di biodiesel, e legati all´espansione delle coltivazioni su circa un milioni di ettari in Papua e Kalimantan, senza che siano state fornite indicazioni sulla salvaguardia dell´ambiente.

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commenti (15)

Eto:

sai, queste indicazioni mi lasciano almeno perplesso. sembra un cane che si morde la coda. Se si estrae il petrolio si inquina, Se si usano i pannelli solari ci ritroviamo tra 10/15 anni con montagne di celle solari da smaltire. Se mettiamo le eliche per sfruttare il vento deturpiamo il paesaggio. Se si coltivano palme si distrugge la foresta.......

Non ho nulla contro Green Peace, ma, sai se hanno fatto proposte "sostenibili"? Perchè è un diritto essere contro, ma essere "solo" e sempre contro che vantaggio da a tutti? In poche parole, cosa si propone come alternativa? Che facciamo?
Non è polemica la mia ma vorrei davvero capire a che punto siamo.
Grazie a chi mi da un'aiutino..

Stefano

Caro Stefano, la prima cosa da fare è ridurre i nostri consumi. Di energia, ma anche di beni e servizi, perché per produrli occorre energia. In una parola, praticare uno stile di vita sobrio.

Dopodiché, occorre far crescere le fonti di energia rinnovabili. Fotovoltaico, eolico (le obiezioni paesaggistiche sono molto spesso pretestuose, e infatti la maggior parte delle organizzazioni ambientalisti sono a favore dell'eolico), geotermico (che nell'Italia dei tanti vulcani e terme potrebbe dare molto di più di quanto non faccia), mini idroelettrico, solare termico per l'acqua calda, cogenerazione nei contesti in cui si utilizzano combustibili fossili.

Occorre poi incentivare l'efficienza energetica: coibentazione delle case, uso di mezzi di trasporto efficienti, trasporto pubblico, uso di beni prodotti localmente e non provenienti dai quattro angoli del mondo.

Ci sono mille cose che si possono fare, ma la prima, ed essenziale, è prendere atto del fatto che il nostro stile di vita è, semplicemente, insostenibile, e porterà il pianeta al collasso con conseguenze devastanti. Che è il messaggio, purtroppo inascoltato, che fu dato già nel 1972 dagli autori de "I limiti dello sviluppo".

Per la cronaca, i pannelli fotovoltaici durano almeno 25 anni, e smaltirli non è un grave problema.

Eto:

Grazie per la risposta Desertur. Lo stile di vita sobrio detto sinceramente mi sembra utopia pura almeno applicato in massa. Conosco troppa gente che a parole è amante del pianete è spreca nel privato a piene mani.

Io sono positivo. Se si continua così ci estinguiamo o veniamo ridotti di molto e il pianeta si riprende da solo. Ne ha le capacità. Con o senza di noi. L'uomo non ha capacità di capire ne lo vuole fare in molti casi. Non illudiamoci.

Tutte le idee alternative sono sempre con un rovescio o impatto per il pianeta. Se usassimo tutti la legna per scaldarci sparirebbero i boschi. Inoltre non possiamo dire cosa accadrà l'anno prossimo figuriamoci capire a distanza di anni cosa porterà una determinata scelta. Quindi affermare che i pannelli solari durano 25 anni e che non daranno grossi problemi, se permetti, mi sembra una affermazione avventata.

Per inciso nella casa che sto costruendo/ristrutturando personalmente per andare a fare il contadino, sto cercando di applicare il riscaldamente solare, l'isolamento con materiali rinnovabili e a basso impatto. cerco di progettare il tutto per risparmiare/utilizzare al meglio anche l'uso dell'acqua.

L'impressione che ne ho è che questa stà diventando una moda. Un treno commerciale da prendere al volo per fare soldi. Devi rivolgerti all'estero per avere qualche indicazione e non sempre ne hai di informazioni attendibili. Tra poco venderanno i pannelli solari al supermercato. Pannelli fatti nei paesi del terzo mondo sfruttandoli ancora una volta...

Io resto positivo: estinzione quasi totale della razza umana. Poi chi resta potrà ricominciare. Il pianeta ne uscirà sempre bene.

Stefano

Vince:

Parlando sul serio per una volta, Stefano sono d'accordo con te. Rapportandoci alla storia di miliardi di anni l'homo presuntuosus rimarrà come una delle infinite specie che la natura, dopo essersi accorta di aver sbagliato, farà estinguere. La natura non ha problemi: avanti un altro...!
Vince.

ste:

A questo punto non sono d'accordo io. L'uomo non è un "prodotto a caso" dalla natura, questo è un pensiere materialistico. L'uomo (come entità spirituale) ha origini più antichi della terra. Questa terra ci serve per fare una tappa importante di evoluzione per confrontarci con la materia, e non c'è alternativa.

Ma ci sta bene che abbiamo raggiunto il massimo di popolazione, e che in futuro saremo meno. Gli incarnati, intendo.

eto:

Sai io faccio fatica a "vedere" al di la del mio naso e dietro le mie orecchie.... non vado a prendere cose più grandi di me anche perchè ammetto di essere molto ignorante. Questi discorsi "da dove veniamo e perchè siamo qui ecc.ecc" vanno ben oltre le mie capacità.
Vi invidio, bonariamente è ovvio, voi che avete così chiaro il passato e il futuro dell'intera umanità.

Con affetto.

Stefano

meeme:

E se anche il petrolio non fosse un prodotto casuale della natura ?
Se fosse stato " messo " lì per permetterci di evolverci fino allo stato attuale ?
Come strumento materiale attraverso cui sviluppare conoscienza e consapevolezza, potere sulle cose della terra ?
Lo diamo per scontato, ma che esistano enormi sacche sotterranee di materiale organico da cui ricavare energia, prodotto dalla decomposizioni di tonnellate di dinosauri( per farla semplice ) non è mica così banale.
Dio o il caso danno alla luce un batterio che si evolve fino a diventare un brontosauro,che non ha altro scopo se non mangiare l' erba; poi, con milioni di suoi simili, sottoterra a creare energia, che l'uomo userà per 100 anni fino a diventare l'intelligente bastardo attuale, perde l'innocenza, acquista la sapienza e mi sembra che nel Paradiso terrestre perda pure la vita eterna.
Magari era scritto.

Vince:

Caro Ste, Riconosco il carattere materialistico della mia osservazione. Matetialistico ma non a-religioso, se per religione si intende qualcosa di vagamente panteistico su cui "il tacere è bello", perché le parole possono solo "togliere" qualcosa alla meravigliosa sensazione di appartenere no, non per caso, alla Creazione.
Vince.

matteo:

d'accordo con ste.
siamo seme delle stelle e siamo su questo pianeta....bisogna rispettarlo..amarlo....lo stiamo facendo? penso che prima di un aspetto materiale sia una predisposizione del cuore.
spesso siamo bambini che si rifugiano dietro una macchina grossa, un cell nuovo, un vestito fico...
che c'entra questo con la vita?
per l'aspetto materiale del'energia: esistono tanti brevetti free-energy..qualcuno vuole farsi avanti? aspetto proposte ste dal tuo sito.
ciao

eto:

Mi piacerebbe davvero che tutti capissero l'importanza di agire in prima persona, ma i mio scetticismo per quanto riguarda le "decisioni personali di massa", è dato anche da quel poco di storia che ho letto. Se non erro le guerre sono antichissime e tutti sanno quanto sono deleterie crudeli e dannose per chiunque, vincitori e vinti. Ma, da quello che vedo, non si riesce a porre fine a questo evidente scempio. Basterebbe poco: ogniuno pensa un attimo, ragiona, si siede e non va in guerra. Nessuno spara perchè chi è tanto stupido da iniziare una cosa tanto brutta? Fine del problema. Ma, non accade mai. Figuriamoci fare qualcosa tutti per "risparmiare energia..."
Ecco perchè, pur considerando giustissimo il nostro personale impegno nel diminuire i consumi e vivere in modo sobrio, non lo trovo applicabile se non in casi/gruppi di persone particolari e isolati. Che pesano poco sulla quantità. Certo meglio di niente....
Sono però convinto di una cosa: che, quando chi di dovere, fiuta il business dell'ecologico, tranquilli che saremo invasi da produtti a basso consumo e basso impatto. Ammesso che esistano veramente. E il problema si sposterà un po più in la. Fino alla prossima rivoluzione.

Stefano
(però, quanti "stefano" ci sono in questo Blog? :D Non è che sto facendo un monologo senza saperlo? ;D )

meeme:

Ennesimo Stefano, le " decisioni personali di massa " che implichino rinunce volontarie, che utopia!
L'amministrazione comunale di sinistra ha deciso che da lunedì alla mensa scolastica si beve l'acqua dell'acquedotto, in accoglimento dell'Agenda 21, per eliminare trasporto e smaltimento delle bottiglie.
Io non l'ho mai bevuta che soprattutto d'estate dà il voltastomaco.
Ma il messaggio merita accoglimento, e sforzo, ed essendo Gennaio e lasciata ben respirare in caraffa, ho scoperto che si può buttar giù.
Quindi come ha attecchito qui la proposta avrà avuto seguito in altre case?
Le madri di famiglia sono in rivolta e la scuola è invasa da bottigliette da mezzo litro.
Continuerò a berla almeno fino a che le temperature miti lo consentiranno, CREDO,.'(
ma è dura.
Se almeno sapessi di essere in sostanziosa compagnia , sarebbe più facile.
Cosi non serve a niente.
Potrei crollare da un momento all'altro, soprattutto slalomando i gipponi parcheggiati sui marciapiedi davanti alla scuola.
Ci vuole la coercizione, come per le cinture di sicurezza,ma anche a fin di bene non appare mai democratica.

ste:

Sul fatto che tutti si sono messi a cucciare dalla bottigliette ogni mezz'ora come neonati si potrebbe filosofare tanto. Poi mi risulta anche che vent'anni fa quasi tutti qui nel paese bevevano l'acqua dal rubinetto.

Sull'energia "free" avevo scritto un po', Keely poteva usarla. Ma non mi pare che siamo maturi abbastanza di avere l'accesso a energia senza limiti. Avremo da imparare ancora, e mi pare che la lezione ha cominciato...

Non crollare, Meeme, siamo tutti con te. Per quanto riguarda la "free energy", non esiste, proprio come, secondo il noto detto anglosassone, non esiste il "free lunch". E meno male, perché se esistesse la useremmo per ricoprire l'intero pianeta di cemento e asfalto. La ricchezza illimitata non è la benedizione che potrebbe apparire, come ci ricordano molte favole tramandateci dai saggi del passato.

meeme:

Non so perchè ma a volte mi sembra che mi prendi in giro :-P
Insomma, divisi dalla distanza ma uniti dall'amaro fiele?
Considerati esentato dal berla pure tu, mi basta la compassione :-D

Non so perché, ma a volte ho la stessa impressione... ;-)
Comunque ti assicuro che qui l'acqua del rubinetto è ottima e io la bevo sempre, quindi siamo divisi anche in questo. Ho sentito dire che c'è un'onda di inquinamento da trielina che si sta lentamente avvicinando alla falda da cui pesca l'acquadotto, forse sarà quello a darle quel buon sapore. :-( Solo, è molto calcarea, non so i miei reni cosa ne pensino.
Nella mensa del posto dove lavoro c'è un distributore di acqua, con cui si riempiono le caraffe. Ovviamente non è proprio ecologico, perché l'acqua sarà comunque trasportata da qualche altro luogo, ma almeno si elimina la necessità delle bottiglie di plastica. Se la situazione alla scuola degenerasse, potresti proporre questa come soluzione di compromesso: non ottimale, ma se tanto le mamme col gippone portano le bottigliette da casa....

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