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Quando c'e il raccolto e quando no

patate nuove

Ieri e oggi il contadino ha cavato le patate e ne ha trovato un quintale circa. L'anno precedente non pioveva mai di primavera e ha�trovato quello che ha piantato (si fa per dì,� il doppio era, forse). Visto che comincia di mancare pure il grano lui è contento. Una delle poche cose che vanno bene, ultimamente.

Di questi tempi si usava fare la marmellata di susine, per tanti anni. La collina era piena di queste piante selvatiche e per terra si trovavano quintali, senza scherzi.� Fatto sta che a) le piante stanno morendo tutte b) quelli che sono ancora mezzo vivo son vuote. E pure il pero di San Giovanni. Cascavano e c'era mezzo quintale anche lì sotto.� Ora è�due anni che rimangono attaccati in cima cotti dal sole, quei pochi che ci sono, e l'albero fa paura a vederlo. Troppo caldo di giugno.

Erano le sette di mattina, quando li ha cavati, ed è arrivato un fuoristrada con due cacciatori (che conosce bene) e hanno liberati dei fagiani. Quando le pecore avevano finito di mangiare verso le nove perché loro non riescono a mangiare quando fa caldo sono saliti tutti quanti a casa e sono andati nella stalla, dove l'uno voleva mungere le altre. E davanti c'era un fuoristrada con due cacciatori (che conosce bene) e hanno liberati dei fagiani.

"Noi si buttano qui, così almeno c'hanno l'acqua, per via delle pecore."

Ma hanno anche detto che lo sanno che nessuno di questi sarà ancora vivo quando apre la caccia. Il contadino in fondo gli vuole anche bene, ai cacciatori, hanno passione, sono sempre meno, e sono insieme ai contadini gli unici che vivono la campagna.

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commenti (6)

Peter Pan:

Da noi invece, che siamo pure in Toscana (purtroppo solo i fine-settimana, e neanche tutti) ma più a sud di te, i susini selvatici sono così carichi che i rami si spezzano. Però è una varietà che matura più avanti, ad agosto forse. Ciao.

ste:

Fa bene a sapere che non è dappertutto così, meno male!

Secondo me il cacciatore deve essere il contadino, non è giusto che quegli sciacalli che vengono dalla città, approfittino del lavoro altrui per fare il loro gioco, esistono anche le riserve di caccia e dovrebbero lasciare in pace chi vive in campagna. Voglio dire:
dove il contadino semina, il cinghiale mangia, il cacciatore spara.
Ciao Ste sono il marito di Meeme, complimenti per il blog.

ste:

Bentrovato! Qui cacciatori sono gente di campagna. Ma i maleducati ci sono dappertutto. Poi le riserve, sono una cosa strana, una specie di zoo dove la gente spende milioni...

Joe:

Ciao, qui (in Veneto) i susini vengono ancora su. Ma le altre piante stan male: meli che non crescono, pesche neanche a parlarne, le pere si arrostiscono al sole. Ed i fichi cadono anch'essi cotti in agosto, prima della completa maturazione.
In compenso: more (dei gelsi) a go-go, noci e nocciole a tutto spiano. Speriamo. Son già sparite le betulle, da qualche anno, qui.

Ciao a tutti! qui nella valle (entroterra ligure)c'erano 'boschi' di susine, piccole oblunghe e gialle, dolcissime, veniva una marmellata gialla meravigliosa (probabilmente sono Settembrine del genovestato, ma non sono sicura, qui si chiamano arbainni, in dialetto). L'anno scorso però sono arrivate le processinarie e non si è visto neanche un frutto in tutta la valle, e quest'anno sembra ci siano di nuovo... non sappiamo cosa fare, speriamo che al meno gli alberi sopravvivano!

(seguo da un pò questo blog, le foto sono bellissime, il contadino mi permette un segreto tuffo nella natura dal grigiore dell'ufficio... grazie!)

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