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Il duemilacinque

Forse sarebbe ora di parlare un po' più di roba terra-terra. Oggi aiutava al vicino di cogliere le ultime 20 quintali d'uva, che andava decisamente a marcire. Nulla regge bene quest'anno, dal pomodoro al tabacco, mentre l'anno scorso le olive rimasero attaccati fino aprile. Poi dicono che sono tutte bacate anche quelli di chi ha ramato il Rogor o simile veleno. Una azienda vicina comprerà la macchina per vendemmiare, non si trovano più gente (disposta). Le vespe non ci sono e neanche i calabroni i quali gli ultimi due anni erano dappertutto. Ma è annata buona per i topi invece.
Le api hanno raccolto miele d'edera, un profumo...non è mai in vendità perché non regge, troppo acquoso. Assomiglia alla maionese, ma non si mangierà perché l'apicoltore (il miele costa nulla, e con 90 quintali sei piccolo e non ci vivi) non vuole levarlo quest'anno. Domani viene il controllore del biologico, vanno messo aposto i registri. Poi ci sono mille altre cose da raccontare che al momento non vengono in mente al contadino.

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commenti (2)

Anna:

Hai molta ragione. Anche il mio orto malgrado il duro lavoro ha dato poco quest'anno. Per favore, parlando di biologico, sapresti indirizzarmi?

ste:

Vero, anche l'orto ha fallito un pochino a tutti qui. Indirizzarti come, dove? Per l'orto?

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