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67 risultati della ricerca per "fukushima"

Annataccia per il nucleare

Questo è la centrale nucleare di Fort Calhoun in Nebraska e starà così fino agosto – se non si rompono delle dighe – immersa nel Missouri. Per adesso sei dighe sono aperte in modo controllato per lasciar defluire le acque. La centrale è spenta da aprile per ricarica un terzo del combustibile; un fuoco ha messo già in tilt le pompe che raffreddano l’acqua nei bacini delle barre esauriti, ma nessun pericolo calmi calmi: ci vuole 88 ore per arrivare alla bollitura.

Sono le dighe il punto debole quindi. Stranamente è stato emesso una No Flight Zone sopra la centrale.

Qui un video, basta vedere l’inizio. Se a qualcuno dovrebbe essere venuto la noia con quel di Fukushima

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Come seminare il panico

E’ molto interessante vedere cosa succede nella società (e al mercato) esposta alla miscela informativa creata dalle autorità, dalla scienza e comunicato dai media. Un evento è il triplo melt-down o melt-through a Fukushima: notizie trattenute per settimane e mesi con metodo per non creare il panico totale e dall’altra parte il batterio-killer, che faceva 30 morti e metteva in ginocchio il mercato dei ortaggi ma solo perché comunicano tutti i sospetti, dai cetrioli ai germogli.

E i media hanno una responsabilità tosta nella faccenda, come si vede ancora adesso nella Stampa che titola:

Batterio killer, l’annuncio di Berlino: “La causa sono i germogli dei fagioli”

La conferma è stata trovata nel bidone dell’immondizia di una famiglia di Rhein-Sieg-Kreis,[…]Se i risultati delle analisi del Nord Reno-Westfalia fossero confermati dal BfR, sarebbe una «svolta nelle indagini»

Se solo nei rinunciassero al affermativo…

(se poi è vero è un peccato per la bella teoria che l’allevamento moderno ne era responsabile…)

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I can’t get no co-ohnection

Veramente il contadino è anche un po’ triste ora che la connessione alla rete è stato ristabilita (sostituito l’antenna che era piena d’acqua) – era bello questa libertà e prima che uno pensa ci si disabitua di aprire il portatile sempre in standby per controllare lo stato di Fukushima, il forum di ubuntu, i blog e le mail. Invece tutte le sere andava a trovare l’amico vicino di casa e in quindici minuti faceva tutto: scaricava i feed e quel che sembra necessario davvero.

Quando avrò finito suo sviluppo spirituale si staccherà dalla rete. Purtroppo c’è ancora molto strada da fare.

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Ci mancavano i cetrioli killer

Dopo la peste suina finalmente qualcosa di serio, un batterio della specie Escherichia coli, HUSEC41.

E’ una batosta di 7 milioni di €/giorno per gli producenti spagnoli che dopo un primo ritrovamento su cetrioli ad Amburgo non vendono più nulla in Germania, anche se non è per niente chiaro da dove spunta il batterio davvero. 30 casi (13 gravi) anche in Svezia, in tutto per ora mille infezioni con 300 casi gravi (Sindrome emolitico-uremica) e 14 morti. E’ resistente a molti antibiotici, anche se la questo tipo di cura nelle infezioni di EHEC è già problematica di sé. Domani si riparlerà di Fukushima? Ormai siamo circondati, moriremo tutti (quando è tempo).

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Triplo meltdown e nessuna notizia

Colpisce un po’ il fatto che non si trova notizia fuori dai pochi blog del fatto che adesso è venuto fuori che a Fukushima il primo nocciolo s’è fuso completamente nella prima giornata dopo il terremoto (2800°C), gli altri due molto probabilmente hanno fatto lo stesso fine: forato l’acciaio del reattore adesso il corium si trova forse dentro, forse mezzo fuori, ma comunque questi containment hanno falliti tutti tre il loro obiettivo di trattenere la radioattività: forati anche loro, a certi punti radiazione di 2Sv/h che significa impossibilità di avvicinarsi. Le foglie di tè a 250km contengono troppo cesio (e quindi ancora altri risarcimenti da parte della Tepco fallito sostenuto dallo stato), l’acqua nelle falde non si sa ma deve essere fuori ogni limite.

Preoccupa che ricominciano di aggiugnere boro al acqua di raffredamento con i quali annaffiano la ex-centrale: significa che temono una ulteriore riaccensione della fissione nucleare che produrra ulteriore energia termica con effetti imprevedibile. Inoltre sembra che già il terremoto stesso abbia danneggiata il reattore 1, visto che c’erano subito dopo 300mSv/h e hanno interrotto manualmente il raffreddamento di emergenza (c’era scritto di fare così nel manuale).

Annunciano di presentare oggi un nuovo piano per mettere sotto controllo le masse sfusa delle barre bollente.

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Fukishima, aggiornamento

[Concentrazione di cesio nell'aria a Takasaki, 200 km sud-ovest]

Innanzitutto ammazzeranno tutti gli animali domestici rimasti nell’area di evacuazione di 20km.

Dopo che sono entrati nell’edificio del reattore #1 nonostante le 700mSv/h al primo piano e hanno aggiustati gli strumenti viene fuori che le barre non sono neanche coperte fino metà coma hanno sempre detto e pensato, ma non c’è acqua neanche un metro sotto dei 4 metri che misurano le barre. Ma visto che non è caldo (120°C) l’ipotesi è che le barre semplicemente non esistono più. Si sono sfusi completamente e la massa sta in fondo al contenitore del reattore (si spera) coperta del poco acqua. E non si capisce che fine fanno le 150m³ di acqua/giorno che iniettano, perdite ovunque.

Altro fonte di pensieri: il bacino con le barre esauste nelle rovina del #4, fortemente pericolante, si teme che potrebbe crollare tutto e liberare il suo contenuto che è molto di più di una carica solo di un reattore, sono le barre esauste di molti anni. La Tepco vuole costruire un sostegno di sotto, auguri.

Tutto si sta logorando, la morale degli operai deve essere vicino allo zero. Il primo ministro rinuncia al suo stipendio fino alla fine della crisi; probabilmente non lo riceve mai più.

Aggiornamento: “Ci deve essere un buco nel reattore #1” dice la TEPCO, anzi più di uno, in tutto qualche centimetro, creati dal noccioli in fusione.

E “Anche i livelli dell’acqua nei reattori 2 e 3 potrebbe essere non quelli che pensavamo”. Dunque, molto probabilmente c’è davvero quella massa detta corium in fondo ai reattori, una magma, forse isolata da una crosta, composta dalle barre di combustibile, le barre di controllo, tubi e acciaio.

Un lento e continuo peggioramento della situazione. Ma da vedere da un impressione quasi romantica adesso:

L’unico che mai emette vapore è #1 (sulla sinistra):

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Non c’è fine

Si potrebbe fare tranquillamente un post al giorno su Fukushima, a volte il contadino ci è andato vicino. Occhi puntati alla temperatura del reattore 3 (quello a combustibile misto col plutonio MOX). La righa blu è il limite massimo per il quale è progettato il manto del reattore, 280°C. Cause ignote, flusso di acqua aumentato da 7t/h a 9t/h, speriamo bene.

aggiornamento: per ora sembra scongiurato il pericolo, temperatura abbassata di 50°.

Il segnale positivo viene dal canticchio degli uccellini che si sentono sulla webcam live adesso (21:30), alba con nebbia e dalla decisione del governo giapponese di far chiudere cinque reattori ad alto rischio sismico.

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Sacrifici

Il modo di trattare con la situazione drammatica del governo giapponese è questo: minimizzare, tranquillizzare e intanto aumentare le dosi massimi ammesse. Se prima toccava ai operatori/liquidatori di vedersi alzato il livello da 100 a 250mSv adesso lo sono i bambini nelle scuole di Fukushima. Per loro la dose massima consentita è identica a un operatore di una centrale nucleare tedesca, 20mSv/anno. Il consigliere convocato dal governo Toshiso Kosako, professore di Tokyo specializzate in misure anti-radiazione si è dimesso, trattenendo le lacrime alla conferenza stampa.

I consiglieri governativi sono molto stimati, e molto raramente si ritirano.

20mSv/anno corrispondono per caso a 3,8µSv/h, all’incirca i valori massimi presenti adesso.

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Buon anniversario mondo

25 anni Cernobyl, un anno Golfo di Messico, Fukushima appena nata. La IEAE e la Tepco pubblicano comunicato interamente scollegati dalla realtà. La prima afferma che la liberazione della radioattività caleràoni calerà, la secondo su pressione del governo ha elaborato un piano di sei-nove mesi per mettere sotto controllo i quattro reattori (“cold shutdown” ovvero tutti stabilmente sotto 90°C).

La realtà invece è che esce vapore radioattiva dal 2, 3 e 4, il secondo ha un buco nel reattore e il containment che perde, si pensa che lì vicino c’è una radiazione di qualche decina di Sievert la quale vieta ogni lavoro umano ma dovrebbe essere chiuso il buco secondo quel bel piano. L’edificio è piena di vapore, il robot che hanno mandato non ci vedeva niente: subito appannato la lente.

Nel N°4 (che ha il combustibile esausto fuori dal reattore) l’acqua (100mSv/h) arriva adesso a 5m, è non è costruito come piscina. La radiazione nel edificio N°1 è a 270mSv/h – significa un operai può lavorarci neanche un oretta per arrivare alla dose di una vita professionale. Forse sta fondendo il nocciolo, dicono adesso.

Circa 54mila tonnellate di acqua radioattiva nei sotterenaei del #1 fino #3, a volte cala di un cm dopo il pompaggio.

L’Ucraina spende circa 6-8% della sua finanziaria ogni anno per le conseguenze di Cernobyl è il Giappone solo ieri ha avvertito i residenti a Fukushima che i bambini non devono giocare con la terra e che la verdura nel orto non va mangiato.

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In loop fino al crollo

Non solo a Fukushima lavorano in loop perenne tra buttare sopra acqua e togliere acqua radioattiva, anche in politica e economia si usa lo stesso sistema; la grafica rappresenta non la radioattività nelle falde ma il rendimento dei BOT greci, adesso 13,26%.

Un anno fa c’erano 5 scenari per la Grecia, oggi sotto lo scudo dell’Europa si attua il scenario cinque, s’è fatto risparmiare a lacrime e sangue, ammazzato l’economia e adesso cosa annunciano?

Giusto, altri tagli e privatizzazioni, ma ormai è finito, il debito verrà “ristrutturato”, eufemismo per “haircut” ovvero non si ripaga tutto (300 miliardi di euro se il contadino ricorda bene).

Ma chi ha veramente creduto che un debito si risana versando ancora dell’altro debito sopra? Perché nessuno dei politici era capace di farlo prima quel che si deve fare? Sembrano incapaci di prendere decisioni dolenti ma necessari e che non hanno competenze in materia.

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