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Categoria: politica e società

Cose riviste

Purtroppo al contadino sembra che anche questa guerra viene gestita malamente, come tutti quelli precedenti.
Una nota storica:

L’Ucraina, nella dottrina Brzezinski – geopolitica dell’isolamento della Russia, contenimento dell’Europa come conseguenze strategiche della nuova economia digitale – ha sempre rappresentato lo spartiacque tra una dottrina efficace e una dottrina vittoriosa. Una volta assorbita completamente l’Ucraina in orbita Usa, l’Ue sarebbe stata un elemento subordinato alla capacità di manovra americana e la Russia un soggetto isolato nel mondo.

In questa visione bisognerebbe salvare l’Ucraina non solo dalla Russia ma anche dagli ambizioni USA, cosa abbastanza improbabile che avvenga – un concetto valido purtroppo per la maggioranza delle azioni sensate. E se si vuole evitare davvero un macello che durerebbe anni sul suolo ucraino l’unica via è raggiungere un accordo con i Russi, per un Ucraina neutrale.

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Il ritorno dei banditi

Ogni giorno sono di più e sono ovunque – possono nascondersi tra i tuoi amici, tra i tuoi colleghi di lavoro, si infilano pure tra i tuoi parenti.

Sono banditi dal cinema e dal teatro. Sono banditi dai treni e dagli autobus. Sono banditi dal lavoro in ospedale, in polizia e pure dal bancone dei bar.

Sono milioni e ad ogni decreto crescono, in ritmo settimanale.
Crescono anche gli amici di loro tra quelli che per ora non sono banditi.
Si riconoscono, si organizzano e resistono e sanno di non essere soli e di non essere i banditi veri che quelli stanno altrove, stanno al potere ancora e ci hanno rubato e cercano di distruggere i diritti civili, la salute e la medicina quella vera, la democrazia e il buon senso.

Buon anno nuovo.

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Back to the future

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(si potrebbe dire tanto ancora, o anche niente. Gli eventi parlano da sé a chi ascolta.)

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Frutti velenosi

Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.

Certi frutti recenti fanno solo male.

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Questo si deve fermare

Il contadino avevo visto Clapton più di quaranti anni fa: Bob Dylan veniva a Norimberga e c’era anche lui, prima. Meno male, perché aveva salvato quel open-air – Dylan era nella fase di “occhiali scuri-cantanti gospel” e rovinava appositamente ogni sua canzone, almeno così sembrava.

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Questo deve finire
Quando è troppo è troppo
Non posso più sopportare questa merda

S’è spinta troppo in avanti
Se vuoi reclamare la mia anima
Dovrai venire e sfondare questa porta

Sapevo che qualcosa stava andando storto
Quando avete iniziato a piegare la legge

Quando prendevano solo gli infermieri e i dottori si dormiva troppo, e c’era anche chi diceva “Bene, siamo più sicuri”!
Tra poco avranno presi tutti.

Se non lo fermiamo.

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Il paradiso in terra..

… si avvicina, fratelli e sorelle: dopo aver sconfinati dal limbo del male assoluto gli OGM nel nome della lotta santa al Covid (iniettando prodotti di ingegneria genetica anche a minorenni tra non poco) adesso toccherà a nutrie e zanzare:

Dopo il via libera dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa) in Florida, negli Stati Uniti, sono state rilasciate nell’ambiente migliaia di zanzare geneticamente modificate che dovrebbero far collassare la popolazione locale in poco tempo. Una tecnologia sviluppata dalla ditta britannica Oxitec, finanziata anche dalla fondazione Bill&Melinda Gates, che potrebbe avere risvolti molto interessanti anche in Europa e in Italia per il controllo di specie aliene invasive dannose per l’agricoltura.

La genetica nel controllo di specie dannose

I ricercatori britannici hanno modificato geneticamente una popolazione di zanzara inserendo un tratto genetico che rende le femmine dipendenti da un antibiotico, la tetraciclina, per la sopravvivenza. Le uova di Aedes aegypti (la zanzara tigre) sono state poi rilasciate in ambiente, nel territorio delle Florida Keys, dove negli ultimi anni è aumentata la diffusione di malattie trasmesse da questi insetti.

Non essendo presente la tetraciclina nell’acqua in cui si sviluppano le zanzare, solamente gli esemplari maschi porteranno a termine il loro ciclo di sviluppo e prenderanno il volo. Una volta in natura si accoppieranno con le femmine presenti trasmettendo alla prole il gene introdotto in laboratorio. Come conseguenza dalla covata prenderanno il volo solamente i maschi, che a loro volta si accoppieranno con le femmine selvatiche trasmettendo il gene e determinando in poco tempo il collasso della popolazione.

E chi di voi alzerà mai la voce per difendere questi poveri animali?

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Gli allevamenti intensivi e i pesticidi

Con la pandemia adesso si dice che bisogna dare una frenata a questimin quanti generatori di virus e rovinatori di antibiotici – non bastano il vegetarismo, il veganismo e chi mangia poco carne ma buona e sostenibile.

Ma la ragione è come spesso accade – solo egoistico. Dobbiamo eliminarli perché soffrono gli animali troppo, basta come ragione, non perché potrebbero essere una minaccia alla

  • nostra
  • salute. Dobbiamo ridurre drasticamente i pesticidi in uso per la stessa ragione ambientale, e non perché forse avremo un cancro in più.

    Nota del contadino che ha fatto il patentino pe l’acquisto di essi: il termine pesticidi è considerato superato, si chiamano adesso “fitofarmaci”.

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    Cronologia delle paure

    Per sua volontà si parte nel dopoguerra. La guerra era finita, si sperava (crede) in tempi futuri radiosi e felici: Scusate, niente, eccovi una guerra fredda, con arsenali nucleari capace di polverizzare una dozzine di pianeti. E vivere con la paura che per sbaglio o intenzione qualcuno preme il pulsante.

    Ma come fanno le guerre: ci si stanca e alla fine finiscono, così finì anche la guerra fredda. Per mantenere la paura furono trovati presti alcuni sostituti, tra questi la mucca pazza, conseguenza della gloriosa idea di dare da mangiare carne di mucche alle mucche. La paura di finire con un cervello come un formaggio svizzero, il crollo del consumo di carne.

    Purtroppo le risposte spesso non vanno alla radice del problema e così fu anche lì. S’ammazzarano milioni di mucche, si vietò il mangime con proteine di provenienza animale per gli erbivori ma il resto del sistema tra Amazzonia, sola, fabbriche di carne e gas serra non si toccava (prossima puntata: antibiotici diventati inefficaci). Però: ottima occasione per introdurre e testare un bel sistema di tracciamento, registri di trattamenti sanitari, banche dati e tutto il resto. Per gli animali da macello, cani gatti e cavalli, ma non si sa mai, potrebbe tornare utile anche per altro…

    Prossima puntata: 11 settembre. La risposta anche lì era sbagliata, non sì è provato a sanare la ferita nel medio oriente e non fu di tipo polizia, indagine, tribunale ma militare e non ha cessato neanche adesso, aggiungendo altre ferite nel medio oriente e altrove e centinaia di migliaia di morti. Però: ottima occasione per fare passare molte misure altrimenti inaccettabili, spicca la sorveglianza di massa ma c’è ne per tutti i gusti.

    Tutte questi leggi sono ancora lì, ci siamo abituati e non si mai, i terroristi potrebbero generare delle varianti e non vuoi mica fare il gioco loro no?

    Però vent’anni di guerra al terrorismo stanca anche questo – ci voleva qualcosa di nuovo ed eccoci un virus che per un anziano su tre o quattro è letale e ci riempie troppo gli ospedali. La risposta è come al solito “guerra”, con danni collaterali immensi che ancora dobbiamo censire tutti per bene una volta cessato il fuoco e la nebbia degli spari sciolta (il sospetto fondato è che questo non arriva presto e si rimane annebbiato per un bel po’).

    La prima battaglia era il famoso “flatten the curve”: tutti chiusi a casa, l’onda si allunga ma sarà bassa e tutto andrà bene. Il risultato era che sì, l’onda era bassa, ma non s’è sfogata ed è ritornata a palla, e tre. Ma saremo salvi tutti, perché la parola d’ordine è stata presto “Ne usciremo solo con il vaccino” quando di vaccini non c’era traccia.

    Invece si sono buttati soldi e scienziati e hanno modificato le leggi che ostacolavano la ricerca sugli OGM l’estate scorso.

    …alcuni vaccini e trattamenti anti COVID-19 già in fase di sviluppo possono essere definiti organismi geneticamente modificati (OGM) e sono quindi coperti dalle direttive UE sugli OGM. Poiché i requisiti nazionali per valutare i rischi ambientali delle sperimentazioni cliniche sui medicinali che contengono o sono costituiti da OGM variano considerevolmente da uno Stato membro all’altro, è necessaria una deroga a queste regole per evitare ritardi significativi nello sviluppo di vaccini e trattamenti salvavita.

    Insomma, andato a finire che arrivano presto vaccini e tutti (escluso uno di quelli cinesi) sono da definire OGM – e chi due anni fa aveva paura del granturco OGM adesso ha paura di Covid ed è pronto di farsi iniettare un vaccino OGM (e abbiamo chi ha paura del Covid e chi ha paura del vaccino e questa paura è forse più ragionevole visto che un vaccino definito “sicuro” ha almeno 5 anni di test sulle spalle).

    Ma al contadino poteva anche andare anche bene: si vaccina chi si sente più a rischio di morire di Covid e una volta vaccinati i fragili e chi lo vuole eccoci usciti: i vaccini impediscono che si riempono le terapie intensive e sembra un dato consolidato questo.

    Sì eh pensavi tu caro, no invece, questo è una guerra non può finire mica così. In qualche modo qualcosa s’è spostato, fino a che le sperimentazioni dei vaccini su bambini sono già in atto. Mai abbiamo vaccinati bambini per proteggere altri.

    Ma ci sono alcuni barlumi di speranza. Anche della stessa scienza che ci da i vaccini. Qui per esempio si ipotizza che – come succede con gli altri coronavirus (che causano 15% dei raffreddori) – i bambini se lo prendono molto presto, ogni reinfezione sarà leggera.

    Ma come si sa, la politica non segue sempre la scienza, la politica sembra seguire i media, e non seguiamo loro ma anche loro noi. E come vediamo il mondo così sarà.

    [Ma se per caso o per culo usciamo davvero eccoci pronto il cambiamento climatico.]

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