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Categoria: mondo spirituale

Del tempo

E gli internettiani chiesero: Parlaci del tempo.

E lui rispose: Il tempo non esiste al di fuori della vostra mente. Se fate i lavori noiosi con piacere create del tempo e se navigate a vanvera distruggerete tempo.

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M’illumino di più

Siccome del illuminarsi di meno parlano già tutti qui si guarda già oltre o meglio: dentro. Il problema non è se riusciamo di mandare avanti internet con pannelli fotovoltaici o trovare un bioetanolo fatto dalla spazzatura di tutte le Napoli per poter continuare a spostarci da A a B. Il problema che sta alla base è il nostro sé, o meglio cosa crediamo che sia il nostro sé. Noi, insomma. La natura seriamente compromessa e 100 milioni di morti per guerra in un secolo solo: complimenti alla ratio nostro. Qui c’è qualcosa che non va, e non si tratta di trovare un sostituto al petrolio poi saremo tutti felici.

(Forse qualcuno l’ha intuito, questo è il post sull’arte di morire prima di morire)

Quel che dobbiamo lasciare morire è il nostro ego fasullo, quel coso che ha sempre paura, che si sente minacciato dalla minima critica e che usa tutto per gonfiarsi: successo, denaro, gioe fisiche e non, acquisti, droghe – tutto e di tutto di più perché non basta mai. Questo meccanismo moltiplicato per 6 miliardi o quanti siamo già ci ha portato dove siamo. E non ci sarà una soluzione politica o tecnologica. La soluzione è nelle nostre mani.

Il fatto è che il contadino sta leggendoIl Potere di Adesso di Eckhart Tolle, un libro molto semplice e molto chiaro. Il chiaccheratore nella nostra testa copre ogni momento o con futuro e con del passato, mentre tutto che succede può succedere solo ora perché il tempo iin verità non esiste.

E’ la nostra mente a causare i nostri problemi, non le altre persone, non “il mondo esterno”. E’ la nostra mente, con il suo flusso di pensieri pressoché costante, che pensa al passato e si preoccupa del futuro. Noi commettiamo il grave errore di identificarci con la nostra mente, pensando che questa sia la nostra identità, mentre in realtà noi siamo esseri ben più grandi.

Ora basta con l’omelia, ecco un estratto del libro e una intervista.

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Ecco

Cos’è successo, che la Chiesa non crede più nel Paradiso?

sphera

girasoli(segu
ira un post sull’arte di morire prima di morire, ma ora il contadino va a trovare Ciccino che lascia il sua podere con moglie e fratello per andare in un appartamento che pagano tre mesi per tre mesi (avranno 230 anni, tutti insieme).

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Il sole gira intorno la terra

E vabbene, non si parla più di altro (o qualcuno preferisce Mastella o la legge elettorale?). E solo che non erano mica dei stupidi, primo di Galilei:

… non si fa buona informazione quando si dice che con il passaggio dal sistema tolemaico a quello copernicano si è posto rimedio ad un errore, mentre sarebbe invece corretto dire che quell’evento ha rappresentato il passaggio da una visione del cosmo su base spirituale ad una visione del cosmo su base materialistica.

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Il vaticano (da completare)

  1. Il vaticano ha la stessa strategia mediatica di Berlusconi: Non importa che si parli male o bene, basta che si parli tutti giorni (questo è un post commissionato personalmente dal Papa)
  2. Il vaticano vuole essere monopolista. Urge istituzione di un antitrust per la moralità e la liberalizzazione del mercato delle religioni.
  3. Il vaticano è closed source come la Microsoft (l’antroposofia quindi è come Gnu/Linux e se uno vuole il buddhismo corrisponde alla Apple perché molto figo)
  4. Il vaticano è la terza fonte di emozioni improduttive, inutili e a volte anche dannose (dopo il calcio e la politica)
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Moratoria per il pensare

Il contadino c’è l’ha fatto di non seguire le notizie per due settimane. L’unica cosa che l’ha raggiunto era quella dell’assassinio di Benazir, perché l’ha raccontato un amico. E anche i blog non l’ha seguito di molto, ma dai post sull’aborto che aumentano in modo esponenziale (1, 2, 3 pare che è successo qualcosa, una moratoria fuori luogo o qualcosa di simile deve essere. Forse domani riaccende la radio per capire meglio. Forse.

Comunque se il Papa spiegasse le leggi del karma invece di tirare fuori il diavolo (che tra Lucifero e Arimane ci sarebbe anche da distinguere oggigiorno) tutta ‘sta confusione si poteva anche evitare. Se uno si vuole incarnare sceglie il tempo, il paese e i genitori, perché ha da fare e finire e rimediare certe cose, deve incontrare certa gente e così via. Se ora questi genitori (non c’entra ovviamente se sono sposati ose si conoscono da tre ore) usano preservati e pillole varia deve aspettare un po’, e magari si stufa col tempo e si sceglie un altra coppia alla fine. Se invece riesce dicominciare inCarnarsi e la donna, l’uomo, la famiglia o il dottore decidono di interrompere questo lungo processo ritorna dov’era e aspetterà dell’altro, per forza. E questi che hanno presa la decisione se ne prendono la responsabilità karmica per quello che hanno fatto, anche il dottore e quelli che fanno le leggi insensati, tutto lì.

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I re

i re maghi
[Un colloquio tenutosi il 6.01.2001]

Il Grande: Buona sera, gente di natale!

Friedrich: Buona sera, essere!

Il Grande: Fa bene di vedere come sta per nascere una coscienza per la dualità della festa di Natale. La fine è importante uguale come l’inizio. Per un certo periodo dello sviluppo dell’umanità sarà pure così che la gente vivranno come il più importante la fine. Anche questo è giusto. Fa da contropeso peril tempo della troppa importanza data all’inizio

I poteri dell’altra parte hanno un immenso interesse di far sparire dalla coscienza umana la parte cella festività di Natala che punta al futuro. Se avessero successo sarebbe un colpo micidiale per il reame umano futuro. Il raggiungimento del Jesù salomonico dai re preti e il sacrificio dei loro doni è di una importanza immensa per la formazione futura del Cristianesimo al di là della fede, nell’area della conoscenza superiore.

Il dono del oro rappresenta il pensare,
il dono dell’incenso rappresenta il sentire,
il dono della mirra rappresenta il volere.

Il gesto del dono dei re preti indica che questi doni hanno raggiunto il livello di re. Sono accesi in libertà nella conoscenza trasparente e nella mano dell’essere umano cosciente del suo io. Mi capisci?

Friedrich: Ti ho capito.

Il Grande: Questo basta. Il bambino adorato lì percorrerà la formazione del tempio giudaico e apprenderà la sapienza vecchia. Solo così questa può essere trasformata e purificata dopo, nel riversamento tramite l’essere del Cristo. Ancora molti uomini sulla terra non sono nella condizione spirituale di riconoscere questo chiaramente. Ma hanno un presentimento che da qualche parte ci deve essere di più del materialismo scientificamente calcolabile.
Con questo dico agli uomini: Rivoltatevi e guardate! Uno dei problemi più grandi della gente è che guardano nella direzione sbagliata. Basterebbe spesso che essi si rivolterebbero e guarderebbero.
Queste conoscenza sono molto più vicino della televisione.
Hai ancora domande riguardanti i doni dei maghi?

Friedrich: Nessuna domanda, grazie.

Il Grande: Allora ti domando io qualcosa: Perché la mirra rappresenta la volontà?

Friedruch: Non lo so.

Il Grande: Perché è stringente. Perché stringe gli membri superiori umani e gli rende toccabili qui in terra. Questo è una parte dell’essere della mirra. Gli altri doni sono relativamente facili di capire[…]

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Quercia

[NdR: Fino la befana ‘sto blog trasmette solo su onde spirituali medie -il contadino ha smesso pure di seguire il radiogiornale e il feed delle news]

W.W.: Cos’è un albero dal punto di vista vostro?

Theabrox: Un albero è un essere speciale. Questo essere è un immagine dell’uomo rispecchiato nel regno vegetale. Questo è la cosa più importante che speriamo prima con gli alberi. Quasi tutti gli uomini hanno un certo concetto di ninfe, ma le ninfe non sono gli spiriti degli alberi. Le ninfe abitano naturalmente negli alberi, ma non sono gli spiriti degli alberi. Hanno una relazione vicina con l’albero; ma se tu parli per esempio con Eichbine lei non è la ninfa ma l’essere di una delle querce qui davanti casa.

W.W.:E cosa sono le ninfe?

Theabrox: Le ninfe sono esseri che sono molto legati al albero e all’essere dell’albero. In qualche modo hanno un carattere femminino. Custodiscono e curano l’albero, ma non sono l’essere dell’albero. E’ simile come la relazione tra te e il tuo spirito elementare del corpo: Lui abita in te ma non è te.

[…]

quercia.jpg
W.W.: Querce di 500 anni non sono una rarità. Perché le querce diventano così vecchio?

Eichbine: E’ semplicemente così. Noi siamo un immagine della durata. Esistono esseri che diventano più vecchio, montagne e cose simili, ma tra gli alberi simbolizziamo il principio della durata. I dei Germani sono ancora presenti in quanto appartengono alla cultura qui nel Nord – noncurante se voi li ignorate o meno. Fin quando vivete in una cultura formata da Odin dovreste avere in mente la quercia come albero suo – anche se questo è tutto che sapete ancora di Odin. Odin non ha cessato di esistere solo perché siete diventati materialisti.

[…]

W.W.: Perché rimangono le foglie fin tardi nel inverno attaccati?

Eichbine: Le foglie vengono levati non dal gelo ma delle gemme nuove. Secondo la temperatura questi gemme iniziali arrivano nell’autunno o nel primavera. Abbiamo una relazione con il calore. Quando il calore se ne va terremo le nostre foglie vecchie come mantello. Questi sono anche una protezione per noi.

W.W.: Guarda l’uomo e nomina una qualità che corrisponde a te.

Eichbine: La rettilineità, la paternità nel senso positivo, non despotico. Corrispondiamo anche all’istinto protettivo dell’uomo. Aggiungerei un elemento combattivo e la capacità di perseverare.

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Il cielo di natale

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Qui era nuvolo, ma che la Luna piena più luminosa dell’anno era alla vigilia s’è notato. E Marte anche lui era in piena opposiozione al sole e al suo punto più vicino della terra. La terra si muove anche durante i tredici notte santi (andare a letto prima i mezzanotte e occhio ai sogni) e così da oggi fino a domenica sera la Luna discendente (e anche calante) si trova nel Leone: Giorni ottimi per potare i frutti e le viti.

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Il post per natale


“Ma ‘sto post per natale, quando lo vuoi scrivere, a capodanno?”

“E’ che sono bloccato, poi diventa un rituale vuoto, sempre questi auguri su blog. Dicono che molti sono già diventati allergici pure a natale, come lo sono già alla chiesa. Potrei segnalare il post sui due Gesù, quello di Luca e quello di Matteo, che ti sembra?”

“L’hai già fatto due volte. Forse basta. Poi è scritto male.”

“Se pubblico la bozza sugli spiriti della natura, quella con gli alberi?”

“L’hai detto tu: è una bozza e questa parola è già un eufemismo. Non hai nemmeno tradotto il colloqui con i pioppi che ti sembrava così importante, per non parlare della proposta di facilitare la integrazione degli immigrati facendo venire anche i alberi del loro paese.”

“Ma sono discorsi difficili, poi t’ho detto, sono bloccato in quel periodo, sai, tutti gli autori hanno questi tempi morti… ma almeno parla del mondo dello spirito…”

“Fai come ti pare… è che non ho mai capito perché hai più di due lettori. Ma metti almeno gli auguri.”

Sul tavolo del contadino è arrivato l’ottavo (circa) Quaderno di Flensburg con i colloqui con gli spiriti della natura. L’altra scienza, se uno vuole, ma forse la parola “scienza” non è appropriato, diciamo un altro modo di avere conoscenza del mondo. Sono cose raccontate, risposte a domande e prospettive insolite. Continua il dialogo in questo molino in Germania, grazie alla capacità di Verena v. Holstein di tradurre tra i mondi. I primi due e l’ultimo (non questo qui) sono pure disponibili in italiano.

Questo qui invece è il primo volume dei colloqui con degli alberi: quercia,salice, acacia, pioppo, acero, ciliegio, olivo, platano, olmo e molti altri.

W.W:Nel Corano si parla anche del olivo, nella sura 24,35: Allah è la luce dei cieli e della terra. La Sua luce è come quella di una nicchia in cui si trova una lampada, la lampada è in un cristallo, il cristallo è come un astro brillante; il suo combustibile viene da un albero benedetto, un olivo né orientale, né occidentale, il cui olio sembra illuminare, senza neppure essere toccato dal fuoco. Luce su luce. Allah guida verso la Sua luce chi vuole Lui e propone agli uomini metafore. Allah è onnisciente. Puoi dirci qualcosa al riguardo di questo testo?

Olivia: “Bisognerebbe tirarla sui capi dei ortodossi islamisti conservativi perché dice definitivamente che l’Islam non è una religione che per forza conquista […] l’arcangelo Gabriele ha sottolineato che il calore spirituale non nasce per combustione esterna ma interna, come indica il colore luminoso dell’olio […]
E’ tra altro un segno che la vita religiosa si dovrebbe svolgere all’interno, non nell’esterno.”

Un buon Natale!

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Rudolf Steiner su cellulari, sms, blog e Twitter

“Wenn das nicht in die Menschenseelen einziehen könnte, was ihnen die Spiritualität bringen kann und was die anthroposophische Bewegung will, dann könnte etwa die äußere Kultur ein wenig fortgehen, aber die Menschen würden zuletzt dahin kommen, dass sie sich sagen würden: Ja, das haben wir nun alles erlangt! Drahtlose Verrichtungen tragen unsere Gedanken, Vorrichtungen, von denen sich unsere Vorwelt nichts hat träumen lassen, über den ganzen Erdball hin. Aber was haben wir davon?
Die trivialsten, ödesten Gedanken schicken wir von einem Ort zum andern; menschliche Intelligenzkraft bis ins Höchste haben wir anspannen müssen, damit wir nun endlich mit allen möglichen Werkzeugen herüberbringen können von einem Ort der Erde an den andern, was wir nun essen, und angespannt haben wir unsere Kräfte der Intelligenz, um schnell, recht schnell den Erdkreis umspannen, aber wir haben in unserem Kopfe nichts darinnen, was wir irgendwie von einem Punkt zum anderen tragen können…

Ora si prega di correggere e/o perdonare i vari congiuntivi troppo condizionali e condizionali troppo congiuntivi che certe traduzioni sono al di sopra del livello di un contadino)(Steiner è morto ottant’anni fa)

Se non entrasse nelle anime umane quello che può portarle la spiritualità, quello che vuole il movimento antroposofico, magari la cultura materiale andrebbe anche avanti un po’, ma gli uomini arriverebbero a dire: “Sì, siamo arrivati ad avere tutto questo! Applicazioni senza fili i quali nostri antenati non sognavano neanche portano i nostri pensieri intorno al globo. Ma cosa ci da? Mandiamo da un luogo all’altro i pensieri più triviali; il sommo della forza dell’intelligenza umana abbiamo dovuto usare per poter comunicare da un posto sulla terra all’altro cosa mangiamo, ma nelle nostre teste abbiamo niente che potremo portare da un punto all’altro…

[da qui]

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