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Categoria: economia

Le ragioni del fracking

Non si può sempre e solo parlare degli avvenimenti politici, ci sono anche altri disastri, basta guardarsi intorno. Il contadino ieri ha letto un articolo interessante, che spiega bene perché negli ultimi anni abbiamo il fracking tra i piedi. Riassunto breve:

  • Il fracking non è una tecnologia nuova, esiste da molti decenni. Che dopo il 2006 ha visto questo incremento di uso ha un altra causa: i prezzi esplosi del petrolio e del gas in quel anno, prima semplicemente non era economico.
  • Negli USA ha cambiato il diritto ambientale: di luglio 2005 nel Clean Energy Act fu escluso l’estrazione di gas e petrolio in elevato profondità dalle leggi per la protezione delle acque sotterranee. Solo con questo l’uso delle sostanza chimiche velenose era diventato possibile.
  • L’organo di controllo della borse nel 2010 ha cambiato le regole per Big Oil: potevano mettere in conto anche le riserve “difficili” come appunto il gas di roccia, il petrolio sotto l’oceano e le sabbie oleose.

E adesso che il prezzo del Gas è crollato il fracking è in pura perdità, ma Exxon, Shell & Co non possono permettersi di smettere in quanto crollerebbe il titolo in borsa in quanto hanno messo in bilancio il gas e per ogni barrel venduto devono dimostrare uno in riserva.

Fine della storia: rimarrà un paese devastato con un sottosuolo avvelenato ma almeno i titoli hanno retti.

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I soldi dati alle banche

Vedere gli edifici che hanno e gli stipendi che pagano dovrebbero essere loro che danno dei soldi agli stati ma nisba. Aiuti statali nel europa dei 27 dal ottobre 2008 al dicembre 2011: 1,61596 Billionen di Euro.
Nel solo 2011 erano 714,7 miliardi di euro.

[fonte+

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Cittadini europei forti contro la privatizzazione dell’acqua

Per la prima volta una iniziativa ha raggiunto il milione di firme necessarie (da almeno 7 paesi in 12 mesi). La commissione EU si deve occupare dalla questione e ha 3 mesi di tempo per una risposta.

L’acqua e i servizi igienico-sanitari sono un diritto umano !

l’acqua è un bene comune, non una merce !

Aggiornamento: ci vuole non solo un milione in almeno un quarto degli stati membri ma si deve anche raggiungere un quorum specifico per ogni paese, e questo hanno raggiunto solo 3 paesi (Germania, Belgio, Austria) per ora, all’Italia mancano ancora meno di 700 firme ( 53.316 > 54.000), forza firmate!

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Berlusconi e soldi della Svizzera

berlusconi+svizzera
Curioso cosa dicono gli Svizzeri il contadino ha avviato una ricerca (proposte di ricerca: barzellette-novità-amica-canzone-il b-b,divorzio e prigione) e poi:
“Berlusconi non sa neppure che l’accordo con la Germania è fallito”

La “Basler Zeitung” spiega che l’accordo (in cantiere da anni e arenato) con l’Italia doveva basarsi su quello (fallito) con la Germania, mentre l’EU vuole trattative dirette e la Francia si opponerebbe pure fortemente ad un accordo bilaterale…

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Acqua santa e pubblica

Promemoria: firmare la petizione.

l’acqua è un bene comune, non una merce ! Esortiamo la Commissione europea a proporre una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e promuova l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti. La legislazione dell’Unione europea deve imporre ai governi di garantire e fornire a tutti i cittadini, in misura sufficiente, acqua potabile e servizi igienico-sanitari. Chiediamo che:

le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri siano tenuti ad assicurare a tutti i cittadini il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari;
l’approvvigionamento in acqua potabile e la gestione delle risorse idriche non siano soggetti alle “logiche del mercato unico” e che i servizi idrici siano esclusi da qualsiasi forma di liberalizzazione;
l’UE intensifichi il proprio impegno per garantire un accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.

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La lista di Kostas Vaxevanis

Pubblica la lista dei clienti famosi di una banca svizzera – lista che il governo greco non volle utilizzare per scovare evasori – e viene arrestato.

Sembra davvero difficile stanare i soldi da chi li ha. Il punto è che sono proprio quei soldi lì che tramite il private banking muovano la speculazione internazionale e hanno fatto più danni che altro – danni pagati dai meno abbienti.

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Breve comunicazione del FMI

“Abbiamo sbagliati i conti gli ultimi decenni: tagliare le spese non aiuta gli stati a uscire dei debiti, anzi

Titolo della settimana del Financial Times (nessun link in quanto sono dietro una paywall). Il moltiplicatore fiscale che hanno usato per decenni nelle loro ricette neoliberali non è 0.5 ma probabilmente qualcosa tra 0,9 e 1,7. Un valore di 0,5 significa lo stato taglia 1% (di solito sanità istruzione sociale) e il PIL scende di 0,5%. Un fattore maggiore di uno significa: questa cura è veleno, e guarda caso lo pensano pure i Greci, Spagnoli e Portoghesi. E per decenni i paesi nel terzo mondo avevo il FMI come dottore di famiglia.

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La marcia del cibo buono

Ovvero “The Good Food March” oggi è arrivato a Bruxelles, tra le tappe anche Napoli, partiva fine agosto in diversi luoghi di tutta l’UE. E c’è da cambiare veramente molto: un miliardo di persone non hanno da mangiare abbastanza mentre noi buttiamo un terzo del cibo, bruciamo un altro percentuale cospicuo nelle nostre automobili, sovvenzionamo l’agroindustria con 350 miliardi di dollari (stati OECD) l’anno e inondiamo i mercati in Africa e altrove con i nostri prodotti a buon mercato, ammazzando l’agricoltura locale.

Per non parlare dell’abbandono in continuo amumento delle alpi e delle terre marginali qui.

A Bruxelles si discute del destino della nostra alimentazione e dei nostri agricoltori. Per la prima volta, la riforma dell’agricoltura europea sarà decisa congiuntamente dal Parlamento europeo e dai governi nazionali. E’ questa la nostra occasione per chiedere una Politica Agricola Comune (PAC) che assicuri buon cibo e una buona agricoltura. E ‘il momento di cambiare.

Negli ultimi 50 anni, le nostre tasse sono state impiegate per sostenere la produzione alimentare
industrializzata. Questa forma di agricoltura sta minacciando l’esistenza dei nostri agricoltori del Nord e del Sud del mondo. Crea, da un lato, insicurezza alimentare a livello globale e, dall’altro, montagne di rifiuti alimentari. Distrugge l’ambiente perché si basa su un uso eccessivo di fertilizzanti chimici, pesticidi nocivi e combustibili fossili. Gli allevamenti intensivi dipendono dalle importazioni di soia destinata all’alimentazione
animale. Questi allevamenti ignorano il benessere degli animali, aggravano il cambiamento climatico e conducono all’abbandono delle aree rurali. Chiediamo una profonda revisione del nostro sistema agroalimentare. La PAC deve cambiare, marciamo per cambiare!

Questa estate, agricoltori, cittadini e giovani provenienti da tutta Europa marceranno verso Bruxelles, a piedi, in bicicletta o con il trattore. Lungo il tragitto, prenderanno parte ad a eventi, azioni e proteste. Invitiamo tutti a venire a Bruxelles il 19 settembre 2012 per chiedere che l’Unione europea assicuri un buon cibo e una buona agricoltura.

Chiediamo una PAC che:
– Garantisca agli agricoltori, prezzi sicuri, stabili ed economicamente sostenibili e ai consumatori, prezzi equi.
– Valorizzi il nostro patrimonio naturale, culturale e culinario.
– Sostenga le vere aziende agricole, condotte sia dai giovani che dai meno giovani. Non possiamo più permetterci di perdere agricoltori!
– Leghi direttamente i sussidi a criteri sociali, ambientali e di benessere degli animali. Denaro pubblico per beni pubblici!
– Ci conduca verso un’agricoltura più verde e più sostenibile, e promuova metodi di produzione agro-ecologici.
– Rafforzi lo sviluppo sociale ed economico delle comunità rurali.
– Favorisca la coltivazione di colture proteiche locali per uso mangimistico, piuttosto che alimentare l’importazione di soia.
– Assicuri una maggiore equità tra vecchi e nuovi Stati membri dell’UE.
– Ci muova verso la sovranità alimentare.
– Assuma responsabilità internazionale e assicuri che l’Europa e il Sud del mondo diventino più
autosufficienti.
– Contrasti la speculazione alimentare e ponga fine all’esportazione di prodotti agricoli ad un prezzo inferiore al costo di produzione.

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Ciao ciao nucleare

Almeno così dicono, come sempre vanno valutati i fatti. Il Giappone sembra che abbia imparato la lezione tosta di Fukushima.

Questo significa che l’industria nucleare passerà in mani cinesi, indiani, francesi e russi, unici rimasti sulla barca che affonderà. 7 di 11 imprese hanno subito un declassamento delle agenzie di rating e perso 88% di valore in borsa, sono più le centrali smantellati che quelle nuove in costruzione.

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Facebook che danneggia le banche

Il contadino non poteva non sorridere quando ha letto della perdita colossale che ha subito una delle banche troppo grosse:

BS ha subito una perdita di 349 milioni di franchi nelle attività su titoli azionari americani in seguito all'”approssimativa gestione da parte del NASDAQ del debutto sul mercato di Facebook“. Lo indica la maggiore banca svizzera nella presentazione del bilancio trimestrale, preannunciando misure legali contro il tabellone tecnologico di Wall Street per la lacunosa gestione dell’entrata in Borsa del più famoso social network e le sostanziali mancanze nell’eseguire i propri compiti.

Sembra che le linee erano sature e gli speculanti hanno fatto come tutti gli utenti della rete quando qualcosa non carica: clicca clicca clicca e riclicca ma purtroppo la borsa ha registrato lo stesso tutti i click e di seguito si sono riempito di questi azioni che oggi hanno perso ulteriori 7% dopo che è scaduto il “lock”

MILANO – Arriva una nuova bocciatura dal mercato per Facebook. Alla prima occasione, oggi scadeva il primo dei lock up previsti dopo il collocamento, c’è stata la corsa alla vendita e il titolo ora vale circa la metà dei 38 dollari chiesti con l’Ipo appena tre mesi fa.

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