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Categoria: cultura e arte

Il valore dell’informazione

(se il contadino si fosse visto anni fa come è adesso sugli ulivi con ‘sti gli auricolari ascoltando cosidetto podcast o radio3 o Tolle o musica il giudizio sarebbe stato molto negativo. Meno male che i concetti fondamentalistici si bucano con l’età)

(un po’ di mignola appare è anche le acacie sembrano di voler fiorire. Niente di meglio che un po’ di sano allarmismo, va di moda…)

1 commento

La risposta giapponese

Tutti abbiamo bisogno di essere ascoltati, ma purtroppo spesso non riusciamo di esprimerci come vogliamo. In Giappone hanno sviluppato Pekoppa, la pianta che ti ascolta e che s’inchina nelle pause, incoraggiandoti di continuare di parlare. Va a ruba, venduti già 50mila pezzi.

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Il contadino pensava da sempre che parlare con la piante di plastica fa bene a entrambi.

2 commenti

Colossale

castel sant’angelo alluvione

Il contadino è tornato dalla capitale, e li sembra tutto colossale, dal Quirinale alla torta, dal Campidoglio al Colosseo per non parlare del Vaticano e Castel Sant’ Angelo (da notare le scarpe nel albero). L’eccezione era l’unico museo dove ha messo piede (perché pioveva). Grazie dei consigli, la lista se la porta dietro per la prossima volta che è rimasto qualcosina da vedere ancora, l’unica cosa vista era Santa Maria delle Scale a Trastevere e anche per Calderoli e SB non s’è fatto nulla. Colossale era pure l’ulivo di canneto e il leccio di Poggio S. Lorenzo (c’era la gita in terra Sabina, seguirà servizio completo, la altre fotine come sempre sul photoblog).

olivo più grande

Colossale purtroppo è anche il suo raffreddore, sembra che le città grandi gli fanno male proprio.

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Rach3

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http://www.youtube.com/watch?v=ERsC0oMIKNg&feature=related

[un grazie a Helfgott, Shine e Lameduck per ricordarlo/a]

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No questions but actions

Ieri è partito la wwoofer americana e oggi è arrivato uno inglese. In un oretta ha chiesto (e appreso) più cose e dettagli sulla storia della casa, della terra intorno e molto altro che lei in due settimane.

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Discorso sconclusionate sull’arte

Dunque, come sappiamo il contadino di fine settimana (e anche durante) si dedica ai progetti vari a patto che possono entusiasmarlo (e come adesso farlo dimenticare gli ulivi che soffrono). Uno di queste attività è questa faccenda con le pietre nell’equilibrio che ormai sono più di dieci anni ora che ha preso il virus. Il problema è che lui si trova in una zona generalmente senza pietre e se vuoi averne devi cuocere la terra e farci dei mattoni. Generalmente, s’è detto, perché proprio sotto la vigna dietro casa passa un lastrone di pietra giovane giovane che (per l’erosione) ha lasciata in giro dei massi anche abbastanza grossi. Per lo stone balancing vero sono troppo sabbiosi e/o argillosi, si sgretolano e sbriciolano che lui non avevo mai preso gusto. Finché gli ha capito: sono grossi e grezzi quindi vanno fatte cose grosse e grezze.

Ora pian piano riempie tutto il podere con queste sculture, perché lui quando si fissa con una cosa non c’è verso di fermarlo. Le prime due (I, II) andavano anche bene, facendo la terza s’è rotto il masso dal peso proprio quando lo trascinava col trattore. E pure quello di oggi era grosso grosso e di nuovo s’è rotto in mezzo. Ora un artista vero non dovrebbe mai fare le opere doppie (come gli Stones che fanno la stessa canzone da vent’anni) e quindi la cosa partiva già male. Poi non riuscivo quasi di mettere il primo pezzo dove lo voleva, tutto andavo storto e si diceva già che è meglio lasciar perdere e che non è giornata (perché gli artisti veri partono con un progetto in mente e poi si scontrano con il posto, il materiale e tutte le avversità del mondo fisico e se sono capaci si lasciano guidare da essi e poi così nasce una opera che non sapevano neanche loro).

Ma per tornare a lui succedeva che quando non ci credeva più il primo pezzo ha trovato miracolosamente il suo posto e per vedere come sarebbe voleva mettere il secondo sopra proprio sulla linea di rottura ma siccome non tornava nulla e pendeva troppo in avanti quello di sotto dovevo metterlo così com’è ora e trovava pure un cuneo adatto ed era contento matto con il risultato.
sassocuneo.jpg

Ecco: partire e vedere cosa succede, dove porta la strada, essere pronto a cogliere le occasioni che si presentano e inserirgli nel punto giusto, più o meno è questo che importa nell’arte della vita.

PS 1: Visto che si parla di arte: Il post più letto in assoluto (12milavolte) qui è quello di quel artista che tatua i maiali (forse solo per il titolo), e si deve dire che l’arte sua fa quello che deve fare: non lascia indifferente, basta leggere i commenti.

PS 2: La cosa più triste è quando portano i sassi in un luogo diverso (da qui), peggio dello zoo. Un altro artista che lavora spesso in pubblico è Bill Dan, e non è facile tenere pura l’arte poi se appari sugli giornali, e peggio ancora se uno deve vivere materialmente della sua arte.

3 commenti

Spaccato

sassodiviso.jpg

Purtroppo il masso gli è scappato di mano è s’è spaccato, così ha dovuto cambiare disegno.

(continua e aumenta la peggiore siccità)

7 commenti

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