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2 commenti

  1. Barbara 30 Marzo 2016

    Tutta sta vita nuova e vecchia mi ha sderenato nel periodo pasquale. Adoravo l’edera da brava cittadina, fino a quando ho potuto constatare che soffoca gli alberi e quelli muoiono. Un grande pino è crollato e per fortuna in direzione opposta alla casa, probabilmente aiutato da una recente bufera in Umbria. Ho osservato quindi la quercia secolare che si vanta dietro la casa e l’ho vista pericolosamente attanagliata da enormi tralci di edera fino alla cima. Ho le piaghe alle mani per la scarsa abitudine alla sega con cui ho ucciso il mostro polipato…. E mi sembrava così bello…
    Ora stavo guardando per un decespugliatore su cui montare i pezzi della joans, perché sto pensando di dichiarare guerra ai rovi… Mi devono lasciar passare. C’è la farò’ a sopportare il peso del decespugliatore?
    Non ridere troppo Ste. Un’altra volta racconto dei picchi che si sono convinti che possono fare i nidi tra gli sportello i e le finestre… Ma con tutti gli alberi che ci sono nelle vicinanze….

  2. ste 30 Marzo 2016

    Eh, sfatiamo il mito della natura che fa tutta da sé – va gestita, c’è poco da fare anzi no: c’è tanto da fare 😀

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