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Mese: Febbraio 2012

Io paghi tu paghi


“Sono basito e preoccupato – ha detto Catania incontrando i giornalisti – c’è in atto un duro attacco a queste norme soprattutto relativo all’obbligatorietà dei pagamenti a 30 e 60 giorni. Non capisco come chi incassa cash tutti i giorni possa essere contrario a pagare in tempo”

Ha ragione, ovviamente, il ministro Catania.

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Monsanto vende veleno

Niente di nuovo, si potrebbe dire. Invece sì: ecco in Francia una sentenza storica contro la multinazionale americana:

Monsanto è la prima azienda produttrice di pesticidi ad essere stata ufficialmente dichiarata colpevole di avvelenamento nei confronti di un agricoltore, il quale ha purtroppo riscontrato comprovati danni alla propria salute dovuti all’inalazione di sostanze chimiche contenute in uno degli erbicidi commerciati sotto il famoso marchio statunitense.

[…]

Paul Francois è stato vittima di danni neurologici ‒ tra cui balbuzie, forti dolori alla testa e perdita della memoria ‒ causati dall’esposizione al pesticida Lasso, quando il suo impiego era ancora permesso all’interno dei confini francesi. Il prodotto è stato bandito in Francia ed in altri Paesi europei nel 2007, ma non si dovrebbe dimenticare che il suo utilizzo era stato permesso in Europa fin dal 1960. Il caso francese rientra in un periodo in cui in Europa l’impiego intensivo di erbicidi in agricoltura era ancora considerato la norma. Direttive promulgate con l’intenzione di mettere fuorilegge i prodotti più dannosi erano giunte successivamente.

Per chi non si ricorda bene gli altre prodotti speciali della Monsanto: DDT e il defogliatore agent orange ad alto contenuto di diossina.

The Agent Orange produced by Monsanto had dioxin levels many times higher than that produced by Dow Chemicals, the other major supplier of Agent Orange to Vietnam.

Il foglio illustrativo del Lasso parla chiaro, alachlor ha fatto soffrire ratti e cani di laboratorio in masse, prima deili agricoltori:

The use of this product may be hazardous to your health. This product contains alachlor which has been determined to cause tumors in laboratory animals.

…dogs fed alachlor exhibited body weight changes and liver toxicity at dosages
which produced some deaths. Lower doses given for longer periods (1-year) produced mild stomach and intestinal effects, anemia and liver toxicity.
Rats fed alachlor in long-term (25-month) studies showed some organ weight changes, eye damage, liver toxicity, and tumors in the nose, stomach and thyroid.

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Leggere le impronte

Poteva fare anche una ricerca, ma il contadino a volte preferisce a volte di fare il pigro così gli altri possono fare gli attivissimi. Stamattina ha fatto un centimetro di neve – quantità giusta per mettere in rilievo le impronte.

Però questa qui sopra chi l’ha fatta? Sempre quattro pedate in distanza di un metro circa, una specie di galoppo.

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Ad acta?

Da subito la Polonia, dopo la Lituania, la Repubblica ceca e infine pure la Germania hanno sospeso la ratifica di questo accordo nato in trattativa segrete e voluto dai poteri forti senza che consumatori e utenti venissero nemmeno ascoltati. Un buon segno. Pure in Bulgaria sono sulle strade, ma in Italia non frega nulla a nessuno a quando sembra.

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Pensieri nevicati

La natura ci insegna delle cose anche adesso e qui si sta dietro alle cose elementari: governare gli animali, portargli secchi d’acqua in quanto le tubature sono gelate e portare legno in casa e bruciarlo nella stufa e nel camino, mentre si gioca a dama e tris con le bimbe.

Una cosa è certa: le previsioni servono a poco, come si vede. Si ascoltano, si discutano e ci si comporta come fosse provenienti da una realtà parallela finché diventano dura realtà. Solo con fatica il contadino ha sistemato le stalle e creato uno spazio protetto per le capre nel pomeriggio prima della nevicata, nell’ultimo momento. E lo stesso discorso vale per le previsioni sul peak oil, sul cambiamento climatico e sulle investizioni nelle infrastrutture: se ne parla e si fa poco finché…

Comunque sia, sotto la neve c’è la polvere qui. Il sole lo scioglie e la tramontana mangia l’acqua e tutto ridiventa arido come prima. La cisterna è vuota, fieno c’è poco e il contadino ha speso tutta la giornata di cercare di scongelare l’intubazione per poter pompare acqua dal pozzo in valle. Successo parziale, l’acqua finora arriva solo alla stalla, da domani rubinetti asciutti nella casa se non riesce di inventar qualche ponte con gomme di fortuna.


La vecchiaia è brutta, poi.

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La carne economica non c’è più

Quello economica è così (sarà già stato detto cento volte qui ma ognitanto ci vuole una rinfrescata) – un semplice crimine contro l’uomo e contro gli animali ancora di più:

Normalmente si tende a credere che i residui dei pesticidi si trovino solo nei prodotti vegetali e non in quelli animali. Non è così, perché se gli animali consumano mangime vegetale che contiene pesticidi questi si vanno a depositare nel grasso, o si accumulano nelle uova, o ancora vengono riversati nel latte. E questo non vale solo per i pesticidi, ma anche per i tanti farmaci che vengono somministrati agli animali a causa delle frequenti malattie alle quali vanno incontro per le stressanti condizioni di allevamento.
E non è finita, perchè farmaci sono somministrati agli animali anche per farli crescere e produrre oltre i limiti fisiologici. Questa logica perversa ha portato a concepire il mangime medicato, cioè arricchito di farmaci, a scopo preventivo, che ormai è di uso comune tra gli allevatori industriali.
Evidentemente le storie allucinanti vissute nei decenni passati non hanno insegnato nulla:

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