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Gestire l’uomo

Da forse un decennio nelle Alpi moltissima gente si porta dietro due bastoni high-tech per camminare. Di solito non sanno bene cosa farsene e li muovono per aria e pungono la terra ad ogni passo in posti casuali. E non hanno più le mani liberi. Nessuno sa come mai una cosa inutile così ha avuto quel successo. Prima nei bei tempi vecchi il padre-famiglia tagliava forse un bastone di nocciolo per chi lo voleva. Uno bastava e avanzava.

La camminata nordica ha le sue origini in Finlandia: fin dagli anni trenta gli atleti dello sci di fondo finlandesi utilizzano bastoni nei loro allenamenti estivi. Negli anni ’80 nasce l’idea di sviluppare da questo modo di allenarsi uno sport per tutti, praticabile ovunque ed in ogni stagione

La stessa cosa è successo con le bottigliette da mezzo litro. Oggi nessuno sembra essere più in grado di farcelo due ore senza bere ciucciare bere e se lo portano dietro. E diventato il secondo oggetto per importanza subito dopo il cellulare.

Il contadino è preoccupato, molto.

15 commenti

  1. Simplicius 4 Settembre 2010

    Come diciamo noi giovani, sei un mito…!
    Simplicius.

  2. [c]* 4 Settembre 2010

    francamente mi sfugge cosa gliene impippi al contadino di come va in giro la gente. io mentre ciuccio mica sto a sindacare sulla sua vita e su come perde il tempo lui… mah. non so. a me i bei tempi vecchi facevan abbastanza cagare. anzi, non abbastanza, tantissimo.

  3. Simplicius 4 Settembre 2010

    Caro (c)* (!!!), capisco che non senti la puzza di merda di questi tempi; ci sei completamente immerso…

  4. Gurdu 4 Settembre 2010

    Forse capisco il senso dei bastoncini come li vedi tu… ma vivi tranquillo, si va avanti lo stesso.
    Non vorrei che ti sfuggisse che molto spesso non è il cosa ma il come.
    In fondo, a parte un fastidio “esistenziale”, te ne frega poi tanto?
    O sei dell’idea che solo come pensi tu le cose funzionino?
    Vivi semplice.
    Saluti, Gurdu

  5. Geppetto 4 Settembre 2010

    Non lo faccio apposta: ciucciare non cucciare.

    Penso che sia stata l’industria dell’acqua in bottiglia a spargere la voce che bere tre litri di acqua al giorno faccia bene.
    Conosco un medico che stimo che dice che non fa bene.

    Io bevo quando ho sete, e praticamente quasi solo acqua del rubinetto, anche se le bollicine fanno gola …

    A me affascinano tutti gli attrezzi in legno (compresi i bastoni da camminata) dei contadini specie quelli dei contadini montanari. Sono dei capolavori. Anche i remi o le forcole per le imbarcazioni venete e le barche stesse, ma e’ un altro discorso.
    Forse anche il contadino e’, legittimamente, refrattario all’alluminio sui sentieri in montagna.

  6. ste 4 Settembre 2010

    I bei tempi vecchi erano un po’ ironici, non compiango il padre famiglia con coltellino svizzero e non era l’intenzione di fare polemica contro chi si porta dietro la bottiglietta, gli abitudini sono fortissimi. Vedo solo che in 20 anni i comportamenti umani sono cambiati, e credo per un insieme di mode, pubblicità, consigli per salute distribuite per i media e altro, e quasi tutti dietro a seguire. Ma forse è sempre stato così. Ma non credo che il fisico ha cambiato, non abbiamo bisogno di di acqua ogni ora.

    Fatto è che la natura non ama di essere punto di continuo con questi bastoni di metallo.

  7. joe 5 Settembre 2010

    “Fatto è che la natura non ama di essere punto di continuo con questi bastoni di metallo.”

    Centrato in pieno! E’ questo il senso… 🙂 grandissimo ste. ci sotterrerai tutti

  8. Andrea 6 Settembre 2010

    Pare che migliorino la distribuzione dei carichi sulle articolazioni, sgravando quelle inferiori e facendo lavorare un po’ (in soggetti sempre più sedentari e servoassistiti) quelle superiori, mentre il classico bastone da montagna ti dà un appoggio asimmetrico, dunque peggiore (per ciò che riguarda il mero esercizio fisico).
    E’ anche vero che oggi una persona ha speranza di “portarsi” dietro il proprio corpo per almeno 20 anni in più rispetto al passato, dunque meglio trattarlo con oculatezza.
    Comunque non li ho ancora provati, ma lo farò.

  9. Gurdu 6 Settembre 2010

    Beata ignoranza sui bastoncini.
    Quì i bastoncni sono divenuti ricettacolo dell’immoralità sedentaria univesale.
    La natura se ne infischia di come e con cosa cammini. Gli scarponi calpestano.
    E se sputi quando cammini? e se pisci? Oltraggio?
    E’ l’uomo la vera sozzeria. con i suoi fatti.
    Comunque i bastoncini non scaricano tanto sulle braccia ma sulla la parte bassa della schiena.
    Camminate.

  10. barbara m. 6 Settembre 2010

    il problema è che spesso tali bottigliette una volta vuote spesso vengano buttate dove capita, anche in posti dove è fin troppo palese che non passa mai lo spazzino.
    ecco dico io, ma se una bottiglia non ti pesa quand’è piena, perché dovrebbe pesarti quando è vuota?
    l’altro flagello sarebbero i pacchettini vuoti dei fazzolettini di carta, ma questo è un altro discorso..

  11. jarod 6 Settembre 2010

    riguardo ai bastoncini…
    a) hanno forse un senso su dislivelli in salita (effettivamente se hai buone braccia ti aiutano ad andare di più) e in discesa (dovrebbero ridurre i traumi al ginocchio, ma onestamente io tendo ad inciampare con i bastoni (sicuramente perché sono un incapace) e quindi a non usarli), ma che senso hann sul piano? e che senso hanno se non hai “forza sulle braccia (test “amatoriali” fatti con gli amici producevano risultati non così positivi)?
    b) se non hai delle buone braccia li sfrutti poco e secondo me le vibrazioni che producono non fanno così bene alle articolazioni (specie se le hai infiammate a forse di usare mouse e tastiera)
    c) la montagna è bella anche perché c’è silenzio (o almeno meno rumeore) e sentire queste mandrie che sbatacchiano sti bastoncini in maniera del tutto casuale perché non sanno come usarli (e qui casca la questione sull’effettivo aiuto per sgravare peso: nessuna coordinazione = pessimo movimento –> pessimo movimento = infiammazione/micro-trauma presente e/o danno futuro), fa un po’ girare….

  12. davide 7 Settembre 2010

    Provo a dare una interpretazione rispetto ai tanti commenti.
    La cosa che è cambiata rispetto a 40/50 anni fa, e che investe la comunicazione e la nostra vita è la “smaterializzazione” dei prodotti. Mi spiego: i prodotti acquistabili (beni materiali) sono stati caricati di un senso immateriale, cioè simbolico. Non compri un prodotto solo per la sua funzione, ma anche per il suo significato simbolico, per lo stile di vita che esso rappresenta. Potrebbe essere una spiegazione per questi bastoncini per camminare – che ogni volta che li vedo sorrido!
    Mentre una volta si comperava una cosa per le sue caratteristiche funzionali oggi la si compra anche per le sue caratteristiche simboliche (e dunque stilistiche, se volete, perché lo stile, il design, ha un valore aggiunto simbolico).
    Sono d’accordo con voi che ognuno è libero di fare quello che vuole, posso condividere l’opinione di [c]* – ma non il suo tono!
    L’importante per me non è solo sapere quello che si vuole, ma perché lo si vuole. Già ponendoci questa domanda, prima di acquistare qualcosa, cambierebbe qualcosa. Spero di non avervi oltremodo annoiato.
    Saluti a tutti,
    Davide

  13. davide 7 Settembre 2010

    Scusatemi ancora, una piccola aggiunta.
    Ai suoi albori – avete presente i primi numeri del Corriere dei Piccoli? Provate a vederne le pubblicità – la pubblicità si faceva portatrice di una domanda e ti dava dei consigli – sugli acquisti.
    Oggi la pubblicità, per vendere prodotti (ma in molti casi chiamateli pure rifuti, spazzatura confezionate), deve produrre nel consumatore un desiderio (indotto, per l’appunto). Ti sei mai chiesto se hai veramente bisogno di quello che vuoi comperarti? (diceva all’incirca così una campagna pubblicitaria del WWF che poi non è stata pubblicata in nessun giornale).
    Non c’è più una domanda di prodotti materiali ma – e concludo – di prodotti immateriali, di simboli, di significati, di stili di vita…

  14. ste 7 Settembre 2010

    ..e adesso molti vorrebbero un ipad, ma un anno fa non sentivano il bisogno.

  15. barbara m. 9 Settembre 2010

    svelato forse il mistero del proliferare dei bastoncini.
    li ho visti stamattina al mercato dai cinesi che vendono gli attrezzi a ‘5 eulo’ l’uno, sembrano anche fatti bene, sono regolabili in altezza, c’è persino una minibussola sul pomello.

Commenti chiusi.

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