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Mese: Aprile 2009

Barzelletta

Oggi il contadino ha trovato il moro, che con i suoi fratelli sta disfacendo una vigna e lui diceva che i colonnini si sbriciolano come nulla quando gli tirano fuori. Poi racconta questa:

Te ferro come fai a reggere se ti hanno messo di sei e ci voleva di dieci?

E te, rena?: “Son del mare e son salato”.

E te; cemento? “Io non c’entro, non m’hanno mica messo!”

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Febbre non suina

Visto che moriremo tutti comunque ( è sarà nel momento preciso e esatto quando moriremo) si potrebbe anche riparlare del terremoto o meglio parlare un po’ meno.

Ma visto che i media non lo faranno rimane soltanto la scelta libera di non ascoltare e seguire l’ultimo (e magari anche il prossimo) isterismo.

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Belli fuori

Forse era Reagan che ha iniziato la moda degli attori in politica, per non dire marionette.

Si potrebbe infatti, di primo acchito, considerare la scelta del premier di puntare su delle giovani e piacenti donne, probabilmente non molto competenti, come una delle tante prove del suo modo poco rispettoso di considerare le istituzioni democratiche.

In verità è lo stesso sistema democratico a rappresentare un immenso inganno, e i vari candidati altro non sono che maschere che hanno il compito di portare a termine compiti assegnati loro da altre strutture di potere, meno visibili.

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Azoto nostro che sei…

azoto ulivi

Guardate questo erba alta e verde scuro sotto gli ulivi.

Uno dei primi post qui parlava dell’azoto. Ieri il contadino ha trovato i dati, insieme a tre grafiche istruttive (1890 – 1990 -2050)

# Il processo Haber-Bosch, da solo, utilizza qualcosa come l’1% del consumo globale di energia. Dovuto all’elevato calore e pressione necessarie a guidare le reazioni chimiche assorbendo così grandi quantità di energia.

Una cosa è certa: per avverare la terza grafica non avremo l’energia necessaria.

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Il valore dell’informazione

(se il contadino si fosse visto anni fa come è adesso sugli ulivi con ‘sti gli auricolari ascoltando cosidetto podcast o radio3 o Tolle o musica il giudizio sarebbe stato molto negativo. Meno male che i concetti fondamentalistici si bucano con l’età)

(un po’ di mignola appare è anche le acacie sembrano di voler fiorire. Niente di meglio che un po’ di sano allarmismo, va di moda…)

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Semente di laboratorio

Sempre granturco, granturco, OGM questa volta e sterile. La Monsanto ha pasticciato nel laboratorio: fino 80% delle piante con pannocchie vuote su migliaia di ettari.

“Monsanto says they just made a mistake in the laboratory, however we say that biotechnology is a failure. You cannot make a ‘mistake’ with three different varieties of corn. We have been warning against GM-technology for years, we have been warning Monsanto that there will be problems,’ said Mayet. She calls for an urgent government investigation and an immediate ban on all GM-foods in South Africa.

E pure pretendono di avere tutto sotto controllo…

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Le pecore e la biometria

Ci sta che 5 dei 14 milioni pecore inglesi si tengono la loro lana adosso quest’estate:

Con l’inasprirsi delle regole per l’immigrazione, infatti, i 500 tosatori specializzati, provenienti dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, e che annualmente “alleggeriscono” gli animali, non potranno in queste settimane recarsi in Gran Bretagna.

Ma l’articolo non spiega per bene l’inasprirsi, il contadino multicanalinformato vi illumina: il fatto che gli inglesi sono sempre all’avanguardia e stanno per introdurre pure il permesso di soggiorni con dati biometrici. A parte il fatto che costa la bellezza € 230 i eventuali tosatori australiani dovrebbero recarsi nella capitale Canberra per farsi prendere le impronte digitali.

Tra poco voterà pure se il suo passaporto sarà biometrico o meno: In una democrazia vera uno dovrebbe anche avere la scelta, giusto. Il problema è che una volta prese le impronte e altro e salvati in una banca dati centrale questi fanno troppo gola alla polizia e servizi segreti e chi controlla veramente chi ci accede e perché?

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Butteranno la mignola?

Sembra proprio di no. Sono tre piante che non fioriscono qui sul podere quest’anno: i meli, le acacie e gli ulivi.

Nel ottavo anno di alternanza il contadino ancora non lo vuole capire, il fatto che coglierà ulive un anno sì e un anno no come nel 2007 o comunque molto meno del solito. Succede sempre la prima settimana d’aprile, le piante sono belle, morbide con la frasca tutt’a posto e in pochi giorni diventano spelacchiati e brutti, le gemme femmine diventano maschi e quest’anno cascano pure le foglie appena lo tocchi.

Ancora non sa se è dappertutto la stessa musica (nel 2007 mancava l’80-90% dell’olio toscano) o se un fenomeno più locale.

L’ultima foto è la mignola come dovrebbe essere.

gemme a fogliagemme a fogliamignola

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Granturco amaro

Non viene dalla Turchia ma di sempre di lontano e serve per la polenta (in minima parte) e adesso (grazie alla scienza e la corsa alla produzione sempre più economica di carne e uova) insomma serve sempre di più per creare danni gravi. Per poter mangiare carne a poco prezzo.

Solo poche volte la politica fa il suo lavoro (difendere l’interesse di tutti).

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