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Mese: Febbraio 2009

Le leggende smantellate

Forse a qualcuno il nome di Percy Schmeiser dice qualcosa. Non era quel povero contadino che combatteva contro la Monsanto perché aveva la sua terra infestata da OGM?

La verità è meno romantica:

“Mr. Schmeiser si è lamentato che le piante, originariamente, sono arrivate sul suo campo senza il suo intervento. Tuttavia egli non ha spiegato per nulla perché ha spruzzato il Roundup per isolare le piante Roundup Ready trovate sul suo campo, perché ha coltivato e raccolto le piante, salvato e isolato i semi, perché li ha piantati successivamente e come ha fatto a finire con 1030 acri di colza Roundup Ready, che gli sarebbero altrimenti costati $15000”

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Nota al margine (nucleare)

In Germania mettevano dal 1967 al 1978 126.000 fusti con rifiuti nucleari (per il 70% provenienti dall’industria nucleare secondo Greenpeace) in una vecchia miniera di sale, Asse. Adesso entra acqua dappertutto, tanti fusti si sono corrosi, si forma una poltiglia radioattiva e la miniera rischia pure anche di franare. I costi sono di 2,5 miliardi o più.

Indovinate chi paga e chi non vuole pagare.

Aggiornamento: A “Prima Pagina” Radio3 stamattina parlavano molto della faccenda (o come buttare gli ultimi quattrini italiani al vento) e si usava molto la parola “Asse” ma non la miniera di sale tedesca una volta ritenuta sito ideale per le scorie ma quella Italia-Francia. Uno dei “esperti” diceva in un giornale che ormai è facile: si fondano le scorie in vetro col piombo (il piombo è salito da €900 a €3000 negli ultimi anni) e si mettano in vecchie miniere di sale: “Il sale indica che lì l’acqua non è mai passata, unico rischio di spargere la radioattività.”

Peccato il mondo non segue gli esperti come insegna il caso tedesco. L’unica speranza è una bella bella inflazione e lo stato in bancarotta?

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Da bosco a campi a bosco a Roma

inizio

Dunque: settimana scorso il contadino e il wwoofer hanno tagliato il bosco. Ma mica un bosco ceduo qualsiasi, era la metà di un bosco nuovo di zecca, con tutte piante mai tagliate nate sulla terra abbandonata anni sessanta.

pioppo con uva

Per chi ha l’occhio qui sopra si vede ancora il pioppo potato per fare da palo per le vite sul ciglione (qui il borniello – che sarebbe il frassino – lo chiamano pioppo mentre il pioppo lo chiamano albero, vai te a capire i contadini)

borniello o frassino potato

campo

E a pensare quanta fatica avranno messo centinai di anni fa per creare le terrazze e renderla arabile, togliendo le scerpe delle querce, lecci e carpini che adesso sono tornati vigorosi. Sotto un relitto agrario-archeologico: i resti di un sacco di concime, probabilmente (che i mezzadri non erano molto dietro a fare la raccolta differnziata: o buttare o bruciare):

balla di concime

Alla fine il bosco si presenta così, si toglie il disturbo e si ritorna tra altri venti-venticinque anni. Fatto anche quest’ultima (o prima) raccolta dell’anno. Poi c’era quel olivo semisecco che stava su un cuccuzzolo di tufo e non cresceva, non si potava mai e non si raccolse pure mai nulla, quindi il contadino lo sta trasformando in taglierini:

alla fine

Per concludere: visto che parte la primavera e che ci sarebbe da fare così tanto tipo legare la vigna, coltrare per l’erba medica, potare gli ulivi, fare l’orto e mille altre cose il contadino prende l’unica decisione possibile: andare via, andare magari a Roma là ci dovrebbe essere qualcosa che chiamano traffico che si muove lungo le strade e le case avrebbero molti piani. Domani va a vedere.

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Promemoria

Alle orecchie del contadino arriva un gran parlare di crisi economica e gli esperti del turno cercano di ispirare fiducia: nel 2010 massimo 2011 tutto torenerà come prima, ricomincerebbe a crescere e bisogna essere pronto, la formazione è importante ecc ecc.

Ma sembra che quasi tutti pensano che siamo noi al servizio dell’economia, invece è l’economia che deve servire a noi e ai nostri bisogni (che potrebbero anche essere diversi che un lavoro precario in un call-center).

Per il resto ci sta pure che i conti non tornano e prima si deve passare un inflazione tosto per farci passare definitivamente l’idea di continuare come prima.

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Rach3

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http://www.youtube.com/watch?v=ERsC0oMIKNg&feature=related

[un grazie a Helfgott, Shine e Lameduck per ricordarlo/a]

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Le realtà degli asini

musa martina franca

Masseria Russoli:
E’ circondata da un paesaggio segnato da caratteristici muretti a secco, mandorleti, trulli isolati e da una miriade di arbusti di corbezzolo, chiamati localmeti russoli, da cui prende il nome.
In questa bella costruzione rimaneggiata del Settecento, il corpo forestale dello stato gestisce l’oasi ecologica che la regione Puglia ha istituito per salvare dall’estinzione la singolare razza asinina pura di Martina Franca.
Questo allevamento, considerato il piu’ importante della Puglia, è costituito da circa un centinaio di capi. Si possono ammirare asini di taglia molto grande e dal mantello baio scurissimo, che si trovano esclusivamente qui e sono coinsiderati i migliori al mondo per la produzione di muli.

Bello, vero? Purtroppo sembra che le realtà di questa impresa statale è ben diversa, tra incapacità gestionali e le idee che il privato fa tutto meglio (specialmente se non si controlla):

“Se continua così gli asini muoiono tutti”. Questa preoccupata considerazione è di due lavoratori dell’azienda Russoli. L’hanno riportata al loro avvocato che a sua volta l’ha girata al cronista. I due lavoratori, marito e moglie, hanno portato in tribunale la Regione Puglia; il loro legale, il martinese Francesco Terruli, ha chiesto all’autorità giudiziaria un provvedimento d’urgenza per questa vertenza di lavoro. Se ne discuterà lunedì prossimo 23 febbraio. Non percepiscono lo stipendio, i due lavoratori, dal gennaio 2008. In totale, si va dunque oltre i 20 mila euro.

Il contadino ringrazia il lettore che l’ha segnalata la triste faccenda e riporta qui tre indirizzi email tra quelle segnalate, che forse l’uno o l’altro si sente di scrivere. Sulla foto Musa, anni cinque.

urp@politicheagricole.gov.it
quiregione@regione.puglia.it
email@nichivendola.it

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Ceterum censeo

Il buon consiglio di Leonardo al futuro segretario:

“Segretario del PD, come andranno le Europee?”

“Forse perderemo. Nel qual caso per Bruxelles partiranno altri allegri aeroplani imbottiti di leghisti che non capiscono l’inglese che i loro figli imparano all’asilo. Se è un modo per liberarsi dagli incapaci, pazienza. Ehi, a proposito, who corrupted David Mills?”

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E’ fatto divieto

Amettiamolo: la vita sarebbe molto più grigio e più noioso senza certi parlamentari, che si dilettano con ddl che riguardano preferibilmente materie a loro sconosciute.

Se volete commentare qui dovete inserire nome, cognome e codice fiscale da ora in poi senno il contadino va in galera (specialmente se volete commentare le maialate, post straletto di ventiduemila visita per qualche strano motivo, dove spesso si istiga alla vivisezione dell’artista stesso).

1. E’ fatto divieto di effettuare o agevolare l’immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima.
2. I soggetti che, anche in concorso con altri operatori non presenti sul territorio italiano, ovvero non identificati o indentificabilì, rendano possibili i comportamenti di cui al comma 1. sono da ritenersi responsabili – in solido con coloro che hanno effettuato le pubblicazioni anonime – di ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa cagionati ai danni di terzi o dello Stato,
3. Per quanto riguardai reati dì diffamazione si applicano, senza alcuna eccezione, tutte le norme relative alla Stampa. Qualora insormontabili problemi tecnici rendano impossibile l’applicazione di determinate misure…

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Virus e apparato militare

Al dir il vero il contadino si preoccupa un po’ se l’apparecchio militare va in tilt per un virus (i virus sono sempre e solo per windows) – alla fine scoppia la terza guerra mondiale per colpa di un programmatore tredicenne australiano.

Microsoft che mette una taglia di 250.000 dollari (194.000 euro circa) per la testa del programmatore farebbe meglio di creare sistemi operativi immuni (mac & linux salutano).

…. il danno aveva assunto proporzioni talmente preoccupanti da rendere impossibile il decollo dei modernissimi aerei da combattimento «Rafale» per mancanza dei piani di volo. Il portavoce della marina, Jerome Erulin, si è limitato a dire al giornale «Ouest France», che «questo problema di sicurezza» ha inciso «soltanto sullo scambio di dati – le informazioni non sono andate perse». Le «reti di comunicazione che avrebbero potuto trasmettere il virus sono state tagliate», ha aggiunto Erulin. In altre parole: la marina francese è ritornata a far uso di telefono, Fax e persino lettere – gli unici mezzi di comunicazione ancora sicuri da virus

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Le stelle e il meteo

Meteogiornale: Ondata di gelo imminente

Calendario delle semine, febbraio:

Mercurio si sposta a ritroso per dieci giorni davanti il segno di calore del Sagittario. Questo scalderà ulteriormente queste giornate. Il 12.2 torna davanti al Capricorno per fare compagnia a Marte […]
Così sono quattro pianeti davanti le regione fredda del Capricorno, quindo dobbiamo fare il conto con l’inverno vero, in quanto anche il sole aziona da lì.

capricorno marte mercurio

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