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La fine del mondo (della finanza)

Il contadino da sempre aveva l’idea che qualcosa non può funzionare a lungo con gli interessi. Niente cresce per sempre mentre un po’ tutti si aspetta(va)no che la moneta autogenera un 4% ma meglio un 10-14% di altra moneta così, per magia dei mercati. Beh, sembra che la profezia era azzecata.

E i famosi speculatori siamo tutti, quasi:

L’idea che la speculazione sia una patologia dei mercati è frutto di una visione totalmente irrealistica del funzionamento dell’attuale sistema capitalistico. La speculazione non è una patologia dei mercati finanziari, ma è il loro motore. Senza speculazione, le borse si svuoterebbero. La stragrande maggioranza degli operatori finanziari in borsa specula, perché questo è quello che chiedono loro di fare clienti grandi e piccoli, inclusi decine di milioni di piccoli risparmiatori che dai loro investimenti si attendono grandi profitti, e possibilmente rischi minimali. E’ la cupidigia di profitto a muovere i mercati finanziari.

Quello che ringrazia per una frenata secca dell’economia è il pianeta, e la speranza è che questa crisi serve a ripensare l’economia nel senso di una “economia naturale” (evidentemente il contadino non ha voglia di riscrivere le cose e mette solo il link).

14 commenti

  1. Vince 27 Settembre 2008

    Per me la cosa è ancora più banale. Se i sedicenti “economisti”, invece di blaterare ogni giorno cose incomprensibili e contraddittorie, leggessero, almeno una volta l’anno Pinocchio, imparerebbero una cosa semplice ma essenziale. I SOLDINI NON CRESCONO SUGLI ALBERI e non esistono campi dei miracoli come sostenevano il Gatto e la Volpe.
    Se pianto dei soldi in un posto (banca) e, senza far nulla, bònòbòno, zittozzitto, aspetto che crescano i casi sono due:
    1) O c’è qualcuno che li produce per me e allora sono un ladro o
    2) dietro quei soldi non c’è niente.
    Metto in palio un panforte per chi ha una terza soluzione.
    Simplicius (Vince)

  2. Aldo 27 Settembre 2008

    Be’, Ste, non direi che è da speculatori voler vedere salvaguardato contro l’erosione inflattiva il frutto del proprio lavoro. Un rendimento del 4% quest’anno avrebbe a mala pena coperto l’inflazione ISTAT che, come ammetterai, è sempre decisamente inferiore a quella reale. Dunque, anche percentuali di resa più elevate (se contenute entro i limiti dell’inflazione reale) non si possono configurare come “profitto”, ma come tutela del risparmio dall’erosione inflattiva. Già, l’erosione inflattiva: quella è la vera speculazione, il vero furto. O devo pensare che venderesti la tua terra al prezzo nominale di vent’anni fa? Se sì, dimmelo, che ci mettiamo d’accordo. 🙂

  3. Vince 27 Settembre 2008

    @ Aldo.
    Ma l’inflazione è generata proprio dagli interessi !! Se ci pensi vedrai che gira gira si torna sempre lì !

  4. ste 27 Settembre 2008

    @Aldo: L’idea è di renderla “invendibile”, questa terra qui. Penso che la terra non si dovrebbe poter vendere e comprare, perché non l’ha fatto nessuno e non è moltiplicabile come seggiole ed altri beni di commercio. Dovrebbe essere comunale con concessioni in uso per gli agricoltori o per chi vuole costruire sopra.

    L’inflazione al pari con il tasso di interesse corregge il solo il suo difetto: Dovrebbe servire per agevolare gli scambi, e se non la usi per questo dovrebbe deteriorarsi come tutti gli beni, cioè perdere valore. Una moneta con questa caratteristica girerebbe molto più velocemente, mentre quella depositata in cerca di interessi è sottratto agli scambi. Forse per questo non manca il lavoro ma la solo moneta per pagarlo.

  5. Aldo 28 Settembre 2008

    Ste: “[…] mentre quella [moneta] depositata in cerca di interessi è sottratto agli scambi.”

    Ste, non sto parlando della moneta depositata in cerca di interessi ma di quella depositata a fini di risparmio, ovvero di previdenza. Il risparmio è una caratteristica di tutte quelle specie che hanno un cervellino appena più sviluppato: il cane sotterra la gallina per mangiarsela più tardi, lo scoiattolo accantona nocciole e noci per l’inverno, il topo porta granaglie nella propria tana, l’orso ingrassa a dismisura per superare il letargo… Forse dovremmo accaparrare merci e materie prime invece che soldi? Ammetto che sarebbe più prudente, ma non so quanto più in linea coi discorsi che hai appena fatto (se li ho capiti correttamente).

    L’inflazione, al pari della rendita patrimoniale ma in direzione opposta, è un parassita che colpisce i più deboli. I parassiti, per definizione, vanno debellati. Al momento attuale, uno dei mezzi per limitarne l’incidenza è l’interesse sui depositi (che è mediamente troppo basso, per cui ogni deposito paga in effetti una tassa occulta a chi ha in mano i mezzi di produzione).

    Aggiungerò che considero la tassazione delle entrate da interessi (per le percentuali entro i limiti dell’inflazione reale) come una vera e propria rapina: non solo il risparmio viene eroso dall’inflazione, ma gli insufficienti interessi sui depositi vengono taglieggiati dai governi!!! Veramente, una iniquità nell’iniquità.

    Forse si vuole fare in modo che nessuno più risparmi, andando contro gli istinti caratteristici della nostra come di molte altre specie. Magari perché chi non ha scorte è più ricattabile ovvero, in altre parole, è più schiavo.

  6. Aldo 28 Settembre 2008

    P.S. La speculazione finanziaria è ovviamente tutt’un’altra cosa rispetto alla tutela del risparmio, ma forse questa postilla è inutile perché descrive qualcosa di tanto palese da non meritare neppure precisazioni e distinguo.

  7. ste 28 Settembre 2008

    Ti faccio solo notare che un risparmio “naturale” (le ghiande, le proviste ecc ecc) si deteriora con il tempo, mentre tu (e tutti) si aspettano che il valore della moneta messo a risparmio rimane almeno quella che era ma meglio che cresce pure. Non è naturale questo, e da lì parte tutto il male con interessi e speculazione.

    Se tu acquisti qualunque cosa il prezzo è composto mediamente da 40-50% di interessi vari, ed è lì che i poveri i soldi li perdono sempre, perché vanno dove sono già, non per l’inflazione sul libretto di risparmiario e le tasse.

  8. Aldo 28 Settembre 2008

    Ste, non mi hai convinto. Ma hai fatto bene a provarci. 🙂

  9. Nicola 28 Settembre 2008

    Ma c’è qualcuno che riesce ancora a risparmiare? Speculatori a parte? Ma soprattutto: chi gestisce i miei “risparmi” e la mia “previdenza” non è che si sta divertendo troppo e forse farei meglio a convertire tutto in diamanti da nascondere nel materasso?

  10. Un tipo serio 29 Settembre 2008

    Comunisti non siete altro che dei comunisti!
    il panforte e mio ah ah ah…

    Un tipo serio

  11. GiBi 4 Ottobre 2008

    Sapevate che, da 1.000 euro depositati da una persona, il sistema bancario riesce a guadagnarne circa 2.500 in interessi?

    Come funziona?

    E’ complicato ma non troppo, se avete pazienza di andare a vedere il filmato a questo link:

    http://it.youtube.com/watch?v=gn0igdEn1_8

    Poi ne riparliamo… se vorrete!

  12. filippo matteucci 14 Febbraio 2010

    SPECULAZIONE E MOBILITA’ SOCIALE

    E’ difficile dire la verità alla gente comune, perché normalmente non la vuol sapere, tende a rifiutare e rimuovere le informazioni sgradevoli. Chi non sa che la prima paura delle famiglie padrone del mondo è che qualche competitor più furbo di loro possa spodestarle, non sa nulla del potere. E se parla, parla a vanvera.
    Nel mondo della finanza vera, delle Borse mondiali, una delle poche oasi di libero mercato rimaste, gli speculatori sono coloro che rendono possibile l’interscambio al miglior prezzo di merci e valori, così svolgendo una funzione benefica e indispensabile per l’economia. La speculazione è quindi normale, ed enormemente utile, in una economia libera.
    La speculazione è anche e soprattutto l’unica via rimasta a chi è nato in una famiglia modesta per farsi strada nella vita, per accrescere il patrimonio della sua famiglia.
    Tutte le altre vie di innalzamento sociale sono strettamente controllate dalle famiglie padrone e dai loro lacchè del politburò.
    Minimi avanzamenti sociali vengono concessi solo a quelle famiglie di servi di provata fedeltà verso i padroni, in cambio di una totale obbedienza e di una completa rinuncia a qualsiasi sentimento di onestà e giustizia.
    Coloro che instillano in un popolo completamente tenuto ignorante in materia l’odio verso lo ” speculatore ” vogliono solo bloccare la mobilità sociale.
    Vogliono che il figlio del servo continui a fare pure lui il servo, anche se meritevole e capace; vogliono che il figlio del padrone rimanga padrone, anche se balordo, drogato e buono a nulla.
    Predicano contro la speculazione quei poteri forti statalisti succhiasoldipubblici che sono soliti eliminare ope judicis i competitors migliori di loro.
    Tali poteri forti, purtroppo (per noi e per loro) andati a male, controllano lo stato e lo usano, oltre che per depredare il popolo, contro coloro che per merito avrebbero il diritto a sostituirli.
    Bloccano così il ricambio delle élites, indispensabile per la salute e il buon funzionamento del sistema economico e politico.

    Filippo Matteucci
    Economista privatista

  13. Nicola 14 Febbraio 2010

    Porca Vacca “fratello”, mi hai convinto… questo è il peggiore dei mondi possibili e tu sei uno dei suoi figli più splendenti! 🙂
    (con tutto il rispetto per il mansueto ruminante)

Commenti chiusi.

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