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I segreti della mente umana

Stasera mentre il contadino e la wwoofer spollonavano gli ulivi il vicino dava il Rogor con un bel maestrale, cioè lui sul trattore e il figlio con la sistola a fare una nebbia che il vento spargeva ovunque, il contadino sente ancora il puzzo nel naso (l’olfatto è il senso che dice più la verità su tutto). E portava pur il cane. E pure a Massa fuggivano tutti, tempo fa, quando scappo la nuvola.

Dal sito dell’Arsia:

In teoria il Rogor compra e usa solo chi ha il patentino, ma siamo in Italia. Senno si potrebbe anche fare il patentino a punti: tratti col vento = 5 punti.

Comunque sembra proprio un annata perfetta per le olive: zero mosca fino ora davvero. Di solito il contadino sulla spollonatura ne trova decine e decine di olive che ospitavano la prima generazione, mentre finora c’era una sola col buco.

5 commenti

  1. Aldo 17 Settembre 2008

    Pessima abitudine alquanto diffusa che porta a credere che l’agricoltura “biologica” (priva di trattamenti chimici) non possa esistere. Se non altro per fattori “accidentali” come quelli, comunissimi, che hai descritto. Il veleno magari non lo metti tu ma, di riffa o di raffa, ci pensa comunque qualcun altro.

  2. Marco 18 Settembre 2008

    Altra considerazione: pessima abitudine quella di fare le cose con un manuale in mano piuttosto che aprire gli occhi e confrontarsi con quello che devi effettivamente fare. Al di là della scelta biologica se il trattamento non serve perché farlo? Frutteranno olive poco salutari e anche poco intelligenti.

  3. fabio 18 Settembre 2008

    qui,in veneto,consigliano gia da un mese e + il rogor o equivalente -in via precauzionale-.noi non usiamo mai niente,letame a parte,e l’olio va sempre benissimo.anche perchè preferisco un’oliva un po’ bacata a una ‘pompata’

  4. libera 15 Dicembre 2008

    Qui solo omeopatia, come agli umani, quando ne avranno bisogno, nè rogor ne altre offese alla natura.
    Il dibattito è stato grande ed abbiamo deciso che gli ulivi verranno su come meglio credono… con qualche correzione.
    Siamo alla prima potatura.. ho letto in giro ma ogni volta che mi avvicino ad un albero non mi decido a colpire. Tra i tuoi consigli dici che chi pota per la prima volta non sbaglia se lo fa quando sono alla fioritura.. ossia? che faccio aspetto che fioriscano e taglio solo quelli che non hanno fiori? non si compromette la produzione, dovendo occuparsi di guarire? tutto quel che punta verso l’alto e verso dentro?. Hanno 4 anni e non li abbiamo mai toccati … fino ad ora olio niente ma abbiamo fiducia, Nulla è senza causa

  5. ste 15 Dicembre 2008

    La cosa più difficile sono le piante giovani, ma meglio mai toccati che sforbicati tutti gli anni.

    Vai quando vedi dove sbocceranno le mignole (anche un mese prima della fioritura propria) e cerca di dare una forma a vaso con massimo quattro asse verticali, abbastanza vuota dentro. Tagli almeno un terzo della vegetazione (se c’è in abbondanza), diradando i rami. Meglio un taglio grossotto che dieci forbicate in qua e là, cioè dove sono due rami che si danno noia lasciane uno solo senza tante forbicate. Togli molto in cima e meno in fondo. Auguri 🙂

Commenti chiusi.

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