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Mese: Marzo 2007

Italia nella morsa

Breaking news: Continua l’emergenza stagione, neve a Montaione, agricoltura in ginocchia, no, a terra, no peggio. Fiocchi grandi come passerotti davanti casa un’ora fa. Colpevole la razza umana, arrestato ideatore del motore a scoppio. Riunito consiglio di sicurezza per affrontare il problema.

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Le api e noi (colony collapse disorder)

Una foto migliore di questa non si poteva trovare per questo post: Una bella domenica mattina in campagna…

La moria delle api in America s’ha già rammentato. L’apicoltore che qui sotto casa sta travasando gli sciami (per venderli a chi mancano delle arnie) dice che la causa sarebbero i veleni agricoli, secondo un commentatore americano il colpevole sarebbe GWEN, la rete delle antenne di comunicazione militare resistente al pulso elettromagnetico delle bombe nucleari che ora verrebbe usato per inondare gli americani con una specie di elettrosmog per manipolarli. Teoria un po’ troppo complottistico per i gusti del contadino, ma effettivamente si può chiedersi su come l’elettrosmog influenza le api. Uno studio tedesco (pdf) del 2005 dimostra che il campo elettromagnetico DECT (tipo cordless, buttalo fuori di casa subito) influenza molto negativamente il ritorno alle arnie delle ape e che cala il peso dei telai di 21% ma altri studi scientifici sull’influenza dei ripetitori non si possono mica più fare perché non esistono più aree di controllo senza campi.

Il peso dei telai a confronto, a destra quelli irradiati:
api1.png

Se te sposti una cassetta di un metro le api non la ritrovano più, e non è che sappiamo bene come fanno ad orientarsi. Sicuramente i campi elettromagnetici artificiali un’influenza avranno, ma finchè abbiamo delle prove scientifiche sarà tardi, ma molto. L’unica cosa è di cercare di rafforzare al massimo loro.

Navigando si scopre altre cose sull’apicoltura americana, a parte la dimensione (c’è chi ha più 10’000 arnie ed è rimasta con qualche decina): Guadagnano di più con l’impollinazione che con il miele, per esempio, e spostano le api con il truck per impollinare i campi di colza, le mandorle californiane ed altre colture estese in stile americano. Ed ecco perché sanno anche subito calcolare il danno economico.

1 commento

Credo nel idrogeno…

…unico, santo e omnipotente. Pare che ci sono sempre gente che credono che l’idrogeno sarà una soluzione facendo pure delle petizioni per la sua introduzione forzata. Ma purtroppo non è la soluzione. E si spera che gli adetti di codesta setta almeno non hanno mangiato fragole ultimamente, contribuendo all’abbassamento delle falde acquifere in Spagna.

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Opml2html

Anche i contadini stimano la tecnica. Lode per OriOn che ha finalmente creato qualcosa per creare un blogroll decente a partire dal file opml del lettore del feed, Akregator in questo caso. Se hai capito un tubo non preoccuparti, importante è che la lista è leggibile. Il link per generarlo è questo, va sostituito il file export.xml tuo.

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Ti illumino di meno

I Belgi seguono come primi il pensiero del contadino è smettano di illuminare le autostrade dopo mezzanotte e mezzo, visto che quasi tutte le macchine oggi sono dotate di fari.
Fino 7000 tonnellate/anno di anidre carbonica in meno e anche risparmiati 1,75 milioni €.

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Sciaccalli

Tramite i referrer in fondo a questo pagina si scopre l’esistenza di Feevy:

display content from other blogs at your website with just one simple html tag

Ora il contadino non ha ne tempo ne voglia di indagare di più perché va a letto che la vita è dura come la legno degli ulivi da potare, ma a prima vista non gli piace per niente, quel metodo automatizzato di piazzare il feed in un sito qualsiaso. La licenza CC richiederebbe un link o una segnalazione della fonte.

PS: Pare che vengono pubblicati le prime righe con link al post e link al blog. Venite, cari spammer e mangiate, c’è pagerank.

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La felicità

Appena varcato il confina a Chiasso il contadino fotografava un cartellone:

I soldi rendono felice (Nr. 91)

INVESTI NELLA TERRA – CON IL NOSTRO CLIMA-FONDS!

(senza commento, finisce qui, il post, è meglio)

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Progresso

Oggi è una data storica: l’ufficio dei Coldiretti ha mandato, su proposta del contadino (di solito chiamano e si vaa pigliare il foglio da porta’ in banca con emissioni di CO2 di circa 6,3kg – uguale ad un chilo d’uva di tavola del Sudafrica) il pdf del F24 per pagare l’Iva con la posta elettronica! E siccome non esiste più windows qui in casa e quindi neanche quel bel programmino in java dell’età della pietra l’ha pagato con il home banking. E la prima volta che la usa. Cinque minuti ci voleva, mentre il povero apicoltore ha raccontato qualcosa di tre ore perse davanti il pc con quel coso…

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La legge naturale

Il primo radiogiornale ascoltato dopo il suo rientro nel bel paese l’ha confortato molto sul futuro: Pare che sarà la legge naturale a regolare i rapporti umani, a partire dalle coppie. Grande sono le sue aspettative di conoscere i dettagli di codesta legge, ma sicuramente c’è un bel paragrafo che dice che il più forte mangia prima e che i deboli si lasciano morire perché sono un peso per il gruppo.

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Bozze

Appena quando torna in Italia (domani) il contadino vorrebbe scrivere del progetto d’arte sociale del disarmo nelle camere dei bimbi (collezionavano anche parole che fanno male); delle 19 milioni di animali che hanno il grande privilegio di testare per noi migliai di prodotti chimici (grazie a questo mostro di Reach)(che poi questi test di cancerogenità o meno valgono scientificamente un tubo); dell’incapacità generale e crescente di scrivere delle leggi senza effetti collaterali disastrosi e della sua paura di tutte quelle che faranno per combattere il riscaldamento globale per non parlare della corsa al nucleare come energia pulita e verde.

Vorrebbe.

PS: Queste bozze sono pubbliche, e se tutti’sti post scrive un altro/a il contadino è contento uguale.

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In movimento

soppresso1.JPG

Ieri il contadino ha innestato due albicocchi, tirato i fili e legato le prime vite, diceva che con i lavori è importante di averli iniziati.

Oggi invece gli è toccato un lavoro di eurostar e cisalpino. Per un pelo non partiva neanche perché sapeva mica che era sciopero. Il primo sciopero che sfiorava lui dal vivo in vent’anni d’Italia, a parte quando scioperava il monopolio e non si trovavano piu’ le sigarette (ma questo era quando si drogava ancora materialmente).

OT: Avete letto Navigare come un turco, si spera.

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